ciao a tutti, scusate il ritardo ma ho trovato un pò di tempo per tirar fuori la bambina dal garage. tra lavoro e bambini, quelli veri, il tempo non mi basta mai, ma la passione è dura da soffocare!
allora vi racconto un pò come è andata.
lo scorso autunno e come consuetudine, mi prende il virus della Biturbo. sono purtroppo abituato a questo genere di pulsioni incontrollate da anni che però mi regalano gioie impagabili. l'avevo in mente da ragazzino, quando lavorando non ancora maggiorenne in un'autorimessa della mia città e ne trovai "da spostare" una visone metallizzato.
inizialmente la volevo così e con le targhe nere, essendo appassionato anche di queste, ma "leggendovi" e memore delle recenti esperienze con un Solex, il primo carburatore sulle storiche che ho posseduto, ho capito che era bene che mi orientassi sull'iniezione.
guarda di qua, guarda di là, stavolta non volevo girare in lungo e largo l'italia come al solito per le mie avventure. ho visionato in zona Pescara sia un Biturbo prima serie visone met., ritargata e purtroppo maltenuta che una bella S rosso/antracite. la prima di avviare il motore non voleva saperne, anche se di carrozzeria era davvero malconcia. la S invece era parzialmente priva degli interni e quelli che c'erano rimasti erano stati letteralmente presi a morsi. Tenute entrambe all'aperto da qualche anno, le carrozzerie di entrambe presentavano corpose fioriture di ruggine nei soliti punti dei lamierati. perlomeno me l'ero cavata solo con un pomeriggio fuori casa, anche se al rientro avevo un muso lunghissimo per la delusione. solo per avere un appuntamento con il commerciante in questione mi ci erano volute 2 settimane. irraggiugibile.
gira e rigira trovo questa 222 su autoscout a 70 km da casa. è a iniezione, sembra ben tenuta dalle foto ma il colore, grigio celeste met. non mi convinceva, avendo da poco avuto una storica di colore celeste che proprio non mi andava giù.
vado a vederla. è custodita in un ampio garage e coperta da un telo blu. acceso il motore il suo rombo mi satura la testa! favolosa. le condizioni sono più che buone, capisco che è stata custodita per bene sia dal vivo che dal fiume di parole del proprietario, pensionato e, beato lui, collezionista.
a corredo della vettura ci sono - in sostanza - tutto ciò che si può recuperare da una 420, almeno così credo di aver capito: motore + cambio ancora accoppiati (60.000 km), 5 cerchi in lega - la parte delle feritoie verniciata antracite - con gomme dell'epoca ma con battistrada integro (205/60 VR 14), cofano ant. + cofano post. (questo non avendolo ancora ritirato, così come il motore, non sò se sia relativo ad una coupè o ad una serie 400), lunotto, 4 gemme post. + 4 fari ant. con mascherine, 2 radiatori, devioluci completo, 2 scatole di sterzo complete (una revisionata) piantone sterzo, pompa freni, motorino tergi, quadro strumenti principale completo, il volante in radica e pelle di una 2.24 v, ammortizzatori ant. con mozzi, amortizzatori post., differenziale post. con relativo telaio (quanto pesa...), albero di trasmissione, paraurti ant. + paraurti post, serbatoio carburante, cappelliera e altra minuteria in scatole. peccato che insomma sulla 222 si possa reimpiegare forse la metà del materiale, perlomeno di meccanica, però, nonostante abbia pochissimo spazio in garage e appassionato di restauri "all'inglese" ho pensato che faceva al caso mio. Abituato a restaurare BMW, dove in 7 giorni ti arrivano anche le rondelle del modello più impossibile e a prezzi da gruppo Fiat, il salto per me è stato alquanto traumatico ma preso dal desiderio di possederla ho concluso.
ai primi di questo mese vado a ritirarla. la porto via su strada, la revisione scade a fine aprile e trasferisco la polizza che avevo su un'altra storica ceduta pochi giorni prima.
la trovo fuori dal garage con il bagagliaio pieno fino all'orlo di scatole di minuteria nonchè la panca posteriore colma di ricambi fino ai poggiatesta.
a motore acceso e ovviamente al minimo sento in almeno 2 occasioni uno strano "buco", sembra - almeno a mio avviso - che d'improvviso manchi corrente al motore però è un attimo. il venditore mi dice di non preoccuparmi che "fà così quando si scalda", ma l'idea che sia una centralina a gestire il tutto non mi convince. ormai però è fatta. sempre il proprietario mi disse "non ti preoccupare se vedi le lancette fare così" muovendo la mano come per salutare. Lì per lì non capii che cosa potesse mai accadere però l'adrenalina era sempre esuberante e non detti peso.
sabato, ora di pranzo, la 222 carica come per un trasloco fai da tè parto verso casa. dopo qualche km aver salutato il venditore che mi accompagna fino alla strada di uscita della sua città provo il brivido di regolare lo schienale del mio sedile, elettrico! cerco il pulsante come avevo letto, spingo più volte e non succede niente, va bè pensai, poco male, poi con un pò di tempo vedrò qual'è il problema. un altro paio di km e riprovo sul pulsante. stavolta funziona, che brivido! però, d'incanto, le cennate lancette si abbassano tutte allo zero, tranne quella del contagiri che, come di diceva il venditore, inizia a salutarmi. Sempre per strada averto ancora una altro paio di "buchi" di corrente, sudo un pò freddo, soprattutto all'idea degli strilli di mia moglie per la mia solita avventatezza, immaginando di sentirli al telefono dicendole che "avrei fatto un pò tardi".
quasi 15 km percorsi. entro nel centro storico di una cittadina lungo il percorso. impegnato l'incrocio ove siede la chiesa principale e svoltato a sinistra, complice la luce del giorno per la quale non vedo i fari accesi non mi accorgo che la 222 si è spenta. la strada inizia una discesa quindi lei và giù un pò più lentamente, spingo sull'accelleratore ma non sento risposta. in marcia spengo e riaccendo il quadro. morta.
mi accosto sulla destra - fortuna che non avevo nessuno dietro ed ero in discesa - spengo e riaccendo più volte ma non succede nulla. immagino che si sia "spaccata" la batteria, ma così di colpo mi sembrava un pò strano. il venditore mi fece vedere la prima volta l'auto con una batteria nuova di pacca, dicendomi che la sua era scarica e l'aveva lasciata dall'elettrauto per farla ricaricare, "però non ti preoccupare, te la dò con la batteria nuova". andandola a prendere quel giorno non mi misi ad aprire il cofano e immaginavo avesse tenuto fede alla sua promessa.
in mezzo alla strada, cofano motore aperto, abitacolo pieno di ricambi telefono al venditore.
3 volte, squilla ma non risponde. sono le 13.30 di sabato. chiamo il mediatore del venditore, alla terza telefonata mi dice che dovrò aspettare per essere raggiunto perchè ha da fare.
qualcuno lassù però mi vuole bene. nonostante l'accusata scelleratezza, nelle mie avventure porto sempre dietro una sacca con gli attrezzi necessari per l'emergenza. faccio funzionare un pò il cervello e provo a staccare il polo negativo della batteria, per vedere se è andata o se il problema è ben più grave. stacco e riattacco, magia! riparte come se nulla fosse accaduto. con un sorriso smagliante riparto e percorro la statale che costeggia la mia costiera. non supero i 100 km/h e lungo l'ulteriore tragitto avverto altri due "buchi", sudo freddo ma arrivo.
ieri ancora ho avvertito due "buchi" mentre la scaldavo, spero che qualcuno di voi possa aiutarmi a capire cosa ci sia che non và.
adesso basta tediarvi ed ecco le foto:
la targa "campobasso" è quella della mia provincia... benchè l'abbia trovata nella regione a me vicina. il primo proprietario l'acquista nuova nel 1989 e viene immatricolata con la targa "isernia" con uno "zero" iniziale (eh si, a causa della scarsa densità di popolazione). nel 1991 assume la targa attuale, immagino per il termine del leasing. nel 2004 la cede in permuta ad una concessionaria della costa abruzzese e lì viene notata - da un tam tam di appassionati - dal venditore.
il colore, che dalle foto dell'inserzione non mi piaceva, dal vivo mi ha strabiliato, è davvero di classe. il venditore mi disse che è molto ricercato. francamente a me piacciono le auto nere o perlomeno scure. tenendo fede a questo dogma adesso, oltre la 222, possego un'altra auto d'epoca, grigio platino... però con le targhe nere!
ci sono alcuni segni degli escrementi degli uccessi sul tetto e cofano motore. i graffi sono limitatissimi, e la vernice appare chiaramente di prima fattura.
nel garage dov'era custodita la vidi con una fioca lampadina. il venditore mi mostrò una bollicina di ruggine sotto la guarnizione del parabrezza, alla sua base. nonostante la disperazione da poco passata proprio per la ruggine dell'altra storica ceduta non detti peso.
stà maledetta invece, per fortuna ancora superficiale, poi l'ho trovata anche nel bordo inferiore della porta dx, nel bordo interno del cofano motore (un classico) lungo i gocciolatoi sul tetto e nel vano riservato al tappo del carburante.
dichiarato invece il danneggiamento dello specchio retrovisore dx, scocca e specchio.
il venditore mi disse di aver fatto lui il danno "per la fretta". mi disse di provvedere con la vetroresina per la scocca e un ritaglio di specchio adesivo su misura ma preferisco cercarne uno usato in buone condizioni per sostituirlo interamente
ritornando alla lampadina fioca non mi ero accorto nè mi era stato detto che il paraurti ant. all'angolo dx è ben graffiato, ci sono 2 piccole crepe nella parte superiore e quindi è da riverniciare; sorpresa non piacevole ma preferisco una carrozzeria da sistemare a una meccanica malandata.
piccole fioriture ne ho trovate anche sulle splendide cornici antracite dei vetri post.
la presenza della ruggine su un'auto di "appena" 21 anni sinceramente non me l'aspettavo, considerando le tecnologie anticorrosione ormai da tempo consolidate.
gli interni sono favolosi. l'odore della pelle, ancora fortemente avvertibile, mi manda in estasi.
nella plancia è presente un'autoradio, Trevi da 20.000 lire che come ho promesso e farò senz'altro, restituirò al venditore, poichè su queste auto non tengo mai questi apparecchi, volendo solo ascoltare il motore.
quando andai a vederla, mi sedetti al posto guida con la testa tra le nuvole, al cospetto di cotanta eccellenza motoristica italiana. mai avuta prima un'italiana storica, fissato con le tedesche. tenendo particolarmente al coperchio del vano autoradio con la scritta maserati e vedendo al suo posto quell'obbrobrio da bancarella chiesi al venditore - immaginando la risposta negativa e un'espressione di disappunto - se avesse notizie del coperchio. mi rispose "apri il cassetto". cercato il pulsante lo vedo spuntare. favoloso, neanche un graffio, nuovo. mi disse che l'autoradio l'aveva fatta montare lui quando acquistò la vettura, nel 2004, bravo l'elettrauto che conservò il coperchio nel cassetto.
il trevi c'è...
il trevi non c'è...
il bagagliaio, come si conviene ad una vettura del genere è intonso. devo sostituire le molle a gas che sono scariche. vorrei prendere quelli della VAPSINT, cui colgo l'occasione per ringraziare chi di voi - scusate non ricordo il nick - scrisse in proposito e postò il link al catalogo. dovrò chiamare l'azienda per vedere se c'è qualche commerciante dalle mie parti affiliato alla rete vendita.
le molle invece del cofano motore sono state sostituite dal venditore. mi ha detto che sono della lancia delta dei primi anni novanta. altro particolare che mi ha convinto che l'auto era stata in buone mani è stato notare che il venditore aveva fatto sostituire il materiale fonoassorbente posto all'interno del cofano motore. è parimenti una mia fissa, l'ho sostituito altre volte (che sofferenza!).
ho capito che avevamo qualcosa in comune.
le lancette degli strumenti, contakm e giri sono al solito "arricciate". come detto il venditore mi ha dato a corredo un quadro strumenti completo e identico, acquistato ad un mercatino, così come il volante in radica e pelle della 2.24v. anche queste di lancette sono un pò "arricciate" e segna ancora meno km della mia. non sembra manomesso e rabbrividisco all'idea che auto così possano aver cessato la loro vita così presto.
ho trovato gli attacchi delle tendine posteriori spezzati, entrambi. immagino non sia l'unico ad avere il problema. se qualcuno lo ha risolto mi faccia sapere, anche se immagino bisogna sostituire la tendina per intero.
Gli strumenti segnano 88.000 km. sono i suoi. l'ultimo tagliando - udite udite - risale al 2002. per certo e per il tagliando adesivo applicato, effettuato a 85.000 km, e per come candidamente riferitomi dal venditore che nei suoi 6 anni di possesso ha percorso solo 3.000 km, senza cambiare mai olio, filtri, candele e soprattutto cinghie.
la questione cinghie l'affrontai subito. il venditore mi disse di averne fatto un'utilizzo molto limitato, dettato soprattutto da un forte spavento dovuto ad una breve uscita di strada, occorsagli con il coniuge a bordo che non volle più salirci, motivo anche questo della messa in vendita della vettura. il venditore lo addebbitò alla durezza dello sterzo e alla sua necessità "di scaldarlo prima". effettivamente questo è duro, và a scatti e produce dei rumori metallici tremendi, probabilmente provenienti dal piantone. vorrei provare a sostituire da solo la scatola di sterzo, quella fatta revisionare; vedremo.
parlando del motore il venditore mi disse che il primo proprietario della vettura, un anziano avvocato della mia regione, ruppe la coppa dell'olio, motivo per il quale furono fatti dei lavori di meccanica per un importo pari a 9 milioni di lire. mi disse che il meccanico effigiato sull'etichetta del tagliando aveva fatto tempo addietro il lavoro. guarda caso conosco la sua officina per l'assistenza di una delle auto aziendali del mio lavoro.
vado a parlarci, in maniera educata e gentile, lascio intendere di non essere un malintenzionato e chiedo una copia della fattura dell'epoca epurata dell'intestazione e degli importi, solo per conoscere i ricambi sostituiti e i lavori effettuati.
manco a parlarne. la privacy prima di tutto. menzionandogli "la maserati dell'avvocato" sgrana gli occhi e butta la mano all'indietro, manco parlassi di una ford modello T.
il meccanico però un pochino si sbilancia. "lì è stato rifatto tutto, s'era grippato tutto". mi dice che fù sostituito, per certa memoria, il monoblocco e l'albero motore. il primo fu ordinato direttamente presso la casa madre "ed era l'ultimo rimasto". chiedo delle cinghie, cosa che mi preoccupa ma non sà rispondermi e aggiunge che comunque queste, ogni 5 anni, vanno sostituite.
pure stà storia del monoblocco sostituito, non una semplice coppa dell'olio, mi lascia spiazzato. l'epoca del lavoro mi viene dicharata comunque precedente all'ultimo tagliando, probabilmente risalente all'anno 2000. di fatto quindi il motore "nuovo" avrà percorso forse 20.000 km.
in accelerazione fuma, di colore biancastro. non avverto odore di olio. non sò cosa pensare; le fasce o le turbine. il venditore mi disse che la fumosità eccessiva si verificava "quando parti al semaforo".
ieri me l'ha fatto anche al minimo dopo un piccolo giro. il motore era in temperatura ottimale, ho poi accelerato un pò e l'effetto è diminuito notevolmente.
la temperatura dell'acqua si attesta sempre al primo terzo della scala. la pressione dell'olio invece in marcia è sempre da 5 atm. mi sembra - stante il minimo uso che ne ho fatto - che questa scende a 4 atm solo al minimo e a motore caldo.
il motore è di una visione incantevole, e dal vivo è stato molto emozionante vederlo.
i cerchi presentano sul canale gli accumuli di residui dei ferodi e degli scrostamenti di "trasparente" nella zona del mozzo. vedrò cosa fare, perlomeno per ripulirli.
le gomme credo siano il primo equipaggiamento.
sul libretto il venditore fece riportare la preziosa annotazione dell'ulteriore misura di gomme in alternativa, 205/60 VR 14, di cui come detto ho un treno intero, vecchio ma efficente (con un bel disegno del battistrada che fà tanto anni 80), perlomeno per l'uso davvero modesto che farò della bambina, come mia abitudine.
perdonate le foto controluce. per chi fosse arrivato a leggere fin qui un grazie di cuore e un'amichevole pacca sulla spalla.
a presto, Bob.