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Le riequilibrature dei differenziali venivano realmente fatte, ma essendo mere regolazioni non credo fossero visibili dopo anni a differenziale smontato.
Personalmente ricordo che i loro meccanici erano molto bravi nel risolvere i difetti, ma anche che i conti erano delle belle legnate sui denti: 900 mila lire per la pulizia del carburatore…
il discorso dei differenziali sinceramente non lo capisco (...non sono proprio acerbo sull'oggetto...)
ma per quanto riguarda i conti confermo che erano delle salassate! con la macchina mi hannpo consegnato tutta la documentazione dell'assistenza....fatture comprese!.....
Salentino
Età : 45
Titolo: Re: Spyder preparazione Basso Mar 5 Feb 2019 - 14:15
Mi sono imbattuto in un'altra Biturbo preparata da Basso o, perlomeno, adesivata da "Basso".
Claudio MODERATORE
Età : 46
Titolo: Re: Spyder preparazione Basso Mar 5 Feb 2019 - 17:04
Stesso adesivo identico aveva la nostra S II
E avevamo anche il "certificato" di preparazione con l'elenco degli interventi fatti.
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Se un'automobile al primo sguardo manca di stupirmi, sono quasi certo che non sarà un'automobile di successo. [Nuccio Bertone]
Salentino
Età : 45
Titolo: Re: Spyder preparazione Basso Mar 5 Feb 2019 - 18:58
Scusa Claudio, ma il cliente veniva informato prima procedere a questa preparazione? Oppure operavano senza neppure chiedere il consenso al proprietario? Comprendo che la loro intenzione fosse quella di offrire un omaggio per fidelizzare la clientela, ma anch'io, come tuo padre, non avrei visto di buon occhio (per usare un eufemismo) lo smontaggio della mia macchina nuova di zecca. Diciamo che mi sarei incacchiato non poco se mi avessero presentato il certificato di preparazione, senza aver chiesto prima il mio consenso. Idem per l'adesivo sulla carrozzeria: lo avrei fatto togliere con la lingua del signor Basso in persona!
Claudio MODERATORE
Età : 46
Titolo: Re: Spyder preparazione Basso Mar 5 Feb 2019 - 19:18
Allora all'epoca ero poco più che un bambino.
Ho chiesto a mio padre, mi ha detto che gli avevano detto che compresa nel prezzo c'era questa "preparazione" che ottimizzava alcuni componenti dell'auto per togliere rumori e vibrazioni e per far "scivolare" l'auto da 0 a 200 senza vibrazioni. Messa così, sembrava una cosa positiva. L'auto fu consegnata con l'adesivo già appiccicato, che come ho già scritto, mio padre voleva togliere ma io lo convinsi a tenerlo (sono stato giovane e tamarro anche io).
La volta che mio padre si inca.zzò fu quando a un tagliando, furono "arrotondate" le gomme con una specie di lama rotante volta a eliminare le ovalizzazioni che si erano verificate; questa operazione veniva effettuata dal sig. Basso in persona. Effettivamente le vibrazioni erano sparite, ma con esse anche un po' di battistrada. In tanti anni non ho mai più viso da nessun'altra parte un macchinario simile...
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Dari8V MODERATORE
Età : 52
Titolo: Re: Spyder preparazione Basso Mar 5 Feb 2019 - 19:48
Io si: anni fa con la Spyder-24v. dovetti fare una frenata al limite e l'anteriore destra si bloccò, spiattellandosi. Il gommista mi fece tornire le 2 ruote anteriori per farle tornare perfettamente rotonde.
Certo venne tolto del materiale ma se non sbaglio sono ancora le gomme che ho su adesso...
________________________________________ "Se un'automobile non è stata di successo, sono quasi certo che non mancherà di piacermi"
Maurizio
Età : 62
Titolo: Re: Spyder preparazione Basso Mar 5 Feb 2019 - 21:57
Vidi effettuare la raschiatura degli pneumatici durante la stagione F1 1990. I cerchi venivano messi su una specie di tornio e, a mano e con una lama, le gomme venivano tornite . A noi della Life non serviva, non avevamo un gran consumo : troppo pochi i giri percorsi :)
Zoldher
Età : 53
Titolo: Re: Spyder preparazione Basso Mar 5 Feb 2019 - 23:12
si, ricordo le famose gomme "scolpite a mano" della F1....
Salentino
Età : 45
Titolo: Re: Spyder preparazione Basso Mer 6 Feb 2019 - 0:43
Insomma Claudio, la preparazione veniva offerta in fase di trattativa. Probabilmente, neanch'io avrei rifiutato l'omaggio, per come lo proponevano. Quanto all'adesivo, col senno di poi, hai fatto bene a convincere tuo padre a tenerlo, visto che fa parte della storia dell'auto. Pensa che la mia Si ha un adesivo della concessionaria "L'auto italiana" sul parabrezza, lato passeggero, posizionato quasi al centro! Però non mi sognerei mai di toglierlo. Quando invece ho preso la MiTo, la prima cosa che ho fatto appena arrivato a casa, è stata quella di rimuovere gli adesivi del concessionario dal lunotto e dal parabrezza.
Claudio MODERATORE
Età : 46
Titolo: Re: Spyder preparazione Basso Mer 6 Feb 2019 - 9:11
Io non credo venisse offerta in fase di trattativa, ma effettuata come prassi su tutte le auto nuove e usate che passavano per quella concessionaria.
Comunque non erano balle: da più parti mi è stato detto che in Maserati questa cosa era vista malissimo, ma lui continuava sulla sua strada imperterrito.
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flatfour
Età : 46
Titolo: Re: Spyder preparazione Basso Mer 6 Feb 2019 - 9:42
Claudio ha scritto:
Stesso adesivo identico aveva la nostra S II
E avevamo anche il "certificato" di preparazione con l'elenco degli interventi fatti.
visto che anche sulla mia c'era il patacchino della preparazione, ma non sono stato capace di riconoscere gli interventi, si riesce a recuperare questa lista di interventi?
Claudio MODERATORE
Età : 46
Titolo: Re: Spyder preparazione Basso Mer 6 Feb 2019 - 9:54
Bisognerebbe ritrovare una di quelle macchine.
La S II di mio padre fu venduta (e con lei il certificato) qualche anno dopo e ne ho perso le tracce.
Comunque secondo me stiamo dando a questa faccenda un'importanza forse eccessiva.
L'idea che mi sono fatto è che intervenissero soltanto quando notavano qualche problema sulle auto, come del resto ha descritto Jak anche per Autosport di Bologna. Non tutte le vetture arrivavano perfette ai concessionari, e così la Basso interveniva per regolare le cose.
Insomma, chi pensa che quelle auto abbiano subito una "preparazione" che ne abbia aumentato le prestazioni, è fuori strada e rimarrà deluso. Erano state effettuate delle semplici regolazioni per ottimizzare il funzionamento di alcuni componenti e ridurre vibrazioni, ecc ecc. Roba che a 30/35 anni di distanza si sarà ormai persa con l'usura della vettura.
Certo l'adesivo "Preparazione Basso" lasciava intendere da fuori chissà quale preparazione a livello di motore che in realtà non esisteva. Probabilmente anche altre officine intervenivano alla stessa maniera, ma senza la stessa enfasi.
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Salentino
Età : 45
Titolo: Re: Spyder preparazione Basso Mer 6 Feb 2019 - 14:01
Claudio ha scritto:
Io non credo venisse offerta in fase di trattativa, ma effettuata come prassi su tutte le auto nuove e usate che passavano per quella concessionaria.
Chiaro. Mi interessava solo capire se il cliente veniva informato preventivamente (così come effettivamente avveniva) o se, alla consegna dell'auto, si ritrovava col certificato in mano, senza saperne nulla (cosa che non avrei trovato corretta, per un'auto nuova).
Claudio MODERATORE
Età : 46
Titolo: Re: Spyder preparazione Basso Mer 6 Feb 2019 - 21:33
Scusa, ma se compri un’auto e ti dicono che aveva rumorosità al differenziale e loro l’hanno ridotta, quale sarebbe il problema?
Calcola poi che allora il rapporto con i concessionari e con le case madri era molto diverso da oggi, i clienti avevano meno pretese e anche meno tutele.
Ricordiamoci che le Biturbo erano auto con 6 mesi di garanzia sul nuovo, che i tempi di consegna venivano puntualmente disattesi, che il prezzo tra ordine e consegna non era bloccato, ma aumentava anche di parecchio e che in diversi casi le vetture venivano consegnate del colore diverso rispetto all’ordine. Cose che oggi sarebbero da esposto alle associazioni di consumatori, se non da azione legale, ma allora erano all’ordine del giorno. Capirai che di fronte a queste cose, chissenefregava se non ti avevano chiesto il permesso per regolare un differenziale...ma proprio era l’ultimo dei pensieri .
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Salentino
Età : 45
Titolo: Re: Spyder preparazione Basso Mer 6 Feb 2019 - 23:16
Non trovo corretto che si metta mano su un'auto nuova, per apportare qualsivoglia miglioria, senza avvisare il proprietario prima di smontare componenti meccaniche di un certo rilievo. Magari il proprietario preferisce tenersi le vibrazioni, piuttosto che rischiare di ritrovarsi, a garanzia scaduta, con il differenziale che perde olio, perché magari non è stato rimontato a regola d'arte. Giusto per fare un esempio, per dire che non tutti si fidano di chi ti vende l'auto. Me compreso.
Quello che dici è corretto secondo la mentalità di oggi, in cui il cliente è molto più tutelato sotto tutti i punti di vista.
30/40 anni fa, invece, era molto diverso. Queste auto erano dei lussi, degli status symbol, per le quali la clientela passava sopra a tutto. Si desiderava l'oggetto al più presto, prima degli altri. Le case madri erano meno collaborative. Le concessionarie avevano campo più libero.
Quindi è inutile giudicare secondo la mentalità odierna, bisogna, come sempre nella storia, contestualizzare.
Oggi tu troveresti accettabile ordinare una macchina a 19 milioni e doverla pagare 3 milioni in più al momento della consegna (peraltro tardiva) ?
Il fatto è che nessuno si sarebbe sognato di disdire un ordine di una macchina del genere. Le Biturbo si vendevano talmente bene che nei primi 2/3 anni le concessionarie Maserati non ritiravano usato in permuta sull'acquisto di una Biturbo nuova. Ma per i bramosi acquirenti non era certo un problema. Tanto nessuno desisteva dall'acquisto.
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Beh sì, se mi consegnassero un'auto di un colore diverso da quello richiesto e, per di più, mi applicassero un aumento sul prezzo patteggiato al momento dell'ordine, le regolazioni senza preavviso passerebbero certamente in secondo piano. Il mio era un discorso in generale che, evidentemente, contestualizzato nell'era della Biturbo e nella sua clientela dell'epoca, lascia il tempo che trova. Comunque, per come sono fatto io, credo che mi sarei incacchiato ugualmente, nelle vesti di cliente Maserati degli anni '80!
All'ordine della prima Biturbo a inizio anno 1982, mio padre ha subito nell'ordine:
- rifiuto del concessionario di ritirare in permuta sul nuovo una Porsche 911 Targa: "sulla Biturbo non ritiriamo usato"
- rifiuto del venditore, dopo alcuni mesi, di far provare la vettura in esposizione che era in concessionaria, si badi bene non a un curioso che passava di lì per caso, ma a un acquirente che aveva già dato la caparra. Gli dissero che ciò avveniva per diretta volontà della Maserati. Per provare la vettura bisognava, con contratto in mano, recarsi a Modena presso la De Tomaso Automobili; mio padre lo fece (400 km a/r) e in quell'occasione gli fu presentato anche Andreani
- consegna prevista maggio 1982. Consegna avvenuta Novembre 1982
- politica degli optional obbligatori che facevano lievitare il prezzo di listino (mio padre non voleva l'aria condizionata, ma gli fu imposta).
- prezzo non bloccato all'ordine. Vettura ordinata a 19 milioni, pagata 22 milioni alla consegna
- vettura ordinata di colore blu metallizzato (dark aquamarine). Consegna prevista maggio. A novembre, telefonata del concessionario: "se la vuole ne è arrivata una di colore avorio. Se la vuole bene, altrimenti per averla blu non possiamo darle nessuna indicazione/certezza sui tempi di consegna". Tempo 24 ore per decidere altrimenti c'erano altri clienti pronti a prenderla. Mio padre odiava il bianco, ma accettò. La differenza di prezzo dal metallizzato al pastello non fu mai rimborsata.
- vettura ordinata con optional lavafari, mai installato, il costo dell'optional non fu mai rimborsato
- vettura con 6 mesi di garanzia sul nuovo
- rottura di una turbina il giorno stesso del ritiro dal concessionario, dopo aver percorso circa 80 km
Ecco, questo è un quadro esemplificativo di cosa volesse dire acquistare una Biturbo nel 1982, ma la gente impazziva per averla, ed era disposta a tutto. Si verificarono anche tensioni, come a Torino dove un cliente, all'ennesimo rinvio della consegna della vettura dopo mesi di attesa, diede in escandescenza prendendo a mazzate la Biturbo che era in esposizione nel salone. Non sono leggende metropolitane, questo fatto mi è stato raccontato da un dirigente della Maserati dell'epoca.
Ora voi direte: io li avrei mandati a quel paese. Bene, con la richiesta di Biturbo che c'era in quel periodo, non avrebbero battuto ciglio, anzi erano contenti delle disdette perché consentivano di alzare ulteriormente il prezzo o di accontentare qualcuno dei numerosi raccomandati, anche vip, che provarono ad accelerare i tempi di consegna per vie traverse… Ma intanto quasi nessuno disdiceva. Salentino, se tu ti fossi incavolato, ti avrebbero invitato senza tanti complimenti a recedere dall'ordine. Non aspettavano altro...
Si può riassumere "tutti pazzi per la Biturbo".
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Se un'automobile al primo sguardo manca di stupirmi, sono quasi certo che non sarà un'automobile di successo. [Nuccio Bertone]
Caspita, era come se ti facessero un favore a venderti l'auto! Credo proprio che non sarei mai riuscito ad acquistare una Biturbo nuova in quegli anni: mi ci rivedo nel tipo che, per l'esasperazione, distrusse la Biturbo in esposizione.
Per quanto riguarda i ritardi nelle consegne, mi è successo qualcosa di simile alla fine del millennio. E non per chissà quale fuoriserie...: nell'ottobre del '98 ordinai una Peugeot 206, che era uscita proprio in quel mese, con consegna prevista per il mese successivo. Beh, l'auto mi arrivò a metà aprile! Fu un calvario per me quell'attesa, considerando che all'epoca ero un ragazzino che girava in Panda e che sbraitava per avere quella Peugeot. Per mesi, tempestai il concessionario di telefonate, per sollecitare la consegna, ma non mi passò mai per la testa di recedere dal contratto, poiché quell'auto la desideravo come un bicchier d'acqua nel deserto. Perciò, posso comprendere benissimo la pazienza e l'accondiscendenza di chi ordinava una Biturbo negli anni '80, l'auto dei loro sogni.
Quando un bene è ambito e tutti lo vogliono, scatta un meccanismo per il quale si accettano anche dei disagi pur di averlo.
nel secolo scorso succedeva con le automobili, oggi con le scarpe e con gli smartphone...
Conosco uno spiantato senza lavoro che pur di avere immediatamente l'ultimo modello di iPhone era andato a fare la fila in Francia, di notte, davanti al negozio. Forse due domande avrebbe dovuto farsele, ma se fosse stato in grado di farsele, non sarebbe andato a comprarsi l'ultimo iPhone in Francia e non sarebbe stato senza lavoro.