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"Quel boom della Maserati" Masera21




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 "Quel boom della Maserati"

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MessaggioTitolo: "Quel boom della Maserati"   "Quel boom della Maserati" Icon_minitime1Mar 15 Ott 2013 - 19:44

Editoriale del direttore: http://viamazzocchi.quattroruote.it/senza-categoria/quel-boom-della-maserati/

Che ne dite?
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Età : 71

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MessaggioTitolo: Re: "Quel boom della Maserati"   "Quel boom della Maserati" Icon_minitime1Mar 15 Ott 2013 - 20:08

Sembra un articolo scritto da Mrchionne,  comunque insieme a tutti i responsabili e dipendenti merita un applauso:bravo: mistertrident
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Marcello

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MessaggioTitolo: Re: "Quel boom della Maserati"   "Quel boom della Maserati" Icon_minitime1Mar 15 Ott 2013 - 20:44

Fantastica Maserati Very Happy
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MessaggioTitolo: Re: "Quel boom della Maserati"   "Quel boom della Maserati" Icon_minitime1Mer 16 Ott 2013 - 1:04

L'articolo è assolutamente apprezzabile quando parla dei miglioramenti a cui è andata incontro la Maserati negli ultimi 15 anni, e quando ne segnala il sacrosanto attuale boom.

Ma, come sempre, risulta essere superficiale e gratuitamente critico quando si parla degli anni '80...

Evidentemente anche il (pur bravo) direttore di Quattroruote si ferma ai luoghi comuni del sentito dire, invece di approfondire la storia di quel periodo.

Si possono lodare gli attuali successi senza dover necessariamente gettare fango sul passato, ma tant'è...

________________________________________
Se un'automobile al primo sguardo manca di stupirmi, sono quasi certo che non sarà un'automobile di successo. [Nuccio Bertone]
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MessaggioTitolo: Re: "Quel boom della Maserati"   "Quel boom della Maserati" Icon_minitime1Mer 16 Ott 2013 - 10:17

secondo me è fatto per dare risalto alla buona gestione degli ultimi tempi.
un caso è mantenere un buon livello o un accettabile livello.
un conto è risollevarsi da una situazione disastrosa.
vuoi mettere quanto sei più bravo in quest'ultimo caso?
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Età : 50

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MessaggioTitolo: Re: "Quel boom della Maserati"   "Quel boom della Maserati" Icon_minitime1Mer 16 Ott 2013 - 10:56

Ere e situazioni diverse, difficile fare un confronto tra le due gestioni. È chiaro però che ora la Maserati ha veramente tutto ciò che è necessario per diventare un brand redditizio, a lungo termine.

________________________________________
"Quel boom della Maserati" 22px-Flag_of_Italy.svg 1934 - 1938 - 1982 - 2006 "Quel boom della Maserati" Wcup
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MessaggioTitolo: Re: "Quel boom della Maserati"   "Quel boom della Maserati" Icon_minitime1Mer 16 Ott 2013 - 13:07

Ho inserito, sul blog di Carlo Cavicchi (del quale sostanzialmente condivido l'opinione), il seguente commento:
 
"Concordo con la Sua analisi, Direttore.
Tra l’altro si parla di numeri molto più significativi di quanto alcuni pensino (v. commenti). 30.000 vetture che hanno prezzi medi di 100.000 euro corrispondono a 120.000 vetture che vengono vendute a 25.000 l’una. 50.000 corrispondono a 200.000.
Ciò peraltro solo come fatturato, ma come valore aggiunto siamo su livelli molto più elevati di una segmento C, sulla quale i margini sono risicatissimi. Ciò comporta utili degni di nota e un contributo non indifferente al PIL della Nazione, anche per l’indotto che c’è dietro, tra cui molte aziende italiane di componentistica e accessori."
Ripeto, non si tratta affatto di numeri trascurabili.

Come altri, peraltro, auspico ora un aumento della gamma Alfa Romeo.


Ultima modifica di pilota54 il Mer 16 Ott 2013 - 15:23 - modificato 1 volta.
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Angelo

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MessaggioTitolo: Re: "Quel boom della Maserati"   "Quel boom della Maserati" Icon_minitime1Mer 16 Ott 2013 - 13:26

Claudio ha scritto:
... direttore di Quattroruote si ferma ai luoghi comuni del sentito dire, invece di approfondire la storia di quel periodo.

Si possono lodare gli attuali successi senza dover necessariamente gettare fango sul passato, ma tant'è...
scratch  Ma tutto questo "fango" sul passato dove lo hai letto??
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masimase

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MessaggioTitolo: Re: "Quel boom della Maserati"   "Quel boom della Maserati" Icon_minitime1Mer 16 Ott 2013 - 16:46

30.000 mila vetture?? Annue?

Maserati negli anni del boom se raggiungeva i 10.000 mila veicoli venduti annui era gia' tanto; se pensiamo che nel medesimo periodo Porsche ne vendeva altrettanti solo sul suolo italico, fa capire la grande differenza tra un marchio sportivo che vende e uno che vende poco.

Boom mi sembra comunque un termine azzardato; boom sara' se riusciranno a vendere 50.000 mila veicoli annui a 100.000€ cad...

Per quel che riguarda l'articolo, e' l'ennesima riprova di quanto Quattroruote sia solo il megafono dei grandi gruppi automobilistici, dove il pressapochismo al servizio del potere regna sovrano.

L'indagine attenta e profonda non e' mai esistita su questa rivista, prima al soldo di mamma Fiat negli anni del Regno degli Agnelli, ora al soldo di chiunque paghi; ....eh il vecchio Auto Capital....
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Claudio
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MessaggioTitolo: Re: "Quel boom della Maserati"   "Quel boom della Maserati" Icon_minitime1Gio 17 Ott 2013 - 1:26

Angelo ha scritto:
Claudio ha scritto:
... direttore di Quattroruote si ferma ai luoghi comuni del sentito dire, invece di approfondire la storia di quel periodo.

Si possono lodare gli attuali successi senza dover necessariamente gettare fango sul passato, ma tant'è...
scratch  Ma tutto questo "fango" sul passato dove lo hai letto??
"Chi conosce la storia della marca, con il suo passato gloriosissimo e il triste declino di fine secolo, ricorderà lo stato pietoso in cui versava quando la Fiat incaricò Montezemolo di occuparsene"

"A Modena lo stabilimento era un rudere e attorno c’erano soltanto erbacce. Mancavano da tanti anni i programmi, le vetture e le speranze di sopravvivere. Un quadro nerissimo"


Francamente, mi pare un poco esagerato...

Io sono un grande estimatore della Maserati attuale e felice proprietario di un modello recente.

Riconosco i passi da gigante fatti rispetto a 15 anni fa.

Riconosco che il marchio è stato risollevato come immagine in tutto il mondo; riconosco che rispetto alla pur apprezzabile esperienza della Biturbo, la Maserati oggi produce modelli più coerenti con le proprie tradizioni gloriose degli anni 50-60-70, modelli di categoria superiore (tranne l'attuale Ghibli che reputo la perfetta erede della versioni berlina delle Biturbo).

A livello di stile, poi, alcuni modelli recenti come la serie 138 o la GranTurismo, hanno rappresentato davvero l'olimpo del design automobilistico mondiale...(non credo ci sia oggi sul mercato una vettura più bella della GranTurismo, in my opinion...).

I numeri, poi, parlano chiaro: la Maserati oggi ha molto più successo rispetto a 15-25 anni fa.

E questo credo faccia piacere a tutti noi.

Ma negli anni '80 e '90 la Maserati non era quel "rudere pieno di erbacce" che questo articolo lascia intendere.

Era un'azienda indipendente (che si costruiva tutto da sé), dinamica, con un certo fervore progettuale, che con mezzi limitati cercava di fare concorrenza ai tedeschi. Costruiva auto particolari, con una loro ben precisa identità, che in alcune cose erano una spanna sopra le concorrenti, concorrenti che in alcuni casi venivano sonoramente battute in fatto di prestazioni. E questo sia durante il periodo di DeTomaso, sia durante la prima gestione Fiat di Alzati.

Insomma per me quegli anni sono stati un capitolo comunque degno della storia centenaria. Magari non di successo come quello attuale, ma che conteneva comunque non pochi elementi di fascino. Quindi da contestualizzare, approfondire, ma assolutamente non da dimenticare!

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MessaggioTitolo: Re: "Quel boom della Maserati"   "Quel boom della Maserati" Icon_minitime1Gio 17 Ott 2013 - 7:00

Quoto al 100%
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Angelo

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MessaggioTitolo: Re: "Quel boom della Maserati"   "Quel boom della Maserati" Icon_minitime1Gio 17 Ott 2013 - 9:41

Claudio ha scritto:

un'azienda indipendente (che si costruiva tutto da sé), dinamica, con un certo fervore progettuale, che con mezzi limitati cercava di fare concorrenza ai tedeschi. Costruiva auto particolari, con una loro ben precisa identità, che in alcune cose erano una spanna sopra le concorrenti, concorrenti che in alcuni casi venivano sonoramente battute in fatto di prestazioni. E questo sia durante il periodo di DeTomaso, sia durante la prima gestione Fiat di Alzati.

Insomma per me quegli anni sono stati un capitolo comunque degno della storia centenaria. Magari non di successo come quello attuale, ma che conteneva comunque non pochi elementi di fascino. Quindi da contestualizzare, approfondire, ma assolutamente non da dimenticare!
Ovviamente straquoto!! ultras 
 
 
Claudio ha scritto:

...non credo ci sia oggi sul mercato una vettura più bella della GranTurismo, in my opinion...
 
Me too! oleole
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Dari8V
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MessaggioTitolo: Re: "Quel boom della Maserati"   "Quel boom della Maserati" Icon_minitime1Gio 17 Ott 2013 - 12:08

Sottoscrivo ogni sillaba di Claudio.
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pilota54
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MessaggioTitolo: Re: "Quel boom della Maserati"   "Quel boom della Maserati" Icon_minitime1Gio 17 Ott 2013 - 16:43

Si, Claudio ha ragione ma un giornalista deve "colorire" i propri articoli con frasi a effetto e discorsi un po' "romanzati", è abbastanza normale. 

Così uno stabilimento poco curato e una certa carenza di liquidità diventano "ruderi ed erbacce". Penso che possiamo perdonarglielo al buon Cavicchi, che comunque è un vero esperto anche della Maserati essendo uno (oggi ultrasessantenne) che ha seguito le vicende sportive di tutti i gloriosi marchi italiani (è stato redattore, caporedattore e poi direttore di Autosprint). 

Per quanto riguarda la sudditanza psicologica e/o prezzolata rispetto ai grandi gruppi (v. post di Masimase) non mi posso esprimere perchè non addentro al mondo "Quattroruote" pur essendo moderatore del sito. Posso solo dire che quando mi sono recato a Vairano come ospite ho assistito a test veramente scrupolosi e tecnicamente validi. Mi sembra inoltre logico e comprensibile che un giornalista italiano tenda a "spingere" un po' di più la produzione nazionale. Lo fanno un po' tutte le riviste, non solo Quattroruote.
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masimase

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MessaggioTitolo: Re: "Quel boom della Maserati"   "Quel boom della Maserati" Icon_minitime1Ven 18 Ott 2013 - 8:58

pilota54 ha scritto:
Mi sembra inoltre logico e comprensibile che un giornalista italiano tenda a "spingere" un po' di più la produzione nazionale. Lo fanno un po' tutte le riviste, non solo Quattroruote.

Manlio, che spingeva verso un prodotto italico, ossia verso il Lingotto, puo' essere; ma ti ricordo che, negli anni ottanta, fatto direi accertato, tanto che vi sono state delle denunce da parte di De Tomaso piu' che esplicite nei confronti di Quattroruote, nei confronti di Maserati non era affatto cosi'.

Anzi, il continuo sminuire le biturbo era prassi consolidata a vantaggio in particolar modo di Bmw; questa tendenza, l' abbiamo notata oltremodo ancora oggi nel recente articolo di Ruoteclassiche, e' viva ancora oggi. Una riminiscenza che non e' altro che figlia di un copia-incolla, una chiara dimostrazione della serieta' di certi giornalisti.

Ora, questo articolo qui riportato, ne e' una ulteriore dimostrazione e rispetto a cio' detto da Claudio non posso aggiungere altro che quotare in toto.

E aggiungo: so che molti non saranno d'accordo ma il fatturato che Maserati raggiungeva a meta' anni ottanta ( 200 miliardi di lire ), era di gran lunga superiore a quello della Maserati gestione Fiat anni novanta e superato solo, forse, con l'introduzione della nuova Quattroporte V, ottenendo un vero piccolo "miracolo" economico per l'Azienda.
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herry




Età : 55

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MessaggioTitolo: Re: "Quel boom della Maserati"   "Quel boom della Maserati" Icon_minitime1Ven 18 Ott 2013 - 9:42

belle parole...ma è sempre facile scrivere bene dei padroni
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giton

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MessaggioTitolo: Re: "Quel boom della Maserati"   "Quel boom della Maserati" Icon_minitime1Ven 18 Ott 2013 - 9:57

bisogna sempre parlare bene se no non magni:09:
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Claudio
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Età : 46

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MessaggioTitolo: Re: "Quel boom della Maserati"   "Quel boom della Maserati" Icon_minitime1Ven 18 Ott 2013 - 13:37

pilota54 ha scritto:
Si, Claudio ha ragione ma un giornalista deve "colorire" i propri articoli con frasi a effetto e discorsi un po' "romanzati", è abbastanza normale. 

Così uno stabilimento poco curato e una certa carenza di liquidità diventano "ruderi ed erbacce". Penso che possiamo perdonarglielo al buon Cavicchi, che comunque è un vero esperto anche della Maserati essendo uno (oggi ultrasessantenne) che ha seguito le vicende sportive di tutti i gloriosi marchi italiani (è stato redattore, caporedattore e poi direttore di Autosprint). 
Un momento: che ciò avvenga perché è una prassi, posso anche capirlo, ma non credo che colorire con frasi ad effetto sia un "obbligo", e nemmeno che sia normale...è più che altro un'astuta tecnica giornalistica, di facile presa, ma anche un po' superficiale ed ingenerosa nei confronti dei soggetti trattati. Francamente preferirei meno luoghi comuni ed argomentazioni più approfondite.

Detto questo, Cavicchi mi piace. Indubbiamente sa il fatto suo, e poi possiede una caratteristica importante: è una persona umanamente simpatica e non saccente, caratteristica rara da trovare nella sua azienda, specie per chi è al timone.

Quando vedo i suoi video, ha un modo di esprimersi ed un timbro di voce che a pelle me lo rendono piacevole e simpatico.

Sarà sicuramente esperto di corse, ma su quanto sia esperto della storia Maserati, almeno per l'accezione che do io a questo termine, e stando a ciò che ha scritto, ho i miei dubbi.

PS: lo stabilimento Maserati negli anni '90 non aveva affatto le erbacce. Io l'ho visitato più volte in quegli anni. Era curato, anche se non modernissimo. Anche a livello di progetti, non va dimenticato che c'era della carne al fuoco, come la 3200 GT, progettata in epoca Fiat-Alzati, che la Ferrari si è poi limitata a rifinire e commercializzare.

Ripeto: la sacrosanta lode della situazione Maserati attuale può essere fatta anche senza criticare il passato coi soliti luoghi comuni.

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marco sondrio

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MessaggioTitolo: Re: "Quel boom della Maserati"   "Quel boom della Maserati" Icon_minitime1Ven 18 Ott 2013 - 15:49

..sono perfettamente d'accordo con claudio...sicuramente in termini di resa ed in termini numerici e di fatturato l'azienda ha fatto passi da gigante rispetto venti anni fa...c'è assolutamente da darle merito...ma che in quell'epoca mancassero le idee non è assolutamente vero(i soldi..quelli si'...)e punterei decisamamente un accento appunto sul progetto 3200gt...una vettura progettata durante la gestione dell ing.alzati e che per motivi credo economici e di incertezza aziendale ha tardato ad essere commercializzata,giusto?
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pilota54
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MessaggioTitolo: Re: "Quel boom della Maserati"   "Quel boom della Maserati" Icon_minitime1Ven 18 Ott 2013 - 16:01

Claudio ha scritto:
pilota54 ha scritto:
Si, Claudio ha ragione ma un giornalista deve "colorire" i propri articoli con frasi a effetto e discorsi un po' "romanzati", è abbastanza normale. 

Così uno stabilimento poco curato e una certa carenza di liquidità diventano "ruderi ed erbacce". Penso che possiamo perdonarglielo al buon Cavicchi, che comunque è un vero esperto anche della Maserati essendo uno (oggi ultrasessantenne) che ha seguito le vicende sportive di tutti i gloriosi marchi italiani (è stato redattore, caporedattore e poi direttore di Autosprint). 
Un momento: che ciò avvenga perché è una prassi, posso anche capirlo, ma non credo che colorire con frasi ad effetto sia un "obbligo", e nemmeno che sia normale...è più che altro un'astuta tecnica giornalistica, di facile presa, ma anche un po' superficiale ed ingenerosa nei confronti dei soggetti trattati. Francamente preferirei meno luoghi comuni ed argomentazioni più approfondite.

Detto questo, Cavicchi mi piace. Indubbiamente sa il fatto suo, e poi possiede una caratteristica importante: è una persona umanamente simpatica e non saccente, caratteristica rara da trovare nella sua azienda, specie per chi è al timone.

Quando vedo i suoi video, ha un modo di esprimersi ed un timbro di voce che a pelle me lo rendono piacevole e simpatico.

Sarà sicuramente esperto di corse, ma su quanto sia esperto della storia Maserati, almeno per l'accezione che do io a questo termine, e stando a ciò che ha scritto, ho i miei dubbi.

PS: lo stabilimento Maserati negli anni '90 non aveva affatto le erbacce. Io l'ho visitato più volte in quegli anni. Era curato, anche se non modernissimo. Anche a livello di progetti, non va dimenticato che c'era della carne al fuoco, come la 3200 GT, progettata in epoca Fiat-Alzati, che la Ferrari si è poi limitata a rifinire e commercializzare.

Ripeto: la sacrosanta lode della situazione Maserati attuale può essere fatta anche senza criticare il passato coi soliti luoghi comuni.
Beh, potresti anche scrivergli per farglielo notare e per avere maggiori spiegazioni su questo suo approccio forse un po' ambiguo al tema Maserati. Io ne so certamente meno di te su queste cose quindi devo credere a quello che dici.
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Claudio
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MessaggioTitolo: Re: "Quel boom della Maserati"   "Quel boom della Maserati" Icon_minitime1Ven 18 Ott 2013 - 16:27

Manlio,

se dovessi scrivere a tutti quelli che scrivono articoli di questo tipo, a tutti quelli che propinano luoghi comuni sulla Biturbo, passerei la giornata a fare solo quello (per quanto, già ora come ora...).

Trovo che queste "proteste" abbiano solitamente poca efficacia...appaiono come frutto della permalosità di proprietari gelosi e innamorati, con le fette di prosciutto davanti agli occhi, pronti a difendere l'indifendibile.

Quando in passato sono state fatte (non certo da me), non hanno sortito alcun effetto se non quello di rincarare la dose.

Il luoghi comuni sono duri a morire...per chi oggi pensa che la Maserati di allora fosse spazzatura è difficile ricredersi...

Mi ricordo un vecchio articolo di Automobilismo d'Epoca in cui c'era un'intervista a Candini.
Candini disse che le Biturbo, superati i problemi iniziali, dalla Si in poi erano diventate auto tutto sommato affidabili...al che il giornalista concluse "E' la prima volta in vita mia che sento parlare bene della Biturbo, nella vita non si smette mai di imparare"...

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AdiGhibli

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MessaggioTitolo: Re: "Quel boom della Maserati"   "Quel boom della Maserati" Icon_minitime1Ven 18 Ott 2013 - 18:59

i giornalisti "tranne il mitico Autocapital" avevano astio nei confronti di DeTomaso.....e quei giornalisti all'epoca giovani sono gli stessi che oggi lodano la gestione Ferrari a scapito del passato recente......
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Claudio
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MessaggioTitolo: Re: "Quel boom della Maserati"   "Quel boom della Maserati" Icon_minitime1Ven 18 Ott 2013 - 19:34

AdiGhibli ha scritto:
gli stessi che oggi lodano la gestione Ferrari a scapito del passato recente......
La gestione Ferrari è finita nel 2005.

Oggi Ferrari e Maserati hanno davvero poco da spartire a livello aziendale, se non la rete commerciale ed il fatto che Ferrari è un fornitore di Maserati (come lo sono Valeo, ZF e Bosch)

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marco sondrio

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MessaggioTitolo: Re: "Quel boom della Maserati"   "Quel boom della Maserati" Icon_minitime1Lun 21 Ott 2013 - 14:04

Claudio ha scritto:
Manlio,

se dovessi scrivere a tutti quelli che scrivono articoli di questo tipo, a tutti quelli che propinano luoghi comuni sulla Biturbo, passerei la giornata a fare solo quello (per quanto, già ora come ora...).

Trovo che queste "proteste" abbiano solitamente poca efficacia...appaiono come frutto della permalosità di proprietari gelosi e innamorati, con le fette di prosciutto davanti agli occhi, pronti a difendere l'indifendibile.

Quando in passato sono state fatte (non certo da me), non hanno sortito alcun effetto se non quello di rincarare la dose.

Il luoghi comuni sono duri a morire...per chi oggi pensa che la Maserati di allora fosse spazzatura è difficile ricredersi...

Mi ricordo un vecchio articolo di Automobilismo d'Epoca in cui c'era un'intervista a Candini.
Candini disse che le Biturbo, superati i problemi iniziali, dalla Si in poi erano diventate auto tutto sommato affidabili...al che il giornalista concluse "E' la prima volta in vita mia che sento parlare bene della Biturbo, nella vita non si smette mai di imparare"...
e vi dico..aspettiamoci in occasione del centenario..ben altri articoli..fantomatici articoli zeppi di luoghi comuni sulla gestione de tomaso...approssimativi su avvenimenti personaggi,date e quant'altro..
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prof

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MessaggioTitolo: Re: "Quel boom della Maserati"   "Quel boom della Maserati" Icon_minitime1Mar 22 Ott 2013 - 22:35

Avevo lanciato il sasso... Non voglio ritirare la mano.

Da appassionato del marchio, non posso non essere contento di questi risultati e di articoli, come questo, che li celebrano.

Pero' vi brutto li' una riflessione: ok 50.000 auto all'anno, purche' siano 50.000 Maserati.
Il management, oltre che il bilancio, deve custodire il valore del marchio, tanto difficile da (ri)costruire quanto facile da compromettere.
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Claudio
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MessaggioTitolo: Re: "Quel boom della Maserati"   "Quel boom della Maserati" Icon_minitime1Mer 23 Ott 2013 - 2:23

prof ha scritto:

Pero' vi brutto li' una riflessione: ok 50.000 auto all'anno, purche' siano 50.000 Maserati.
Il management, oltre che il bilancio, deve custodire il valore del marchio, tanto difficile da (ri)costruire quanto facile da compromettere.
Di questa riflessione abbiamo discusso a lungo...

Per dirla alla Vujadin Boskov "Maserati è ogni macchina con tridente su cofano".

Infatti, per come la vedo io, nessuno (se non forse il sig. Carlo Maserati) può arrogarsi il diritto di dare patenti di maseratità.

Ogni opinione in merito è relativa ed opinabile.

Ed i discorsi del tipo "questa non è una vera Maserati" a me francamente annoiano.

Non dimenticatevi che quando la Biturbo nacque, subì le stesse identiche critiche e accuse di non essere una vera Maserati. Oggi viene considerata da molti un fulgido esempio di identità Maserati. E' sempre stato così, e così sarà sempre.


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mikinoise

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MessaggioTitolo: Re: "Quel boom della Maserati"   "Quel boom della Maserati" Icon_minitime1Mer 23 Ott 2013 - 6:53

Claudio ha scritto:
... E' sempre stato così, e così sarà sempre.

Nei secoli dei secoli prete
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masimase

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MessaggioTitolo: Re: "Quel boom della Maserati"   "Quel boom della Maserati" Icon_minitime1Mer 23 Ott 2013 - 9:14

Non per riprendere discussioni trite e ritrite, in cui ognuno ha la propria personale opinione ma, a mio avviso, il paragone tra questa nuova Ghibli e la Biturbo anni ottanta e' insostenibile.

Non basta avere il Tridente sul cofano per poterla definire tale; per ottenere il patentino sigillato da Nettuno, un auto deve rispondere a dei rigidi canoni predefiniti, un marchio di qualita' e garanzia che la elevi ad essere una vera e propria Maserati.

La polemica dei primi anni ottanta, non riguardava tanto se la Biturbo fosse o meno una creazione nata e partorita in Maserati perche' lo era a tutti gli effetti ma semmai se quel segmento di livello inferiore rispetto le vetture fino ad allora prodotte e a cui apparteneva la biturbo, fosse degno del Blasone tridentato.

Oggi la polemica semmai dovrebbe vertere su un concetto ben differente: la nuova Ghibli, oltre al fatto che tale Nome non si confa' per niente ad una "quattrosportelli", in quanto le precedenti sono solo prestazionali coupe', risponde a quelle rigide caratteristiche imposte da quei marchi, simbolo di classe, eleganza, sportivita' ed eclusivita' quali Aston Martin, Ferrari, Lamborghini, una volta anche Jaguar e per l'appunto Maserati?

A mio avviso no, non risponde; ma ad ognuno la propria opinione....

Capisco pero' che passare da 8.000 veicoli prodotti all'anno a 50.000, ossia aumentare la produzione di piu' di 6 volte, la via piu' semplice ed economica e' utilizzare parti gia' prodotte e solo modificate della sfera Fiat, come lo fu per Lancia, come lo fu per Alfa Romeo negli anni precedenti.

I risultati non furono brillanti e quei marchi cosi' prestigiosi divennero solo delle Fiat nella sostanza ma con il Blasone Alfa o Lancia appiccicato sopra.

Spero che non si arrivi a tanto, spero che, nonostante tutto ci sia sostanza nella nuova Ghibli; il mercato nel frattempo e' cambiato e al mercato emergente non importera' se il telaio e' made in Usa o se il propulsore ha una base Chrysler o forse si?

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