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Titolo: Re: Maserati: quale futuro? Mer 17 Apr 2024 - 0:58
Caro Pierangelo...saremo forse tutti "folgorati" sulla via di Damasco, se continuano questi venti di guerra, mai come in questi tristi tempi di minaccia regionale/mondiale!
Folgore: l'elettrificazione comunque NON ha sponsor e ragioni squisitamente piu' tecniche rispetto a quelle politiche; quindi alcune case produttrici non 'incontrano' sempre la clientela nella domanda; piuttosto a loro stesse viene imposta un'articolazione di prodotti da offrire sul mercato, per costrizione. Dovrebbe governare il mercato la tecnica e la libera scelta ma cosi' non e'. Questo e' un punto di vista ed una valutazione tecnica condivisa da diversi esperti commerciali. Alcuni vertici di certi importanti marchi che stanno rivedendo le politiche di produzione e vendita proprio nel mercato "elettrico" lanciano allarmi continui, soprattutto in questo momento di probabile crisi (sperando in scadenze ritardate rispetto il 2035...e si parla di gruppi tedeschi, per intenderci). La questione e' quindi complessa, io non sono colto da entusiasmo....si puo' sbagliare facilmente, qualunque direzione vuoi prendere. Quel che scrivo non e' verita' assoluta, anzi, ma mi son fatto un'idea leggendo vari articoli e opinioni differenti, osservando e valutando i grafici, seguendo le ultime statistiche. Facciamo anche attenzione alla soglia raggiunta dalle elettriche, nel trend di confronto con gli anni passati in EU, perche' osservando il dato ci si accorge che nei numeri (elettriche) sono incluse, io direi in modo 'truffaldino', le vetture di tipologia Plug-in/Hybrid che non sono pero' totalmente elettriche.
pcomuniello
Età : 55
Titolo: Re: Maserati: quale futuro? Mer 17 Apr 2024 - 11:18
Pierangelo ha scritto:
su dei nomi, ma non per ricordare le persone, ma per difendere quello spirito imprenditoriale che hanno avuto, ed è grazie anche a loro che oggi si sta parlando di Maserati.
Ma gli imprenditori non per forza devono essere pazzi.
Siamo in mezzo ad un ciclo economico ancora agli inizi, con la fase della distruzione dell'economia ancora in essere.
Cosa vorresti fare? Porta il fieno in cascina e nascondilo in attesa di tempi migliori, se ne hai.
Non e' proprio il periodo per comprarsi un regalo, anzi chi spende soldi lo fa per evitare di tenersi in casa sotto il materasso valigie e valigie piene di pezzi di carta che non hanno alcun valore (mica tutti ne hanno cosi' in abbondanza, sai?).
Ti dico solo che han ricominciato a telefonarmi e a suonare il campanello i mediatori immobiliari. La' fuori deve essere pieno di gente disperata che vuole acquistare qualsiasi bene tangibile.
Insomma se non hai studiato ma ti sei comprato un Rolex puoi sempre usarlo per sapere che ore sono senza interrogare il sole, o magari diventa un attrezzo da lavoro indispensabile per fare il punto nave in mezzo all'oceano, ma obiettivamente di una macchina di lusso nuova di zecca in tempo di guerra o di recessione economica. con la benzina razionata o a prezzo da gioelleria, che te ne fai?
Calati junco che passa la china.
Morira' anche qualcuno di noi, stanne certo.
Se e quando il mondo ricomincera' a girare come prima, ne riparleremo.
JeanLouisD
Età : 50
Titolo: Re: Maserati: quale futuro? Mer 17 Apr 2024 - 12:46
Mi permetto di segnalare un'analisi sulle ragioni della crisi di stellantis e dell'industria automobilistica nostrana. Al netto di un refuso (?) sull'acquisizione di Maserati mi pare ricca di spunti interessanti. Rimango dell'idea che a monte vi sia un'abnorme insipienza - e forse una palese incapacità - della classe dirigente, economica e politica, del nostro paese. https://www.ilpost.it/2024/04/10/stellantis-crisi-fornitori-torino/
A maurizio26180 piace questo messaggio.
Pierangelo
Età : 56
Titolo: Caro Pierangelo... saremo forse tutti folgorati Sulla Via di Damasco Mer 17 Apr 2024 - 17:32
Rispondo a Zoldher: Stefano ad onor del vero, questa full immersion verso la propulsione elettrica a me non piace, tanto meno mi convince, spererei in altro. Per mia natura, è la fiducia che ripongo nei nostri rappresentanti dell'industria automobilistica, che mi fa vedere il bicchiere mezzo pieno.
pcomuniello
Età : 55
Titolo: Re: Maserati: quale futuro? Mer 17 Apr 2024 - 18:33
JeanLouisD ha scritto:
Rimango dell'idea che a monte vi sia un'abnorme insipienza - e forse una palese incapacità - della classe dirigente, economica e politica, del nostro paese. https://www.ilpost.it/2024/04/10/stellantis-crisi-fornitori-torino/
I mei ricordi suggeriscono che in tempi non sospetti il proprietario di tutta la baracca ha iniziato a disimpegnarsi dal mercato globale dell'auto svendendo poi tutta la baracca ai francesi quindi forse bisogna raccontare e spiegare agli astanti la favola dell'uovo e della gallina.
Insomma per una volta non e' stato il proprietario a rovinare la sua azienda e l'indotto, ma sapendo in anticipo cosa stava per succedere nel medio-lungo termine, ha preso la sua decisione ed il resto e' venuto da se'.
Zoldher
Età : 53
Titolo: Re: Maserati: quale futuro? Mer 17 Apr 2024 - 19:46
Pierangelo ha scritto:
...... è la fiducia che ripongo nei nostri rappresentanti dell'industria automobilistica, che mi fa vedere il bicchiere mezzo pieno.....
beato te :-) .....io non mi sento di dire che adesso arrivano i "nostri"! Nostri chi, poi è da vedere... però sono forse pessimista io, che devo dirti.
Angelo
Età : 54
Titolo: Re: Maserati: quale futuro? Mer 17 Apr 2024 - 21:08
pcomuniello ha scritto:
Angelo ha scritto:
Eppoi, avranno pure qualcosa che non va, ma sono in tanti. Intanto è un dato di fatto che di Maserati se ne vendono poche. A partire dalla entry level Grecale!!!
Ma sono io che mi meraviglio? Parlando di qualsiasi spesa, chi si rende conto di quante persone in Itallia su sessanta milioni di persone possano permettersi di spendere circa ottantamila euro (col famoso motore omologato per evasori fiscali) senza neanche un colpo di tosse e senza preavviso, cosi', solo per il gusto di cambiare auto? ... Ma comunque la mettiamo il mercato dell'auto oggi e' riservato solo a persone facoltose.
Rendiamocene conto.
Condivido la tua osservazione che in Italia saranno in pochi a permettersi una Grecale da 80Ke ma, almeno a Roma, ce ne sono un ben pò che si possono permettere Porsche Macan, BMW X6, Mercedes GLE, Audi Q8. Scatolotti che non mi risulta siano regalati. Il vero punto è che Maserati non sta vendendo neanche nel mondo.
pcomuniello
Età : 55
Titolo: Re: Maserati: quale futuro? Mer 17 Apr 2024 - 23:23
Angelo ha scritto:
Citazione :
Condivido la tua osservazione che in Italia saranno in pochi a permettersi una Grecale da 80Ke ma, almeno a Roma, ce ne sono un ben pò che si possono permettere Porsche Macan, BMW X6, Mercedes GLE, Audi Q8. Scatolotti che non mi risulta siano regalati.
Il vero punto è che Maserati non sta vendendo neanche nel mondo.
Allora per una volta rubo per davvero il posto al pignolo del gruppo ;-)
Sul giornale locale di Verona hanno pubblicato per marca e numero quante supercar girino nella nostra provincia (novecentomila anime): le Maserati immatricolate e registrate ufficialmente sono 525 su 633787 auto (dati del 2022).
Le Ferrari sono 384.
Due De Tomaso (accidenti!) e 27 Lamborghini.
Sessanta Lotus e 26 Morgan.
Ci sono anche 35 Rolls-Royce, a rigore auto di lusso ma non certo sportive. Seguono a ruota 2750 Porsche 8-)
Ora le statistiche possono dirti quello che vuoi, ma i conti sono questi. Se vuoi possiamo aggiungere le 1442 Jaguar e la finiamo qui.
Adesso pero' come facciamo ad esempio a contare la popolazione di Roma? Ci limitiamo a circa 4500000 abitanti o includiamo anche i pendolari? Quanti sono i pendolari e che lavori fanno e quanto guadagnano? Come facciamo a trasformare la tua percezione della realta' automobilistica romana in numeri e fredde statistiche?
E poi lo so che a dire il vero nessuno mi ascolta, ma siamo in guerra, che tu lo voglia o no.
Poi come ho scritto lo scorso anno anticipando il mio amico che si e' appena liberato dell'Alfa Stelvio in favore della Grecale, la Grecale e' troppo grande e grossa per manovrare nel mio giardino. Ora scommetto che tutti abbiano capito come mai la Maserati Ghibli col motore Stelvio/Grecale viene venduta solo in configurazione 330 cavalli (questo nel caso non avessimo problemi di nessun tipo e fossimo tutti foderati di biglietti di banca e comprassimo auto solo per contanti in pezzi usati di piccolo taglio).
Pierangelo
Età : 56
Titolo: Maserati in Stellantis Gio 18 Apr 2024 - 9:08
Comprendo bene il vostro disappunto per l'appartenenza in Stellantis Scusate per la mia curiosità, ma di quale Holding avreste voluto far parte? forse di Geely!?
.... E poi lo so che a dire il vero nessuno mi ascolta, ma siamo in guerra, che tu lo voglia o no. ...
Molto interessanti i dati sulle marche immatricolate in provincia. Non ne ho trovate di simili su Roma. Che il momento internazionale sia difficile me ne rendo conto ma l'affermazione sulla guerra proprio non la comprendo: nel tuo comune stanno piovendo missili??
Che il momento internazionale sia difficile me ne rendo conto ma l'affermazione sulla guerra proprio non la comprendo: nel tuo comune stanno piovendo missili??
normalmente non si aspetta a chiudere la stalla, quando sono scappati i buoi.... Ovvio che la situazione internazionale preoccupi e destabilizzi. La gente spende il grano serenamente in ben altri contesti da quello attuale, e quando dico "grano" non parlo di andare a mangiare la pizza. Chi li ha se li tiene, e secondo me fanno bene. Mi pare che tiri una brutta aria
Non credo che chi si può permettere di comprare una Granturismo nuova non lo faccia per via della situazione internazionale attuale, chi rinvia le spese sono la maggioranza che la Maserati nuova non se la possono permettere. Ad ogni modo, ci sono stati periodi estremamente peggiori.
Quello che attualmente manca a Maserati è l'aver voluto proporre automobili a prezzi alti/molto alti senza essersi costruita piano piano la reputazione negli ultimi anni per poterlo fare; ormai il blasone dato dalla storia della 250F o della vittoria a Indianapolis non bastano più, le.persone che si ricordano di quegli eventi ormai non ci sono neppure più.
... Quello che attualmente manca a Maserati è l'aver voluto proporre automobili a prezzi alti/molto alti senza essersi costruita piano piano la reputazione negli ultimi anni per poterlo fare; ormai il blasone dato dalla storia ...
Sacrosanto; non si poteva dire meglio!! Aggiungo che ho sentito troppo spesso dire che il riferimento per Maserati è Porsche e a furia di dirlo qualcuno a Modena (o a Torino) si è convinto di poter allineare il listino a quello tedesco, risparmiando tutto il lavoro di anni ed anni di consolidamento di una reputazione di ferro!!
Pierangelo
Età : 56
Titolo: Teleborsa, Ferrari Elkann Ven 19 Apr 2024 - 9:30
Risultati e traguardi record 2023. Non credo che Exor N.V. e Piero Ferrari, abbiano fatto mancar niente a Ferrari, ha goduto sempre di un investimento crescente, senza interruzioni, oltre anche alla F1, a differenza della storia vissuta in Maserati, ed è anche questo che ha consolidato e ne fa un Brand dell'eccellenza oggi. Per chi vuole investire in azioni, il mercato è aperto.
Pierangelo
Età : 56
Titolo: Maserati: quale futuro? Ven 19 Apr 2024 - 10:29
Attenzione a sottoscrivere!.. Nel caso io aspetterò l'apertura di quelle dirette solo a Maserati, un contributo di assoluto prestigio!
pcomuniello
Età : 55
Titolo: Re: Maserati: quale futuro? Ven 19 Apr 2024 - 20:58
Angelo ha scritto:
Citazione :
Molto interessanti i dati sulle marche immatricolate in provincia. Non ne ho trovate di simili su Roma.
Che il momento internazionale sia difficile me ne rendo conto ma l'affermazione sulla guerra proprio non la comprendo: nel tuo comune stanno piovendo missili??
Non chiedermi chi e perche' si sia dato la briga di pubblicare i dati sull'immatricolato, comunque secondo questi dati io dovrei essere un ricco satrapo orientale invece ho comprato qualche auto negli ultimi trent'anni per tenermela, lo ammetto, e qualche altra auto per altri motivi (e non le avrei mai comprate e vorrei anche venderle) comunque sia la calcolatrice ce l'abbiamo tutti e le percentuali sul circolante come vedi sono irrisorie.
Facendo finta che l'unica casa da contrapporre a Maserati sia Porsche, come vedi siamo circa 500 contro 2750, cioe' diciamo uno contro cinque, e gia' questo la dice lunga.
Riguardo alla guerra non farti illusioni: a parte il fatto che le guerre moderne si fanno anche senza sparare, ormai siamo in guerra e non ne verremo fuori, neanche se (parlando dell'Italia) sessanta milioni di persone scendessero per strada e smettessero di pagare tasse ed imposte (disobbedienza civile).
E nessuno vuole la guerra ma di gente che si ferma e smette di lavorare o di farsi i fatti propri per scendere in strada io non ne vedo proprio.
Ma torniamo ai danni di questa guerra.
Per esempio io non lavoro per il mio ISP (fornitore di connettivita' e posta elettronica) anzi come tutti (credo) pago per usufruire dei suoi servizi.
Eppure due anni fa mi e' stata prospettata la situazione reale della rete dati italiana, a fronte di alcuni disservizi che ho subito anche io, e che misteriosamente non sono stati sistemati entro pochi giorni, come avviene di solito.
In pratica tutti i server collegati alla rete del monopolista nazionale TIM hanno subito per due anni i risultati degli attacchi portati dall'esterno. Che poi si dica che TIM mantenesse tutti i dati di tutti i server possibili collegati in rete in un unico server, questo e' al di fuori dalle mie capacita' di comprendere e naturalmente non e' responsabilita' del mio ISP.
Ma renditi conto! Piu' di due anni per rimettere in piedi un datacenter (nel caso del mio ISP almeno tre datacenter di fila tutti assieme!)
Tornando a noi basta leggersi qualche notizia sul web o altrove e vedrai che l'esercito e la marina e l'aviazione italiana sono gia' attivamente impegnati in piu' teatri di guerra; fattene una ragione.
Son finiti i tempi delle "missioni umanitarie" alle quali non ho mai creduto visto che fin dal 1991 avrei potuto portarmi a casa di persona un po' di sabbia del deserto irakeno al solo scopo di garantire, come poi non e' stato, i pozzi di Nassirya all'Italia/Agip. Quindi per carita' portate tutti molta pazienza, che di morti ne ho visti gia' abbastanza anche in questo periodo.
Ti ricordo che nel 1991 abbiamo passato un anno della nostra vita anche a pattugliare o presidiare raffinerie e stazioni ferroviarie oppure eravamo sempre in allerta anche solo per uscire con l'ambulanza in caso di attentati per aiutare il personale della Protezione Civile o del 118 o dei comuni limitrofi (questi eranbo gli ordini ricevuti, io non me li sono certo sognati: poi non e' successo un granche', almeno da me).
A Cameri (NO) abbiamo comunque l'appalto per la manutenzione degli aerei militari comprati da tutta Europa dagli americani, ed in tempo di pace e' solo un lucroso business, ma adesso diventa davvero anche un pericoloso bersaglio.
Vedasi la centrale idroelettrica di Bargi: magari e' solo un incidente, magari lo faranno passare per un incidente, ma tu che faresti? In caso ti anticipo che se salta la rete elettrica europea o italiana, non ci rimettiamo piu' in piedi, senza questa centrale idroelettrica. E gia' l'indomani non potremo piu' accendere un PC e scrivere sul web. Se proprio vogliamo,ho sentito dire dai soliti economisti del web, che in genere ci azzeccano, che dovremo ridurre il parco auto di almeno 17 milioni di vetture, per motivi squisitamente legati al risparmio energetico.
Ora e' facile andare sempre contro al manovratore, che prima o poi ci si azzecca.
Ma i numeri sono questi, e insomma, considerato che non possiamo fare molto per bloccare lo stato di guerra, sono anche rassicuranti.
Comunque visto che una patente almeno l'abbiamo tutti vuol dire che siamo adulti e non mi sembra il caso di cascare dal pero proprio adesso.
Meglio esser preparati anche perche' ormai in Italia se ti rompi una gamba in un incidente ti mandano dallo psicologo con la gamba penzoloni anche perche' potrebbe essere che gli ortopedici scarseggino (altro problema da discutere OT) e di psicologi ce ne siano troppi (credo abbia a che fare con la mentalita' italiana e con una certa parte politica ma siamo ugualmente OT).
Ma tornando a noi, o anche solo a me, che me ne farei di una Maserati Grecale 250 cavalli di seconda mano? In questo momento proprio niente, o meglio sono pieno di auto da sistemare, prima di pensare a comprarne un altra, e sapete tutti quanto ne avrei bisogno. Non solo per investimento o collezionismo.
pcomuniello
Età : 55
Titolo: Re: Maserati: quale futuro? Ven 19 Apr 2024 - 21:12
frenchconnection ha scritto:
Chi li ha se li tiene, e secondo me fanno bene. Mi pare che tiri una brutta aria
E invece chi ne ha tanti, e magari nascosti nel materasso, sta subendo una inflazione del 100% secco, perlomeno.
Motivo per cui compra di tutto, e i mediatori immobiliari si sono svegliati dopo il lungo sonno invernale, e vorrebbero comprarsi anche casa mia.
pcomuniello
Età : 55
Titolo: Re: Maserati: quale futuro? Ven 19 Apr 2024 - 21:17
agr_team ha scritto:
Non credo che chi si può permettere di comprare una Granturismo nuova non lo faccia per via della situazione internazionale attuale, chi rinvia le spese sono la maggioranza che la Maserati nuova non se la possono permettere. Ad ogni modo, ci sono stati periodi estremamente peggiori.
Momenti peggiori? Io ti potrei certificare che veramente siamo al 100% di perdita di potere d'acquisto della moneta, e non solo dell'euro che comunque...
Manco con l'abbandono della parita' aurea che ha portato alla crisi petrolifera in tempi relativamente recenti, ma facciamo una statistica di quanti erano vivi nel 1973 e quanti dovevano ancora nascere...
Ancora nessuno ricorda le crisi del 1991 e seguenti, forse perche' il servizio militare non e' mai stato di moda tra certe classi sociali.
La guerra in Iugoslavia e' stata combattuta in Iugoslavia e non in Venezia Giulia, a parte le armi da guerra di contrabbando che hanno impestato il Nord-Est per anni.
Pierangelo
Età : 56
Titolo: Re: Maserati: quale futuro? Sab 25 Mag 2024 - 13:46
Maserati potrebbe tornare in casa Ferrari.
Utopia o possibile realtà?
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pcomuniello
Età : 55
Titolo: Re: Maserati: quale futuro? Dom 26 Mag 2024 - 8:39
Pierangelo ha scritto:
Maserati potrebbe tornare in casa Ferrari.
Utopia o possibile realtà?
Io mi preoccuperei di piu' del fatto che la rete elettrica europea e' stata collegata alla rete elettrica ucraina lo scorso anno.
In pratica, secondo il mio modesto parere, stiamo succhiando energia elettrica dalle (almeno) quattro centrali elettronucleari rimaste.
Qui va a finire che aveva ragione Giorgetti in tempi non sospetti.
Poi non e' mica detto che uno debba sopravvivere per forza.
Non e' nemmeno detto che uno debba sopravvivere in eterno.
La vedo dura sopravvivere a costruire candele per motori d'aereo ma la vedo ancora piu' dura sopravvivere cercando di costruire motocarri o furgoncini elettrici a tre e a quattro ruote come nel 1938, senza energia elettrica.
agr_team
Età : 41
Titolo: Re: Maserati: quale futuro? Dom 26 Mag 2024 - 14:16
pcomuniello ha scritto:
Pierangelo ha scritto:
Maserati potrebbe tornare in casa Ferrari.
Utopia o possibile realtà?
Io mi preoccuperei di piu' del fatto che la rete elettrica europea e' stata collegata alla rete elettrica ucraina lo scorso anno.
In pratica, secondo il mio modesto parere, stiamo succhiando energia elettrica dalle (almeno) quattro centrali elettronucleari rimaste.
Qui va a finire che aveva ragione Giorgetti in tempi non sospetti.
Poi non e' mica detto che uno debba sopravvivere per forza.
Non e' nemmeno detto che uno debba sopravvivere in eterno.
La vedo dura sopravvivere a costruire candele per motori d'aereo ma la vedo ancora piu' dura sopravvivere cercando di costruire motocarri o furgoncini elettrici a tre e a quattro ruote come nel 1938, senza energia elettrica.
Ma cosa c'entra tutto questo con la domanda di Pierangelo?
Secondo me, adesso è impossibile. Ferrari è quotata in borsa e "annettersi una provincia povera" (citazione di Gianji Agnelli) potrebbe avere conseguenze serie con gli investitori.
Concordo con Angelo.... ipotesi remota che però non risulta in assoluto assurda: tutto sembra possibile in questa fase segnata dal Kaos calmo. Comunque qualcosa mi dice che la strategia attendista del gruppo per la casa del tridente rischia di lasciar travolgere Maserati. Ma il marchio non doveva essere un fiore all'occhiello?
27 anni fa fu facile farlo perché Ferrari e Maserati facevano parte dello stesso gruppo.
Oggi fanno parte di due gruppi diversi, quindi Stellantis dovrebbe vendere la Maserati a Ferrari che dovrebbe comprarla, e pagarla.
A complicare le cose c'è poi il fatto che, in virtù di quanto sopra, oggi Ferrari e Maserati fanno prodotti in concorrenza tra loro: MC20 vs 296 GTB, GranTurismo vs Roma, GranCabrio vs Roma Spider. Il che renderebbe tutto più difficile.
Insomma, un'ipotesi suggestiva ma molto difficile da mettere in atto. Sempre che Ferrari lo voglia, e su questo nutro seri dubbi.
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Se un'automobile al primo sguardo manca di stupirmi, sono quasi certo che non sarà un'automobile di successo. [Nuccio Bertone]
Ma cosa c'entra tutto questo con la domanda di Pierangelo?
Magari dovremmo tutti tornare a terra invece di volare con la fantasia. Io ci sono rimasto a terra e non so bene se ce la faro', e non ho avuto bisogno di vivere quanto mi e' gia' successo per imparare la dura lezione che potrebbe capitarci a breve. Certo che il mondo e' impazzito per davvero.
Che poi abbia senso mettersi a spiegare per l'ennesima volta che un basamento e' un basamento e che i motori con uguale corsa ed alesaggio (bore e stroke in inglese) son costruiti sullo stesso basamento, apriti cielo anche se dovesse mancare la corrente in tutta Europa in questo momento e non tornare mai piu' (polemica gia' ampiamente dibattuta).
Non lo so con la attuale tecnologia in uso nelle fabbriche nel 2024 che altro si potrebbe costruire per tirare avanti, come durante la guerra (ridagli coi motocarri elettrici e le candele d'aereo).
A mio parere poi visto che i motori la Ferrari li produce in serie e non li monta piu' a mano (salvo forse i 12 cilindri) sempre peggio sarebbe.
Visto di persona (a fabbrica ferma) durante una visita a Maranello anni fa, laddove la guida candidamente rispondeva di non saper nulla salvo quanto concordato con il proprietario della fabbrica da propinare agli eletti durante il giro turistico all'interno dello stabilimento.
Quale futuro? Io me ne torno a gettare i dadi. A questo giro i dadi non capiscono la realta'. O forse sono io che li getto male, i dadi, per trarne gli auspici (detto cosi' suona male ma la vita e' sempre una questione di probabilita').
Claudio MODERATORE
Età : 46
Titolo: Re: Maserati: quale futuro? Mar 28 Mag 2024 - 1:10
Direi evitare l'off-topic e tornare in tema Maserati
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Se un'automobile al primo sguardo manca di stupirmi, sono quasi certo che non sarà un'automobile di successo. [Nuccio Bertone]
A agr_team piace questo messaggio.
Pierangelo
Età : 56
Titolo: Re: Maserati: quale futuro? Mar 28 Mag 2024 - 8:55
La riflessione non è personale, ho solo condiviso il pensiero portandolo nel forum.
Considerando il momento e la possibile inadeguatezza per l'appartenenza al gruppo, quale momento migliore per riportare in Casa un Marchio! in una Terra dove le competenze e i mezzi certamente non mancano, per una giusta collocazione di Maserati sul mercato.
Riporto la riflessione-" un pelino meno a Ferrari e un po' più di Alfa Romeo", con il profondo rispetto verso A.R.
Dari8V MODERATORE
Età : 52
Titolo: Re: Maserati: quale futuro? Mar 28 Mag 2024 - 12:57
Non che Alfa se la passi bene. Voglio dire, dopo i 2 ottimi prodotti voluti da Marchionne (Giulia e Stelvio), progettati in Maserati ed oggettivamente tecnicamente superiori alla concorrenza, la gamma langue eccome.
Insomma, è proprio l'industria automobilistica italiana ad essere estremamente precaria.
Certo il riferimento rimane Ferrari, ma non conosco un Maseratista che sia uno che vorrebbe tornare ad essere "sotto" ai famosi cugini di campagna...
________________________________________ "Se un'automobile non è stata di successo, sono quasi certo che non mancherà di piacermi"