Pur essendo un grande amante delle Biturbo, penso che oggi riproporre un'auto del genere sarebbe per la Maserati un grande errore.
La Biturbo era infatti figlia dei suoi tempi. A livello generale, in quanto si usciva dagli anni di piombo e da quella mentalità di understatement secondo cui le vetture sportive non dovevano essere troppo sfrontate per non dare troppo "nell'occhio" (oltre ad una legislazione fiscale che sconsigliava l'acquisto di vetture di grande cilindrata). E a livello di Maserati, in quanto l'azienda aveva bisogno di molti soldi freschi subito, per non fallire, e l'unica strada per farlo era fare un'auto come la Biturbo.
Ora la situazione è assai diversa. La Maserati si è risollevata anche grazie al nuovo prestigio che ha saputo dare al suo marchio, prestigio che la Biturbo stessa, nonostante i suoi grandi meriti, aveva contribuito non poco ad ofuscare.
Il ragionamento, da un punto di vista aziendale, è semplice e impietoso, e segue i dettami dell'economia:
quando un'azienda, dalle limitate capacità produttive in termini numerici come lo è la Maserati, va a gonfie vele col bilancio in attivo e la produzione già venduta e prenotata con ordini da evadere, e lo fa vendendo auto da oltre 100 mila euro, non ha davvero nessun motivo al mondo per impegnare capacità produttive per produrre un'auto da 50-60 mila euro, energie che dovrebbe sottrarre alla produzione di auto da 100 mila euro.
Non c'è dubbio che una nuova Biturbo venderebbe bene, ma poichè vendono benissimo già le auto che fanno, che costano e fanno guadagnare il doppio, sarebbe totalmente inutile fare una nuova piccola
quindi per ora una nuova Biturbo è da escludere categoricamente. Ma non è detto che ciò sia così per sempre: se la Maserati dovesse tornare in "cattive acque" allora è facile presumere che potrebbe buttarsi su una piccola per fare soldi facili.
Questo da un punto di vista aziendale.
Ma anche da un punto di vista passionale, ci sarebbe da stare alla larga da una nuova Biturbo:
il mondo dell'auto è molto cambiato. Mentre 25 anni fa era possibile per un'azienda libera e indipendente come Maserati costruire una vettura relativamente piccola ed economica come la Biturbo, ma che al tempo stesso fosse "genuina", nel senso che era una Maserati al 100% in ogni suo bullone, al giorno d'oggi in cui già le Maserati da 100 mila euro sono contaminate da particolari Ferrari, in cui la Maserati fa parte di un gruppo con le sue regole ferree, oggi nell'era delle joint-venture e della globalizzazione, una eventuale "piccola" da 50-70 mila euro sarebbe un concentrato di parti provenienti dalle marche inferiori del gruppo, un minestrone assemblato a livello dozzinale, che sfrutterebbe il blasone del marchio del tridente per fare colpo sulla clientela ma in cui i contenuti sarebbero piuttosto scarsi. Una vettura che dopo un exploit iniziale di vendite, trascinerebbe l'azienda in nuovi e peggiori anni bui: in pratica quello che sta succedendo a Jaguar con la sconsiderata operazione X-type
Ciò che serve a Maserati oggi, a mio avviso, è sì un terzo modello, ma che sia di segmento diverso ma non inferiore agli altri prodotti della gamma. Servirebbe una sportiva a due posti leggermente più corta della Granturismo, ma non più piccola, e che in ogni caso dovrebbe avere un prezzo di minimo 100 mila euro in linea con gli altri prodotti della gamma, come succedeva con la vecchia Ghibli SS nei confronti di Indy e Quattroporte, condividendone le motorizzazioni attuali di 4.2 e 4.7 litri