Ciao.
Se la tua prerogativa è comprare una bellissima ed attuale ammiraglia Maserati spendendo poco, anche una versione Duoselect può andar bene.
Ma se vuoi una Quattroporte davvero evoluta e compiuta, cerca una Automatica.
La trasmissione cambiocorsa delle Quattroporte Duoselect, ha manifestato i seguenti problemi:
- Scarsa durata della frizione, che sulla Quattroporte è ancora più penalizzata che sui modelli sportivi, a causa del maggior peso e dalla tendenza più diffusa ad usarla in modalità "auto", che è quella che consuma di più la frizione. C'è gente che sulle prime Quattroporte non riusciva a fare più di 20.000 km. Essendo la tua una Duoselect del 2006, però, dovrebbe aver già ottenuto le migliorie come la doppia linguetta, che dovrebbero prolungarne la durata. Poi ovviamente molto dipende da come la si guida, da alcune accortezze da adottare (per esempio evitare il più possibile di fare partenze in salita con la retro, ecc ecc). Per esempio se hai un garage con rampa ripida, o se abiti in una villa ubicata su una salita ripida, sono fattori che accelerano l'usura della frizione. Ci sono alcuni che sono riusciti a fare anche più di 50.000 km con la prima frizione, ma sono casi rari.
- Rottura della pompa del cambiocorsa, che ti lascia inesorabilmente a piedi rendendo impossibile l'inserimento di qualsiasi marcia. E' una cosa che prima o poi capita, specie dopo i 60-70 mila km. La sua sostituzione dovrebbe aggirarsi sui 2000-2500 € se non ricordo male.
Infine la cambiata delle duoselect risulta un pò brusca a chi volesse farne un uso da ammiraglia...questo ovviamente non rappresenta un grosso problema se uno tende a guidarla in maniera sportiva...
Le versioni "Automatica", consegnate a partire dal 2007, non hanno invece nessuno di questi problemi, e sono auto dall'affidabilità pressochè perfetta e comprovata. Famoso era qui sul forum l'esemplare che ha fatto 300.000 km senza alcun problema, solo facendo tagliandi.
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Se un'automobile al primo sguardo manca di stupirmi, sono quasi certo che non sarà un'automobile di successo. [Nuccio Bertone]