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Titolo: Maserati V4 Turismo - il primo 16 cilindri Mer 28 Mag 2014 - 0:03
Lascio la parola a Claudio per la descrizione di questa meravigliosa automobile appartenente a un conoscente americano; si tratta di una Maserati da corsa, vincitrice di record di velocità, successivamente modificata in auto stradale da Zagato.
Motore 4000cc a SEDICI CILINDRI... altro che Veyron!
masimase
Età : 47
Titolo: Re: Maserati V4 Turismo - il primo 16 cilindri Mer 28 Mag 2014 - 10:06
La Veyron degli anni '30!
BigFoot MODERATORE
Età : 50
Titolo: Re: Maserati V4 Turismo - il primo 16 cilindri Mer 28 Mag 2014 - 11:32
Titolo: Re: Maserati V4 Turismo - il primo 16 cilindri Mer 28 Mag 2014 - 14:33
fritz287 ha scritto:
...
Motore 4000cc a SEDICI CILINDRI... altro che Veyron! ..
Se è per questo la V5 ne aveva 5000 di cc... La V4 però ebbe maggior fortuna, grazie a Borzacchini. Si possono definire "W" 16.
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Nessuno può toglierti l'onore. Spetta a te non perderlo mai.
Dari8V MODERATORE
Età : 52
Titolo: Re: Maserati V4 Turismo - il primo 16 cilindri Mer 28 Mag 2014 - 15:57
Si possono definire meraviglie.
Gio Isabelle
Età : 51
Titolo: Re: Maserati V4 Turismo - il primo 16 cilindri Mer 28 Mag 2014 - 21:25
Krav ha scritto:
fritz287 ha scritto:
...
Motore 4000cc a SEDICI CILINDRI... altro che Veyron! ..
Se è per questo la V5 ne aveva 5000 di cc... La V4 però ebbe maggior fortuna, grazie a Borzacchini. Si possono definire "W" 16.
Essendo questi motori nati dall'accoppiamento di due motori 8 cilindri in linea montati paralleli, lo definirei "II" 16, ma preferisco pensarlo come "BITURBO"!!!
fritz287 MODERATORE
Età : 31
Titolo: Re: Maserati V4 Turismo - il primo 16 cilindri Mer 28 Mag 2014 - 21:37
stefano
Età : 56
Titolo: Re: Maserati V4 Turismo - il primo 16 cilindri Mer 28 Mag 2014 - 21:40
un bel video con il sound magari.....
fritz287 MODERATORE
Età : 31
Titolo: Re: Maserati V4 Turismo - il primo 16 cilindri Gio 29 Mag 2014 - 1:25
Prossimamente... è piuttosto pesante e la mia connessione non delle più veloci
fritz287 MODERATORE
Età : 31
Titolo: Re: Maserati V4 Turismo - il primo 16 cilindri Dom 1 Giu 2014 - 19:30
Per gli amici di RC2, eccolo!
Dari8V MODERATORE
Età : 52
Titolo: Re: Maserati V4 Turismo - il primo 16 cilindri Dom 1 Giu 2014 - 23:54
Straordinaria. Che gusto vederla sbuffare. Impagabile anche la targa.
stefano
Età : 56
Titolo: Re: Maserati V4 Turismo - il primo 16 cilindri Lun 2 Giu 2014 - 11:21
mamma mia che Musica!
chiisà in accelerazione. ma è originale la scritta sul copriruota posteriore? sembra aggiunta
grazie Fritz!
Krav MODERATORE
Età : 60
Titolo: Re: Maserati V4 Turismo - il primo 16 cilindri Lun 2 Giu 2014 - 12:48
Ti vedo preoccupato... cos'hai? No, niente... mi sa che ho la macchina che va a quindici...
Bravo Fritzantino thanks for video.
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Gio Isabelle
Età : 51
Titolo: Re: Maserati V4 Turismo - il primo 16 cilindri Lun 2 Giu 2014 - 14:37
Krav ha scritto:
Ti vedo preoccupato... cos'hai? No, niente... mi sa che ho la macchina che va a quindici...
BigFoot MODERATORE
Età : 50
Titolo: Re: Maserati V4 Turismo - il primo 16 cilindri Lun 2 Giu 2014 - 16:52
Titolo: Re: Maserati V4 Turismo - il primo 16 cilindri Mar 3 Giu 2014 - 11:50
Un motore fuori dal comune
Un'automobile unica in tutti i sensi, con una storia fuori dal comune. La sedici cilindri della Maserati è stata costruita nel 1929 in soli due esemplari entrambi modello V4: uno successivamente convertito in modello V5 e poi andato distrutto, l'altro detentore del record di velocità sui 10 chilometri e poi carrozzato da Ugo Zagato per l'utilizzo stradale nel 1931. Quest'ultimo è proprio il modello che potete vedere i questa pagina, recentemente restaurato nella sua affascinante livrea bicolore. Presentato al Concorso d'eleganza di Pebble Beach ha ottenuto il primo premio della categoria.
La V4
Sebbene Bugatti e Fiat avessero già realizzato dei prototipi molto simili come concezione, la nascita della Maserati V4 fu comunque un evento sensazionale. Nonostante la sua imponenza e la sua complessità questo sedici cilindri era frutto di un'idea relativamente semplice: ottenere un motore più potente senza progettarlo da zero, ma accoppiando due unità già esistenti. Il V4 è esattamente questo, l'insieme di due unità a 8 cilindri accoppiate in un unico basamento realizzato su misura. Si può a tutti gli effetti dire che si tratta di “due motori in uno”, infatti ogni fila di otto cilindri ha il suo albero motore e i due alberi sono accoppiati tra loro tramite un ingranaggio centrale.
Per creare il propulsore si scelsero due Maserati 8 cilindri tipo 26B da 2000 cc. sovralimentati e uniti insieme, mantenendo tra le bancate un angolo a di 25°, da qui la denominazione di V4: V dalla disposizione e 4 dalla cilindrata complessiva di 4000 cc. Nonostante la disposizione a V delle bancate il motore era comunque composto da due alberi e per questo poteva anche essere definito a “U”.
Per accoppiare il movimento dei due alberi era necessario che questi girassero nello stesso verso, ma la cosa più complessa era far sì che entambi girassero all'unisono, onde evitare delle pericolose interferenze. Per questo fu necessario mettere a punto un nuovo e più accurato sistema di alimentazione che venne commissionato ad Edoardo Weber, titolare dell'azienda omonima (che in futuro sarebbe divenuta il mito che tutti conosciamo). Weber progettò due nuovi carburatori che andaro a sostituire i Memini o Solex normalmente utilizzati sui “normali" 8 cilindri. All'uscita di ogni carburatore la miscela veniva prelevata e spinta verso i cilindri da un compressore di tipo Roots. La distribuzione per ogni bancata era ovviamente uguale al tipo 26B, con doppi alberia camme in testa e due valvole per cilindro disposte a 90°.
Il motore sviluppava una potenza di 280 Cv., quasi il doppio rispetto alle singole unità tipo 26B. Questi in seguito sarebbero saliti fino ad oltre 300 con la versione V5. Sebbene i valori di potenza e coppia fossero veramente notevoli, vi era un dato negativo rappresentato dal peso complessivo dell'auto, che era di oltre 1.000 kg.
Potenza e peso del motore erano due fattori determinanti, che avevano portato alla realizzazione di un telaio molto rinforzato e quindi a sua volta abbastanza pesante. Rispetto alla concorrenza, la V4 (come la V5) era un'auto sì più potente e più veloce, ma non maneggevole e neanche tanto facile da frenare, inoltre i suoi pneumatici era soggetti ad una facile usura.
La V5
Il primo esemplare di V4 era stato denominato con il numero di serie 4001; nel 1931 venne allestito un secondo esemplare, il 4002. A questo secondo esemplare verrà in seguito assegnato il numero di serie 5001 per identificare un nuovo modello, il V5. Quest'ultimo fu quindi ottenuto modificando il motore del secondo V4.
Il V4 fu potenziato con lo stesso pragmatismo con cui era stato concepito, scegliendo la strada più semplice: la cilindrata venne aumentata il più possibile rialesando i cilindri fino ad un diametro oltre il quale si sarebbe dovuto ricostruire il basamento. L'intervento portò la cilindrata a circa 5000 cc. (da qui la sigla V5) determinando una potenza di oltre 300 Cv. In gara però i risultati furono inferiori alle aspettative. Al di là della straordinaria potenza l'auto era rimasta comunque pesante e scarsamente maneggevole. La carriera sportiva della V5 non sarebbe stata brillante, ma costellata da una serie di imprevisti fino all'ultimo sfortunato incidente, al Gran Premio di Tripoli del 1934, dove sarebbe andata distrutta, senza per fortuna causare gravi danni al pilota.
Nasce il mito V4: Il record di Borzacchini
Le doti di potenza della V4 ebbero modo di emergere all'inizio della sua carriera nel più sensazionale nei modi. Il 28 settembre 1929 la Maserati V4, con alla guida Baconin Borzacchini, conquistò a Cremona il record di velocità per la classe C (fino a 5000 cc.) percorrendo 10 chilometri di strada sterrata ad una media di 246,069 Km/h. Una velocità veramente stratosferica per l'epoca, (ancora oggi guardando il mezzo con il quale è stata ottenuta vengono i brividi).
Questo evento, di portata mondiale, fu festeggiato in pompa magna a Bologna con una cena offerta dall'Automobile Club in presenza di tutte le autorità comunali. La circostanza racchiude in sé un altro evento importantissimo per la storia dell'automobilismo sportivo: alla stessa cena era presente anche Enzo Ferrari, che proprio lì avrebbe convinto i due facoltosi imprenditori, Alfredo Caniato e Marco Tadini, a finanziare la realizzazione della scuderia che avrebbe portato il suo nome.
La V4 vincitrice del record (telaio n° 4001) venne in seguito carrozzata da Ugo Zagato nel 1931, e ottenne anche un terzo posto al Concorso delle Carrozzerie tenuto a Roma. Era così nata una V4 Sport stradale, che sarebbe comparsa per un breve periodo anche nel listino ufficiale Maserati. Ma la V4 era un'auto estrema destinata ad essere straordinaria ed unica, la sua produzione non avrebbe mai avuto seguito, il fatto che sia giunta fino a noi superando anche un conflitto mondiale non fa che accrescerne ulteriormente il valore.