Su "AUTO" di agosto la prova su strada della nuova Maserati Ghibli

ragazzi, ma avete notato che se uno scrive "Marc.hionne" il sistema automaticamente lo converte in "Marpionne"...

  

vedo lo zampino di Dari8V....

Claudio ha scritto:

La grande differenza è che De Tomaso doveva rendere pesanetemente conto ai burocrati dello stato italiano che lo finanziavano, mentre Marpionne non deve rendere conto a nessuno ed ha le mani completamente libere.

In parte è vero , ma a qualcuno dovrà render conto anche lui !
Il gruppo Fiat è criticabile su tanti fronti, niente da dire, ma Marpionne lo ha preso in gestione in condizioni pietose ed ancora è vivo .................

Rimane un Sir Francis Drake del mondo automobilistico, non certo il presidente di una onlus.
Tornando alla prova in oggetto la rivista pone in luce le magagne che mi fanno arrabbiare da morire sulle Maserati. La speranza è che migliorino, anzi succederà sicuramente visto il meritato successo che i prodotti stanno avendo

Claudio ha scritto:

pilota54 ha scritto:

Purtroppo l'ultima versione ebbe vita breve perché Pininfarina chiuse il reparto catene di montaggio......................

Ma la Brera non era di Giugiaro?   

O forse la Fiat aveva acquisito uno stabilimento ex-Pininfarina...?

La Brera fu disegnata da Giugiaro (sia la concept che la stradale). Poi però si stabilì di produrla presso la Pininfarina, e secondo me è costruita molto bene. Nel 2010 gli stabilimenti di produzione Pininfarina furono smantellati e la Pininfarina tornò ad essere solo una "carrozzeria".

Tornando alla Ghibli per me l'unico vero difetto è il peso, e non credo che possa essere contenuto più di tanto perché la parte esterna delle portiere e il cofano motore sono in alluminio. Peraltro il peso un po' elevato viene compensato dalla potenza dei motori.

E si , il peso è la pecca maggiore .
Ma poi i pregi sono molti , non la sottovalutiamo e non pensiamo che sia inferiore alle tedesche .
L'erba del vicino non è sempre la migliore