Bravissimo Masimase! Grazie anche al prezioso aiuto di
Roberto e
Dario il Masi è riuscito a capire che il quesito si riferiva proprio alla
Merak Turbo, la prima Maserati in assoluto ad adottare una turbina nel propulsore.
A quanto vedo oramai non esistono più quesiti irrisolvibili per voi... siete troppo bravi!
Anche
Tridente è stato bravo nello scoprire a cosa si riferisse l'indizio in alto a dx:
Merak è appunto il nome di una stella della costellazione dell'Orsa Maggiore.
Della
Merak Turbo è molto difficile reperire notizie, in quanto non esiste purtroppo documentazione ufficiale.
Ciò potrebbe far pensare che si sia trattato di un frettoloso "esperimento" in casa Maserati immediatamente accantonato, ma vedremo che in realtà non è così.
Nel 1975/76 (quindi sotto la gestione di De Tomaso) venne applicato su di un esemplare di
Merak SS il turbo, seppur in via sperimentale.
Ci si avvalse di una turbina
KKK, che rende a tutt'oggi la Merak Turbo l'unica auto del Tridente a montare tale dispositivo di teutonica provenienza.
Per circa un anno il progetto rimase fermo in quanto vi era la necessità di concentrarsi sul 2000 cc (ancora aspirato) da destinarsi alla futura piccola Maserati, che divenne poi "Biturbo".
Non essendo riusciti a raggiungere risultati soddisfacenti, lo staff decise di riprendere a lavorare sul prototipo Merak Turbo, ed allestì un secondo esemplare, anch'esso facente attualmente parte della collezione Panini.
Utilizzando ancora una volta una SS, si montò nuovamente una turbina KKK, con pressione di sovralimentazione non superiore agli 0.9 bar (quindi non eccessivamente "spinta").
Nonostante ciò, il 3000cc a sei cilindri a V raggiunse la ragguardevole potenza di
circa 300 CV, e c'è da tener conto che il tutto era stato approntato senza veri e propri progetti (da qui la mancanza di documentazione) e che l'intercooler ancora non esisteva!
Se l'auto fosse andata in produzione, con i successivi affinamenti chissà a che potenza sarebbe arrivata...
Essendo un esemplare unico (la precedente versione fu riconvertita ad SS aspirata) tutto fu realizzato artigianalmente, modificando ad esempio la testata, mentre i pistoni, rigorosamente originali, vennero torniti per abbassare il "rapporto di compressione". Ciò sta ad indicare quanto fosse valida la componentistica del motore Merak di serie.
La turbina venne montata in un apposito "cassonetto" a tenuta stagna, "servito" da due
prese d'aria sui fianchi che
differenziano esteticamente la "Turbo" dalle altre Merak;
tali prese sono quelle utilizzate sulla
FIAT X 1/9.
Eccola qua:
Non mancò ovviamente qualche problema: considerata la nuova esuberante potenza, i freni ed i semiassi ebbero bisogno di un sostanzioso rinforzo poiché cedevano in seguito ai giri in pista.
Un problema che rimase irrisolto (non per mancanze da parte degli ingegneri, ma perché il progetto Merak Turbo fu abbandonato) era l'eccessivo calore che si sviluppava nel vano motore e dava qualche problema alla carburazione (ricorda niente?).
Anche le sospensioni avrebbero necessitato di modifiche: talmente elevata era l'accelerazione, che le sospensioni della SS risultavano inadeguate e la vettura "spanciava a terra" posteriormente...
Tornando comunque al discorso iniziale, il progetto "Merak Turbo" non fu un esperimento condotto in fretta e valido solo da un punto di vista "teorico": l'auto fu collaudata a lungo, circa
sei mesi, e percorse su strade di ogni tipo ben
15.000 chilometri.
Fu ovviamente collaudata anche in pista, e sul circuito di Nardò raggiunse la velocità di ben
290 Km/h, superando la sorella maggiore Bora.
Purtroppo la situazione economica della Maserati e la necessità di seguire la nuova "politica" atta a creare una Maserati a "basso costo" che diede via alla pur stupefacente Biturbo, indussero De Tomaso e lo staff ad abbandonare il progetto di avviare una produzione in serie, e la M.T. rimase allo stadio di unico prototipo.
Un po' di rammarico naturalmente c'è: probabilmente sarebbe stata la prima auto di serie al mondo dotata di turbina, e se fosse andata in produzione la M.T. sarebbe stata
forse a tutt'oggi la Maserati di serie più veloce mai costruita;
considerando inoltre che avrebbe poi avuto i benefici dell'intercooler e degli affinamenti tecnici, probabilmente avrebbe potuto superare la soglia dei 300 Km/h e quindi anche la Barchetta Biturbo (che tra l'altro è "di serie ma non troppo"!-)
Naturalmente comunque gli ottimi risultati ottenuti sulla SS modificata indussero De Tomaso e lo Staff a proseguire su tale direzione, e quindi è
anche grazie a questo prototipo che nacque la Biturbo, la prima auto italiana di serie dotata di turbine.
Qualche altra foto della Merak Turbo: