Ciao ragazzi, è con grande gioia che mi diletto a postare le mie impressioni sul mio nuovo giocattolone :) Spero vi piaccia!
Prova
Esterno:
La linea riprende gli schemi delle auto dell'inizio "anni '80", quindi ancora con gli stilemi classici dell'era '70, cioè tratti di base netti e squadrati, ma con qualche concessione al più "moderno" periodo "anni '90", riscontrabile nei paraurti avvolgenti e carenati, e nella generale "morbidezza" della mascherina anteriore.
A me piace tantissimo, perché rispetto alle berline attuali, tondeggianti, enormi e altissime, la 4.24v. ha una linea filante, aggressiva, sportiva ed elegante. Coniugare tutto questo in una berlina che per l'epoca era di dimensioni ragguardevoli (oggi è all'incirca, come dimensioni, simile a una serie 3 attuale) non è roba da poco. Ci sono riusciti vent'anni fa, tanto di cappello.
Paragonata alle berline attuali è semplicemente più bassa e, nonostante sia molto squadrata, molto più slanciata. Il cofano anteriore basso, le ruote di grandi dimensioni (per l'epoca i cerchi da 16" erano sconfinati!), il baule alto e dritto, l'alta linea di cintura, la larghezza importante e i quattro fari anteriori la rendono affascinante e, in definitiva, senza tempo. Ha guadagnato il gusto della classicità, e vederla parcheggiata vicino ai pachidermi attuali è una grande gioia per gli occhi.
Come una gioia per gli occhi è l'autentica opera d'arte con le testate verniciate di rosso che fa bella mostra di sé all'interno del cofano motore. Un propulsore entusiasmante, anche da spento!
Interno:
Anche qui si assiste a una grande rivalutazione storica. Gli interni sono rivestiti in ogni cm di pregiatissima pelle chiara, gli inserti sono in radica vera, la plancia rileva un'eleganza sconosciuta alle berline moderne. Certo si può obiettare che il tutto possa risultare un po' barocco, ma in una visione d'insieme ci sta tutto. La plancia è molto ben fatta, ricordiamoci che queste macchine erano rifinite e "sellate" a mano da abili artigiani. Questo punto viene evidenziato dalle numerose (e splendide!) imperfezioni di squisito stampo artigianale che si notano nelle cuciture.
L'unica nota stonata è l'orrendo volante in legno, che se non fosse così pregiato avrei già infilato nella stufa insieme a legnetti più piccoli per dargli fuoco.
Ma tant'è, alla fine nell'insieme non ci sta nemmeno male.. Solo che l'ho sempre odiato, e alla Maserati quei volanti circolano dagli anni '70 (Quattroporte, per esempio) e forse nel 1991 sarebbe stato il caso di dargli un degno pensionamento.
Discorso a parte meritano i vari comandi e la loro disposizione. Al volante si notano leve di origine Renault, con ancora l'arcaico sistema della doppia leva a sinistra (una per i fari, una per le frecce), il clacson è scomodo sulla leva di sinistra, e ogni volta che lo si aziona la leva va giù e si inseriscono involontariamente gli abbaglianti.
L'auto è iper-accessoriata. Ha praticamente tutto, ma non tutto è disposto con razionalità. Ad esempio, gli alzacristalli elettrici sono 4, ma da davanti non si possono comandare i posteriori. La regolazione dei sedili è elettrica, totale per il posto guida, del solo schienale nel sedile passeggero. Il pulsante che aziona lo schienale del passeggero è sistemato nella portiera di destra, dove uno si aspetta di trovarci quello dell'alzavetro. Il risultato è che ogni volta che il passeggero di turno vuole aprire il finestrino si ritrova coricato
Quelli del posto guida invece sono tutti al centro della consolle, e provvedono alla regolazione in altezza (doppia, parte anteriore e posteriore della seduta) e all'inclinazione dello schienale. La regolazione "avanti/indietro" avviene invece tramite un invisibile pulsante posto da qualche parte sotto il sedile a sinistra. Nello sportello lato guida c'è il comando per la regolazione degli specchietti elettrici e basta.
Nella consolle centrale invece ci sono i comandi per accendere la luce del pregiato orologio dorato, quello dell'hazard, l'apertura elettrica del baule e del serbatoio benzina e un tasto "test" che illumina il quadro come un albero di Natale, per vedere se le spie funzionano tutte. Sempre nella consolle centrale trovano posto i comandi del climatizzatore automatico. Tali comandi "a sfioramento" sono difficili da gestire in quanto la pressione dev'essere "leggera ma non troppo ma neppure troppo pesante", in più i simboletti che identificano le funzioni sono piccolissimi e illeggibili, e ancor più illeggibile è la modalità selezionata, indicazione affidata a un led luminoso come un lumicino da morto sotto il sole d'agosto. In pratica, a meno che non si sia in orari notturni, del suddetto clima non si capisce niente. Ma tant'è, per il resto funziona egregiamente (una volta capito che funzione si è inserita
).
Posto guida:
Le regolazioni elettriche del sedile, tipo sedia del dentista, sono molto scenografiche ma in realtà non aiutano molto a migliorare una posizione che rimane sempre un po' infossata e "strana".. Il volante, regolabile in altezza e assialmente, con una corsa veramente "minima", non aiuta. In pratica l'unico modo per avere una posizione decente è tenere tutto il sedile giù, l'orrendo volante un po' su e comunque, essendo non molto verticale, questo rimane, nella parte superiore, sempre un po' distante. Le persone di alta statura penso che stiano anche peggio, perché la pedaliera rimane molto vicina e costringe a guidare con le gambe un po'.. come dire... angolate :)
Le persone invece di basssa statura guidano infossate e, sostanzialmente, complice l'alta linea di cintura, non vedono una cippa, a meno che non sollevino il sedile tipo furgoncino delle poste...
Ma dopo svariati tentativi si può godere della regolazione infinitesimale di schienale e sedile, e alla fine un buon compromesso si trova. Il cambio invece è sempre alla giusta distanza, e complice la corsa corta della leva, ottimamente manovrabile senza staccare le spalle dal sedile. Sedile che rimane molto comodo e "morbido", e che nonostante l'apparenza garantisce una decente tenuta laterale. La pedaliera è ben spaziata e con comandi "lunghi". Specie quello dell'acceleratore che sembra abbia un metro di corsa (forse giustamente, visto la potenza in ballo, è meglio riuscire a dosarla con precisione).
Il guidatore ha davanti a sé una strumentazione di quelle che oramai nelle auto moderne ci si sogna: ci sono tachimetro, contakm, contagiri, manometro turbo, manometro olio, temperatura acqua, voltmetro e indicatore livello carburante. E' bellissima e molto "vintage".
Su strada:
Passiamo ora ad analizzare la parte forse più interessante. Come detto l'auto, anche se negli anni '90 era un berlinone da commendatore di dimensioni importanti, ora, rispetto alla media del traffico circostante, è diventata addirittura compatta!
Questa compattezza si "sente" alla guida.
C'è da dire che, da vera auto "old style", finché i fluidi non hanno raggiunto una temperatura decente, funziona male e "soffre". Per esempio, il cambio se non è ben caldo è molto ostico, il motore tiene il minimo a stento e costringe a tenere un po' giù il gas (ma forse è un problema della mia, devo far sistemare la regolazione del co). Il rombo del V6 di 90° (architettura che lo rende piacevolmente irregolare e con un rumore fantastico) quando è a bassi giri è sommesso e l'auto è confortevolissima. Anche se l'uso in città è pregiudicato dalla frizione dura come un macigno, e dalla prima marcia che è notevolmente più lunga delle "prime" delle auto normali. Sembra quasi di spuntare in seconda... Ma questo, a mio modesto avviso, fa molto macchina "potente", quindi ci sta tutto.. Tanto il traffico non sarà l'uso che ne farò più sovente.
Una volta riscaldati tutti i congegni meccanici, si può iniziare a godere veramente dell'auto.
Lo sterzo rimane piacevolmente duro. L'intervento del servo è molto limitato, e nella guida veloce quasi impercettibile. Purtroppo, come in tante macchine che oltrepassano agevolmente i 230 all'ora, è stato volutamente reso poco "incisivo" soprattutto nella parte centrale della "corsa". Quindi poco pronto, ma una volta in curva risulta abbastanza preciso e molto progressivo. Si fa pregare solo nella parte iniziale ma poi va benone.
Le sospensioni di questa macchina sono regolabili elettricamente su 4 posizioni, inutile dire che per godersi appieno le curve bisogna utilizzare la posizione "4", rigida (ma non esasperata), che trasforma questo berlinone in una efficace macchina da "misto". In questa posizione anche lo sterzo pare avere un po' più di mordente, e si fanno le curve senza avvertire il peso o la stazza dell'auto. La posizione "2" è già sin troppo morbida, va benissimo però per la città dove anche il pavè viene digerito senza alcun sussulto. La "1" non l'ho mai nemmeno provata, penso che si debba usare solo sullo sterrato
La guida di questa berlina prestazionale è molto coinvolgente. E' una macchina "appassionante" (come diceva il buon Duilio Truffo nella prova su AutoCapital) nel vero senso della parola. Con i vetri (e il tetto) aperti, quando si va forte si ode una sinfonia da vera purosangue. Sinfonia che introduce alla descrizione dello spettacolare motore.
Un 6 cilindri biturbo con 24 valvole, 4 alberi a camme in testa, con una corsa corta spettacolare.
Questo vero prodigio dell'ingegneria è un vero mostro di potenza (245 cv) e di utilizzabilità. Non è mai vuoto, in basso spinge già in modo convincente, con il salire della lancetta del contagiri la spinta si fa sempre più importante, e già basterebbe cambiare a 4000 giri per lasciarsi dietro la quasi totalità delle auto circolanti. Oltrepassata questa soglia le turbine soffiano in modo prepotente, proiettando la macchina a velocità folli, e "sbattendo" a limitatore (a 6.750 giri/min.) con una facilità disarmante, il tutto "condito" da un rumore di auto da corsa dei bei tempi andati, accompagnato dal sibilo delle turbine che, impazzite, scaricano aria a tutto andare... E' una sensazione incredibile, ho guidato tanti 2L turbo, anche di marchi molto blasonati, ma una poesia così non l'ho mai potuta apprezzare.
E' indubbiamente la parte migliore della macchina, un motore capace di rendere questa berlina una scheggia impazzita in pochi metri, tanto che nei sorpassi, se non lo si conosce e si è portati a schiaccare troppo, le auto appena sorpassate scompaiono letteralmente nello specchietto retrovisore.
Il suono all'interno della macchina, con vetri chiusi, è sempre molto ovattato, ma da fuori fa un rumore meraviglioso che, se non si girassero i passanti a 50 metri di distanza, non si sospetterebbe nemmeno.. Il vetro aperto, per godere di tanta melodia, è d'obbligo!
Passando all'efficacia su strada e in curva, si può affermare che sia una macchina che coniuga un confort pazzesco in autostrada, dove risulta silenziosa e "morbidosa", con una grinta veramente fuori dagli schemi (parliamo sempre di una berlina!) quando ci si diletta in strade tortuose e piene di curve. Predilige il misto veloce, ma anche in quello lento non si ravvisa nessun problema. Lo sterzo pesante fa sempre capire cosa stiano facendo le ruote anteriori (pur se nella mia qualche regolatina alla convergenza forse sarebbe necessaria), l'auto si appoggia in modo convincente in curva e il motore fa tutto il resto. Bisogna solo prestare attenzione al differenziale autobloccante e alla vagonata di coppia che arriva dal motore quando, infuriato dal soffio dei turbo, eroga tutto il suo potenziale. L'autobloccante, teoricamente sino al 100%, è un mostriciattolo da conoscere e rispettare, e se da un lato garantisce una motricità eccellente, dall'altro, se preso sottogamba, crea imbarazzanti scodate che, complice lo sterzo non prontissimo, non sono per niente "idiot proof". Me ne sono accorto l'altro giorno, quando uscendo dal parcheggio di un supermarket, pensando ad altro, sono partito a razzo perché stava sopraggiungendo un camion. Risultato: 20 metri di traverso e 2 anni di vita persi.
Ma tutto questo fa parte del fascino di una macchina che dopo 20 anni (ma il progetto è di oltre 30 anni fa!) ha ancora da impartire alle monotone automobili odierne, anche le sedicenti "sportive", un bel po' di interessanti lezioni.
Un'auto appassionante, che va trattata con rispetto, sia sotto l'aspetto della cura, sia sotto l'aspetto della guida.
Io me ne sono letteralmente innamorato :)
Un saluto a tutti