Reid Bigland nuovo amministratore delegato di Maserati e Alfa Romeo

Prende il posto di Wester, che viene 'declassato'... 

http://www.ilsole24ore.com/art/motori/2016-05-24/fca-cambia-vertice-alfa-romeo-e-maserati-111554.shtml?uuid=AD5m7IO

Era da un bel po' che Wester era alla guida di Maserati...

E' sicuramente durato più di quanto mediamente si riesca a ricoprire una carica del genere... Sicuramente il momento delicatissimo che vede il debutto della Giulia in Alfa Romeo e della Levante (oltre che, prossimamente, della Alfieri) in Maserati ha contribuito non poco alla scelta. Forse Marchionne ha voluto puntare su qualcuno che gli dia la certezza di essergli "davvero fedelissimo"? Vedremo un po' che accadrà.

Wester è un fedelissimo di Marchionne. Il motivo credo non sia stato quello, sempre che se ne voglia trovare uno che non sia un fisiologico ricambio al vertice, come avviene in tutte le aziende.

Come hai detto tu, la gestione Wester è stata lunghissima: otto anni rappresentano quasi un record, visto che alcuni dei suoi predecessori non hanno superato un anno al timone dell'azienda.

Una curiosità: nel giro di pochi mesi, i tre amministratori delegati dei marchi emiliani (Felisa per Ferrari, Winkelmann per Lamborghini e Wester per Maserati), che erano alla guida dei rispettivi marchi da molti anni, sono stati sostituiti. Una coincidenza? Probabilmente sì, ma il fatto è comunque curioso...

A mio avviso cambia poco chi sia a capo del "brand" (come chiamano ora ogni marchio all'interno del gruppo FiCA).

Di fatto le decisioni fondamentali vengono prese a Detroit a prescindere da chi sia il responsabile del logo (tra l'altro molto indicativo che non siano italiani alla guida).

Chissà... temo che il sito produttivo di Viale C. Menotti diventerà presto archeologia industriale.
O un Supercoop.

Sai che figo? "Amore, mi vai a prendere un litro di latte alla Maserati?"

Tornando in tema, Wester mantiene il ruolo di CTO.
Forse in questo momento è più importante dare un'impronta più commerciale alla gestione del (dei) brand dopo che con la gestione Wester si è lavorato molto sull'aspetto tecnico-industriale?

Ogni tanto nelle grandi aziende serve un cambiamento di management, senza grosse ragioni o perchè il precedente management aveva fatto male.

Quoto in pieno Big: gli 8 anni di comando sono una prova degli ottimi risultati della gestione Wester, se non avesse operato più che bene non sarebbe rimasto in sella così a lungo.

Questi avvicendamenti sono frutto di logiche aziendali, non molto semplici da comprendere da parte degli appassionati.

Comunque questo avvicendamento non avrà alcun influsso sul destino dello stabilimento di Modena, che è praticamente certo che NON chiuderà.

Ci spero.
Ma la stessa cosa fu detta per Mirafiori, per borgo S. Paolo, per Arese, per termini Imerese ecc ecc ecc...

Questo Bigland dicono sia molto forte nel settore vendite americano; a ricoprire la carica di CEO quindi ci vedrei meglio lui, di un appassionatissimo di auto che di queste cose però se ne intende meno... per adesso.
Vedremo!

prof ha scritto:

Sai che figo? "Amore, mi vai a prendere un litro di latte alla Maserati?"

Tornando in tema, Wester mantiene il ruolo di CTO.
Forse in questo momento è più importante dare un'impronta più commerciale alla gestione del (dei) brand dopo che con la gestione Wester si è lavorato molto sull'aspetto tecnico-industriale?

Credo anch'io che si sia voluta dare un'impronta del CEO maggiormente orientata al marketing piuttosto che (*) alla competenza tecnica. Inoltre il nuovo CEO conosce bene il mercato USA, un mercato che interessa molto al vertice di Fca, soprattutto nel momento in cui si stanno lanciando (anche in America) la Giulia e la Levante.

(*) Locuzione usata nella sua accezione "italiana" naturale (quindi nel senso di "invece che" e non, nel senso totalmente errato in cui viene usata oggi, cioè come "oppure").

Una multinazionale sempre più di impronta Usa che europea, come era prevedibile che accadesse; questi cambi ai vertici hanno sempre delle motivazioni spesso di strategia politica-economica, non perchè di "solito" e' buona norma cambiare alti dirigenti di ogni brand di una multinazionale...sarebbe ingenuo pensarlo...parere mio.

Credo che alla base di questa scelta ci sia la speranza o la certezza da parte di Marchionne che tutti i punti del TTIP ( trattato traslantico del commercio e gli investimenti ), redatto dal Stati Uniti, dei cui punti nessun cittadino e/o forza politica europea ne e' al corrente, se non alti boiardi della stessa Comunità europea, porterà alle multinazionali a stelle e strisce ampi margini di guadagno, accaparrandosi un mercato enorme e per il momento ricco come quello europeo; purtroppo le regole spudoratamente a vantaggio degli Usa ( da quel poco che si sa ), NON porterà alcun vantaggio all'economia nostrana fatta per lo più da piccole e medie aziende....piccolo inciso quest'ultimo...doveroso.

Se non si vende non si vive ,in parole povere l'amerrecano e"un buon commerciale, ben venga,la maserati non vende secondo le aspettative, di appassionati sono piene le consulte degli psicologi .

L'hai riassunta stupendamente

giton ha scritto:

di appassionati sono piene le consulte degli psicologi .

pilota54 ha scritto:

prof ha scritto:

Sai che figo? "Amore, mi vai a prendere un litro di latte alla Maserati?"

Tornando in tema, Wester mantiene il ruolo di CTO.
Forse in questo momento è più importante dare un'impronta più commerciale alla gestione del (dei) brand dopo che con la gestione Wester si è lavorato molto sull'aspetto tecnico-industriale?

Credo anch'io che si sia voluta dare un'impronta del CEO maggiormente orientata al marketing piuttosto che (*) alla competenza tecnica.

Ecco la conferma di Marchionne:

Passiamo al Gruppo Fca: perché ha rimosso Harald Wester, il "papà" della Giulia?
"Perché ora serve una macchina da guerra commerciale. È bello sviluppare Maserati e Alfa, lanciare vetture nuove, poi c'è un lavoro duro da fare per gestire il gran numero di ingegneri e guidare l'azienda tecnicamente".