Ho avuto molte auto, soprattutto berline in quanto, lavorando per una multinazionale in giro per il mondo, avevo diritto ad una vettura societaria che veniva sostituita annualmente.
Mi sono avvicinato al fantastico mondo delle classiche negli anni 80 quando il governo in carica decideva che chi avesse in uso un’auto societaria, non avrebbe potuto scaricare i relativi costi se non avesse anche un’auto personale, cioè intestata a proprio nome.
Allora comperai e intestai a mio nome una Fiat 1500 Coupé, degli anni 60, carrozzata Frua, prodotta in pochi esemplari.
Da allora, siccome non ho mai voluto vendere le mie classiche, ho accettato però di scambiarle, sempre con delle classiche, che preferivo alla classica del momento.
Vivendo all’estero, tenevo queste macchine in garage in Italia, utilizzandole i pochi giorni, quasi mensilmente, che passavo in Italia.
Per farla corta, nel 2010, avendo venduto la mia casa italiana, con relativi garage, parcheggiavo le mie classiche di allora presso un commerciante, che aveva incarico di venderle. Si trattava di una Maserati Spyder del 1985, una Maserati Quattroporte 4.9 III serie del 1984 e una Testarossa del 1990.
Per fortuna (almeno così penso ora) la Quattroporte rimase invenduta. Dal 2010 e fino al 2013, ogni tanto, cioè due o tre volte all’anno, la utilizzavo facendo un centinaio di chilometri. Vivendo sempre all’estero, dal 2014 la Quattroporte è rimasta inutilizzata, in quanto il commerciante l’ha lasciata parcheggiata in un hangar nascosta da una decina di barche inamovibili.
Ho deciso di rimetterla in funzione e di portarmela all’estero, dove vivo. Questa è la ragione principale per cui mi sono iscritto al vostro blog. Così che, prossimamente, cercherò il vostro aiuto, i vostri pareri e i vostri consigli.