Maserati: Quale impatto avrà l'intelligenza artificiale nel mondo del lavoro?

Età : 56

Nonostante cerco di deviare l'attenzione e l'interesse verso le tecnologie digitali, con l'avvento dell' intelligenza artificiale AI,
gli interrogativi che non cessano nella mia coscienza di comune mortale sono:
Quale impatto potrà avere l'intelligenza artificiale nel mondo del lavoro?
A quali sfide l'industria e le imprese devono prepararsi oltre alla transazione energetica?
Quanto impatterà sulle produzioni?
Di quale nuova qualifica settoriale un operatore dovrà essere fornito?
Nello stabilimento Maserati di Torino, oltre alla produzione di batterie, hanno già altri settori disposti per la nuova tecnologia?
Non avendo la possibilità di attingere da fonti universitarie, mi faceva piacere poter condividere con chi ha già sviluppato un proprio parere.
Grazie

Età : 53

Giusto due parole sul tema tanto complesso. Direi che l'automazione industriale, in fase di prodotto e finizione, è già piuttosto spinta, considerando i decenni di informatizzazione, le macchine CN e la gestione per prodotto/lotti/varianti a distanza. La questione si apre sul discorso della gestione del personale, che sarà ridotto all'osso, con qualche input da remoto e squadre di intervento anche loro ridotte all'osso con manutenzione sempre da remoto e l'ausilio di robot/androidi. Chi conosce l'evoluzione di alcune linee produttive attuali, in ambito metalmeccanico ed elettronico, non si aspetta qualcosa di molto diverso dal contingente, almeno in questi primi anni di sperimentazione. Invece il problema si allarga sul lavoro di concetto, in progettazione, perfino in ambito giornalistico e nell'editoria.... tutto dipende da come si intende approcciare le dinmniche sul tema IA. Discorso troppo ampio.

Età : 56

Grazie Stefano per l'attenzione che hai voluto dedicarmi rispondendo.
Mi scuso anticipatamente con i partecipanti del forum, per aver inserito una tematica ancora prematura e forse inadeguata.

Età : 58

Da addetto ai lavori, informatica, posso dirti che l'impatto di qualsiasi innovazione tecnologica ha sempre gioie e dolori dipende come la si usi.

Per esempio, l'IA può permettere di avanzare in studi di medicina, di risolvere problemi in tempi record nonché fare danni, quali sintetizzare la nostra voce per dire quello che mai abbiamo detto, oppure truccare una foto su posti dove non siamo mai stati: il problema sarà distinguere il vero del falso e qui si apre un mondo.

Ogni rivoluzione o cambiamento importante è sempre fonte di preoccupazione per le persone che non hanno l'opportunità o la voglia di cambiare: i posti di lavoro si riducono solo perché la forza lavorativa non si riqualifica alle nuove esigenze, poi portiamolo a scala di paese e le grandi crisi sono dietro all'angolo. E noi in Europa non siamo così ben messi alla dinamica dei cambiamenti, per questo Stati Uniti e Cina ci precedono di molto.

La tua domanda non è certo un disturbo, sarà un piacere poter rispondere ad altre se hai bisogno.

Età : 56

Grazie anche per la tua attenzione Claudio, CRONet immagino sia l' acronimo.

MODERATORE Età : 52

CRONet ha scritto:: Ogni rivoluzione o cambiamento importante è sempre fonte di preoccupazione per le persone che non hanno l'opportunità o la voglia di cambiare: i posti di lavoro si riducono solo perché la forza lavorativa non si riqualifica alle nuove esigenze, poi portiamolo a scala di paese e le grandi crisi sono dietro all'angolo. E noi in Europa non siamo così ben messi alla dinamica dei cambiamenti, per questo Stati Uniti e Cina ci precedono di molto.

Sintesi perfetta della situazione attuale e del prossimo futuro.

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"Se un'automobile non è stata di successo, sono quasi certo che non mancherà di piacermi"

Età : 45

Come per ogni cosa, sarebbe necessario anzitutto capire almeno le basi. Purtroppo, anche se viviamo in un contesto dove la tecnologia domina , ben pochi capiscono anche solo l'abc. La maggior parte delle persone non ha idea non dico di che cosa sia e cosa possa fare l'AI, ma nemmeno di che cosa sia una porta logica, di come funzioni un microprocessore, o come sia strutturato un linguaggio di programmazione. Che cos' è un transistor? Che cos' è un algoritmo? Tutti scrivono articoli e commenti sull'intelligenza artificiale, parlando a vanvera, ma non saprebbero nemmeno capire il lavoro di un vecchio 386. Una volta, ai tempi del Commodore 64, degli Msx, degli Spectrum per intenderci, la consapevolezza informatica di base era paradossalmente un poco più diffusa. Proprio come per le auto di una volta: almeno un poco di conoscenza di base era necessaria, altrimenti restavi fermo.
Io credo che oggi manchi soprattutto una buona divulgazione alla portata almeno della parte più intelligente della popolazione.
Però, Cronet, non tutti possono e potranno riqualificarsi. E soprattutto, non è detto che le nuove professioni potranno diventare "di massa" come furono quelle novecentesche. Difficile pensare oggi a una nuova Fiat di Valletta nei paesi avanzati... Il futuro non è chiaro.

MODERATORE Età : 52

Comunque a livello produttivo/occupazionale vale infinitamente di più una strategia commerciale adeguata, continuata nel tempo, che qualsiasi intelligenza (sia artificiale che biologica) che imperversi sulla travagliata realtà modenese.

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Età : 53

Riccardo.420 ha scritto:: ....Che cos' è un transistor? Che cos' è un algoritmo? Tutti scrivono articoli e commenti sull'intelligenza artificiale, parlando a vanvera, ma non saprebbero nemmeno capire il lavoro di un vecchio 386. Una volta, ai tempi del Commodore 64, degli Msx, degli Spectrum per intenderci, la consapevolezza informatica di base era paradossalmente un poco più diffusa. Proprio come per le auto di una volta: almeno un poco di conoscenza di base era necessaria, altrimenti restavi fermo.

Condivido il discorso. L'utilizzatore finale spesso non approfondisce, non è curioso e/o non vuole perdere tempo a studiare il funzionamento di una tecnologia. L'utente/cliente finale prende una "macchina" (un dispositivo...) per quel che serve e non ha sempre competenze per comprenderne il funzionamento. Posso fare un'esempio reale: un giovanissimo (che tra l'altro, secondo piano di studi, dovrebbe studiare anche tecnologie informatiche al biennio delle scuole superiore) sceglie un dispositivo con più RAM.... perchè pensa che sia più prestante, ma non sa cosa sia per definizione una RAM e/o pensa spesso che rappresenti la capacità di archiviazione. Detto ciò sono un appassionato di Home Computer, che colleziono... quindi ufficialmente appartengo alla categoria dei tecnologici nostalgici che "smanettavano", e programmavo anche! Wink

Età : 56

Per fare un focus sui numeri del mercato delle vendite di automobili nel mondo(notizie Motori1.com), se ne vendono dagli 80 e 90 milioni l'anno,
il 54% in Asia, col 59% di popolazione mondiale,
Stati Uniti e il Canada rappresentano solo il 5% della popolazione mondiale, ma il 19% delle vendite.

Sono avvantaggiati: l'Unione Europea il Regno Unito, gli Stati Uniti, il Giappone , la Corea del Sud e la Cina.

L'Europa sta mantenendo banco per la querelle 2035.

I peggiori sono l'Iran e la Russia e stanno diventando lentamente un mercato satellite della Cina.

L'India , Sud-Est Asiatico, Nord Africa, Sudafrica e in alcuni mercati dell' America Latina, stanno introducendo normative piu' flessibili ed efficienti
per facilitare gli investimenti dei produttori d'auto.

Il Brasile ha già un forte polo produttivo, ma non è nelle condizioni economiche per poter adottare le ultime tecnologie.

Tenendo conto che, secondo le previsioni di Accademia Politica, articolo di Antonio Maude, in Italia andranno automatizzati 7000 posti di lavoro entro il 2030.

Con l'avvento dell' AI, è un dato sapere che gli avvantaggiati sono Stati Uniti e Cina e sono i primi seduti di fronte alla scacchiera.

Chi saranno i prossimi Attori!? chi avrà la possibilità di fare le prossime mosse?

Età : 56

Scusate, saranno automatizzati 7 Milioni di posti di lavoro in Italia entro il 2030.

MODERATORE Età : 52

Non so voi ma io vivo in una realtà sociale in cui le aziende cercano da anni lavoratori di diverso genere.
Restando nell'ambito motoristico, più consono a questo forum:

- il mio carrozziere cerca da anni 3-4 uomini da inserire in organico e non trova nulla;
- i miei meccanici cercano da anni da 2 a 4 lavoratori cad. da inserire in organico e non trovano nulla;
- il mio tappezziere usa al 75% manodopera di origine rumena e non trova a sufficienza.

Nel mio ambito (abbigliamento), non si trovano lavoratori da anni.
Nell'ambito metalmeccanico, amici stanno cercando figure da inserire (strapagate) da anni.
Voglio dire, non è l'AI che toglie posti di lavoro.
Anzi, ce ne fossero di AI che vanno a lavorare...

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Età : 45

Voglia di lavorare, saltami addosso!

Età : 56

Zoldher, Stefano, leggo che sei un estimatore di vecchie macchine! abbiamo un'altra passione!
Ho avuto anch'io il Commodore 64, poi un Sega Master System in seguito anche il 386,
adesso esposti su una mensola in casa, insieme a delle vecchie Polaroid e a dei registratori con minicassetta,il mio angolo Hi-Tech.
Nell' ottantacinque per esigenze aziendali ho dovuto studiare pure il linguaggio macchine, per indirizzo commerciale, Cobol, non è stato amore a prima vista.

La natura delle mie ansie, (se dovesse interessare) per l'AI è dovuta principalmente " nell'uso che se ne potrà fare" come hai gentilmente specificato insieme a CRONet,
nella speranza, che sia rispettata una filosofia morale, in rispetto dei nuovi nati.

Abbiamo già assistito alla globalizzazione, causa della delocalizzazione delle produzioni e alla continua automatizzazione dei posti di lavoro.

Domani si esce!..

Età : 53

Si Pierangelo, anche io possiedo vari pezzi su mensole e scrivanie, dal TI-99/4A all'M24 passando per olivetti prodest ecc. ecc. ... troppi pezzi, in realtà a prendere polvere! Wink

Per passione e per studio ho conosciuto qualche linguaggio di programmazione, e da ragazzino ero anche abbastanza bravo da inviare applicazioni e giochi a qualche rivista. Purtroppo l'argomento che proponi è davvero complicato: l'IA-AI può essere strumento nocivo in mano ai demoni come allo stesso tempo un "mezzo divino" se sfruttato a dovere. Poi esiste l'imposizione del potere, il controllo delle tecnologie che incombe sull'umano..rendendolo persino dipendente, se non schiavo (e pensare che il RoBot è stato studiato come servo dell'umano concetto); possiamo fare tante congetture e filosofeggiare, ma preferisco, ad oggi, occuparmi di quanta umana scienza abbia costruito il mondo tecnologico che ci ha accompagnato per questi decenni... il futuro sarà sempre un'incognita e risulta probabilmente più evanescente ed impalpabile rispetto quello che nella vita abbiamo proiettato nel tempo vissuto, come per quelle macchine e quell'hardware che abbiamo toccato, annusato, impiegato con maggior consapevolezza di quanto la pervasiva digitalizzazione stia per fare, inquinando i confini di consapevolezza tecnologica nel rapporto uomo-macchina. Quindi personalmente cerco di scansare questo aggiornamento tecnologico e mi godo quel che ho vissuto e sognato con il culto del modernariato. La Biturbo mi appassiona anche per questo motivo. :-)

Età : 45

Zoldher ha scritto:: da ragazzino ero anche abbastanza bravo da inviare applicazioni e giochi a qualche rivista.

Quindi tu eri uno degli autori dei "listati" che noi bambini ci facevamo comprare nelle edicole? A casa li ricopiavamo per ore sulle nostre macchine a 8 bit...
Facevo le elementari. Erano gli stessi anni in cui cominciavo ad appassionarmi alle Maserati Biturbo. Tutto si tiene.

Età : 53

Riccardo.420 ha scritto:

Zoldher ha scritto:: da ragazzino ero anche abbastanza bravo da inviare applicazioni e giochi a qualche rivista.

Quindi tu eri uno degli autori dei "listati" che noi bambini ci facevamo comprare nelle edicole? A casa li ricopiavamo per ore sulle nostre macchine a 8 bit...
Facevo le elementari. Erano gli stessi anni in cui cominciavo ad appassionarmi alle Maserati Biturbo. Tutto si tiene.

ti rispondo in privato :-) altrimenti qui sfociamo in amarcord fuori tema

Età : 62

Visto l'off topic a proposito dell'informatica degli anni '80/'90... ero uno dei pochi in Italia ad avere un Acorn Archimedes, anzi due, comprati dalla SPEM di Torino. In seguito acquistai un RISC PC Acorn, sempre con il chipset Acorn Risc Machine, che poi diventò ARM (Advanced Risc Machines) quando la Acorn serrò i battenti.
Nel 1991 incontrai Robin Saxby mi invitò presso la ARM a Cambridge per parlare con i loro ingegneri per spiegare alcune mie idee sull'uso del core ARM in ambito automotive.
Il destino ha voluto che non chiedessi di essere assunto... la ARM era agli albori, in seguito fun venduta per qualche decina di miliardi di dollari al fondo giapponese Softbank, ed oggi tutti noi abbiamo un chipset ARM in tasca, presente in praticamente tutti i telefoni.
Insomma, forse oggi potrei comprare la Maserati se fossi rimasto a Cambridge Very Happy

.

Età : 56

"Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare"

(John Belushi)

MODERATORE Età : 52

Maurizio ha scritto:: Insomma, forse oggi potrei comprare la Maserati se fossi rimasto a Cambridge .

Intesa come Casa costruttrice, naturalmente. Razz

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"Se un'automobile non è stata di successo, sono quasi certo che non mancherà di piacermi"

Età : 45

Ammazza oh... Io mi ero fermato a un pochino di assembly per zilog z80... Ma è possibile che in questo forum si trovino solo campioni ...

Età : 53

Maurizio ha scritto:: Il destino ha voluto che non chiedessi di essere assunto... la ARM era agli albori, in seguito fun venduta per qualche decina di miliardi di dollari al fondo giapponese Softbank, ed oggi tutti noi abbiamo un chipset ARM in tasca, presente in praticamente tutti i telefoni.
Insomma, forse oggi potrei comprare la Maserati se fossi rimasto a Cambridge .

Lo sai Maurizio, la mia massima stima per te... indipendentemente dalla tua intraprendenza, le esperienze che racconti nei vari ambiti sono sempre interessanti e dimostrano le tue grandi competenze. Poi con l'automotive hai saputo osare fino a livelli altissimi in ambito corse...

E gli aneddoti sono sempre ben accolti Cool

MODERATORE Età : 31

Dari8V ha scritto:

Maurizio ha scritto:: Insomma, forse oggi potrei comprare la Maserati se fossi rimasto a Cambridge .

Intesa come Casa costruttrice, naturalmente. Razz

Qualche anno fa ero sulla navetta per Villa d'Este (cioè una BMW 760Li o giù di lì). Con me una coppia di sciuri distinti, il marito seduto davanti, tanto per rompere il ghiaccio chiedo alla moglie se avessero portato un'auto al concorso d'eleganza. "Mio maghito... ha l'Aston Maaagtin". Stavo per chiedere quale modello avesse, poi ho rapidamento collegato fosse Bonomi e ho capito che era sua l'azienda. soddisfazioni

Età : 53

"Mio maghito... ha l'Aston Maaagtin". Stavo per chiedere quale modello avesse, poi ho rapidamento collegato fosse Bonomi e ho capito che era sua l'azienda. Maserati: Quale impatto avrà l'intelligenza artificiale nel mondo del lavoro? 61579

Maserati: Quale impatto avrà l'intelligenza artificiale nel mondo del lavoro? 61579

Età : 56

I saloni Europei perdono appeal.

Scusate se esordisco dedicando una canzone al salone dell'automobile di Pechino
: " Il 38 Luglio- Squallor"..

Nella speranza che quei giocattoli elettronici gli si rompano presto e auspicando che si trovi una direzione

alternativa per il 2035.

MODERATORE Età : 31

In che senso? Lo scoppio dell'afa come indice di surriscaldamento globale? L'elettrotecnico che seppe inventare la pila?

Età : 53

L'altro giorno leggevo un riferimento alla OEUF Electrique, fine anni '30 del secolo scorso... Una piccola concept-car elettrica, autonomia 100 km ...

https://www.youtube.com/watch?v=nP-0zyc7NKc

https://www.youtube.com/watch?v=4mcBjszUvE4&t=139s

...ricerche del tempo e tecnologie che diffondevano, le auto elettriche c'erano. Anche al museo dell'auto di Torino ne ho vista una americana anni '30. Il problema è l'imposizione, l'obbligo ottuso e acritico di tecnologie, comunque la si pensi. Tra l'altro mandare al macero miliardi di auto per sostituirle con altre che richiedono consumo e produzione di energia e materiali, non mi pare furbo ed a favore dell'ambiente, anche se si pone un obiettivo in 10 anni... ci vuole molto più tempo e nel mentre cambiano le tecnologie ugualmente.

Età : 56

Nello scorso Aprile, per due Tarantini è stato riconosciuto il prestigioso premio del David di Donatello.
Vogliamo dire qualcosa anche in merito al reportage di Stefano!..

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