I retroscena dello sviluppo Biturbo raccontati dall'ing. Casarini - La Manovella - ottobre 2021

Su 'La Manovella' avrete letto questo articolo, sullo sviluppo del modello e sui rapporti dell'ing. Casarini con De Tomaso... testimonianza diretta. Che ne pensate? 
 

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Molto interessante il numero di ottobre, mi ha ricordato la mia '87 Audi GT Coupe Quattro Turbo tornado rosso, un viaggio indimenticabile da Miami al Quebec.

Si, condivido, in effetti il numero di ottobre ha molti contenuti pregievoli, a partire da quelli su Lancia.

Supponiamo che non tutti ricevano o comprino "la manovella".

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E' la conferma che si sapeva sin dall'inizio che, sotto l'aspetto motoristico, la scelta dei carburatori fu infelice, fonte tuttora di dispiaceri e l'affidabilità si ottenne solo con l'iniezione.

Nozioni conosciute e riportate più volte qui da forumisti ex dipendenti Maserati e testimoni vari.

Per il discorso carburatore vs iniezione: nella mia esperienza il carburatore non ha mai causato fastidi, mentre per contro, le "iniezione" hanno avuto bisogno di revisione iniettori e circuito di alimentazione...

intervengo solo per indicare che la rivista "La Manovella" si può leggere liberamente sul sito della ASI - - > https://www.asifed.it/rivista-la-manovella/

Lettura istruttiva ed interessante, ma sbaglio o manca un pezzo di testo fra pagina 57 e 58?

Manca manca....sarà perchè alla Biturbo manca sempre qualcosa per sembrar perfetta! 

Cercavo il testo in ogni angolo e non lo trovavo...    Ma come si dice, lascia lavorare la fantasia del lettore, lascia sognare! 

Ottima segnalazione Zoldher... Thanks 

Ringrazio per la segnalazione e per la "dritta" sul sito ASI.
Mi sono scaricato e letto con calma l'articolo. Molto interessante

Maurizio ha scritto:

Lettura istruttiva ed interessante, ma sbaglio o manca un pezzo di testo fra pagina 57 e 58?

Certo, ma non è cosa rara sulla Manovella.
Comunque di quello che dice questo signore c'è qualcosa che non mi torna.

E cosa non ti torna?

Ad esempio la storia del motore  nato aspirato. Perchè si presero la briga di realizzare un nuovo motore 2.000 cc aspirato e meravigliarsi che avesse solo (si fa per dire) 140cv? Crozza nel suo libro questa roba non la cita.

Premetto che sono l'ultimo che dovrebbe parlare, perché da poco entrato in questo mondo,ma a quanto ne so, il 2000 biturbo nasce dal 3000 della Merak. Quindi per forza nasceva aspirato. Evidentemente le prime prove sono state fatte per verificare tolleranze e quote sul motore "ridotto" e intanto hanno verificato al banco cosa tirasse fuori. Poi è stata aggiunta la sovralimentazione... mia opinione. Flavio

No, è un errore in cui cadono molti appassionati per il fatto che la cilindrata dei V6 Merak e Biturbo sono le stesse, ed entrambi sono a V di 90°.
Invece mentre il Merak nasce dal V8 Maserati (con 2 cilindri in meno e "reimbiellato"), il Biturbo nasce assolutamente da foglio bianco.

La cosa è facilmente verificabile anche "ad occhio": al museo Panini c'è il V6 Merak sezionato e lo si vede bene fin nei minimi particolari e il confronto con il normale Biturbo veramente evidenzia con immediatezza quanto siano diversi in modo epocale.
Nemmeno lontanamente parenti, nemmeno nella più insignificante vitina.

A noi sembra che fare un motore sia una cosa ciclopica, per cui convenga sempre per una Casa utilizzare unità già pronte. In realtà non è così e i motori prototipali, o prove tecniche su componenti vari, si fanno normalmente e imbastire un motore nuovo è comune (si pensi ad esempio, sempre in ambito Biturbo, al V6 2.8 36 valvole dell'85, poi non andato in produzione di serie).

Comunque negli aneddoti sentiti dai protagonisti in occasione del raduno per il 30° Biturbo, ricordo che parlavano di un motore V6 aspirato per una coupè Innocenti, precedente all'idea della Maserati Biturbo e da questa poi assorbita.

Chiedete una stessa cosa a cinque progettisti, vi daranno cinque risposte diverse.

Dari8V ha scritto:

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A noi sembra che fare un motore sia una cosa ciclopica, per cui convenga sempre per una Casa utilizzare unità già pronte. In realtà non è così e i motori prototipali, o prove tecniche su componenti vari, si fanno normalmente e imbastire un motore nuovo è comune (si pensi ad esempio, sempre in ambito Biturbo, al V6 2.8 36 valvole dell'85, poi non andato in produzione di serie).
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Dario, non confondere 'variazioni/evoluzioni' con un motore davvero nuovo come fu quello Biturbo. La vera cosa ciclopica è il costo per fare un basamento che comporta la realizzazione di stampi, fusioni ect ... Se fosse tanto facile Maserati non sarebbe andata avanti tanti anni con lo stesso V8 e da esso ha ricavato pure il V6. Stessa storia in epoca de Tomaso col Biturbo (i soldi per impostare un motore nuovo li sganciò la GEPI una volta sola) con unica eccezione per il V8 shamal.

Certo, ma sembra che un motore fatto negli anni '60 venga tirato per le orecchie fino ad oggi per chissà quali difficoltà industriali che in realtà non ci sono.
Molti appassionati straparlano ad esempio di "Busso" per il V6 Alfa montato fino al 2007, quando se guardiamo i disegni di quello "vero" commercializzato nel 1979 e quelli dell'ultima versione 3.2, praticamente non c'è una virgola di uguale, se non l'impostazione di base.
O il Lampredi del '66 portato fino al '96 come denominazione da molti, quando il geniale progettista faticherebbe a vedere il suo lavoro nell'ultima evoluzione di quel 4 cilindri.

Verissimo che in Maserati l'impostazione fu fatta una sola volta dalla GEPI, ma i progettisti e i motoristi su quela impostazione hanno continuato a lavorare per lustri sotto tutti gli aspetti.

Zoldher ha scritto:

... non essere divisi sulla bontà del risultato finale di quel parto "motoristico", comunque esso sia avvenuto, visto che stiamo parlando di un motore che ha dato ottime soddisfazioni ...

Mai fatto! 
Per me e' curioso ascoltare/leggere sempre diverse versioni sulla genesi del motore Biturbo e ogni volta mi ci arrovello 

Dari8V ha scritto:

Per il discorso carburatore vs iniezione: nella mia esperienza il carburatore non ha mai causato fastidi, mentre per contro, le "iniezione" hanno avuto bisogno di revisione iniettori e circuito di alimentazione...

Uguale nella mia.

Tra me e mio padre abbiamo posseduto sei Biturbo a carburatore, e non abbiamo mai avuto problemi di affidabilità. Nel senso mai guasti da riparare. ma anche a livello di problemi di avviamento, nessun problema. Ricordo in tanti anni solo una volta un episodio di vapor-lock al mare ad agosto, ma trascorsi 10 minuti la S II è ripartita.

Certo, quelle a iniezione sono un altro pianeta, a livello di regolarità e semplicità di funzionamento. Ricordo la soddisfazione di mio padre quando acquistò la Biturbo i, per il fatto che non dovesse essere scaldata al mattino prima di prendere la rampa del garage, e per il fatto che non si dovesse tirare l'aria in inverno: "questa accelera da sola!". Ma nello stesso tempo diceva che la Biturbo i secondo lui non andava, rispetto a quelle a carburatore.