De Tomaso e le moto..

Krav ha scritto:

P.S.: per curiosità: nel garage dei miei c'è riposta una vetusta "Motobi imperiale 125cc" che potrei un giorno sistemare spendendo un migliaio di euro, ma... ne varrebbe la pena?

L'Imperiale è in pratica un Benelli. Si, ne vale la pena, ha un buon motore che richiede solo una bella passata di Motorsil tra i semicarter e tra essi ed il cilindro. Per il resto va sempre, a patto di impermeabilizzare bene la puntina platinata. Ti puoi fare dei bei giretti alpini in polleggio

O.T. scusate...

Grazie per la dritta Jak, come sempre estremamente competente in materia .

Non è escluso che in futuro decida di farla sistemare. Il motore "gira" bene (messa in moto l'anno scorso, fa un bel rumore caz*uto...) ma debbo far rifare l'impianto elettrico e la moto necessita di una verniciatura totale, volendo riportarla in condizioni ottime. Oltre a ciò ci sono altre cose da sistemare (cerchioni arrugginiti, freni da ripristinare, portellino laterale mancante e le varie cose legate alla manutenzione) ma la moto è appunto marciante.



Tornando quasi in tema, mi piacerebbe sapere quale differenza ci sia tra la Benelli e la Motobi, inteso come casa costruttrice.

La moto d'antan che mi piace di più e la Moto Guzzi v7 California...



Cali-fornication

Krav ha scritto:

Tornando quasi in tema, mi piacerebbe sapere quale differenza ci sia tra la Benelli e la Motobi, inteso come casa costruttrice.

La MotoBi venne fondata da uno dei Benelli fuoriusciti dalla Benelli, e per un po' ha prodotto per i cavoli suoi. Poi è stata riassorbita e sono usciti alcuni modelli (tra cui il tuo) venduti indifferentemente con entrambi i marchi. In seguito con il marchio MotoBi, Benelli vendeva ciclomotori e moto di piccola cilindrata, lasciando i modelli più grossi o più prestigiosi con il marchio principale.
Per inciso, il "SEI" Benelli è di fatto la prima moto "giapponese" fatta in Italia.

Jak.