50 anni fa, Ghibli

Claudio ha scritto:

Se guardiamo questa foto e analizziamo le tre vetture, si vede che alla fine la II e la III sono più simili tra loro di quanto non lo siano alla Ghibli originale:

Quindi, pur da possessore di Ghibli II, devo dire che, se proprio vogliamo metterci a discutere di queste bizzarre questioni di lana caprina, la prima vera usurpazione (forse sarebbe più corretto dire "uso poco rispettoso della storia") del nome è stata fatta nel 1992. Con la Ghibli III ha piuttosto fatto strano che il nome sia stato utilizzato su una berlina a 4 sportelli.

La II e la III sono simili per modo di dire...dai...a dire il vero nessuna delle tre, a mio modo di vedere, si assomigliano; se la II e la III hanno 5 posti a sedere e un V6 biturbocompresso, la III somiglia alla I per dimensioni e peso.

Io vedo molta più attinenza un raffronto I e II perchè:

- tutte e due rientrano nel segmento delle coupè sportive benchè di diverse dimensioni
- tutte e due hanno primati al loro attivo, la I per la linea, la II per le prestazioni del propulsore 2 litri

De Tomaso per me non ha fatto un "uso irrispettoso del marchio" a mio parere, anzi, ha creato un auto che ha, successivamente, avuto anche un passato sportivo oltre ad avere prestazioni al top in quegli anni, cosa di cui non si può fregiare l'attuale quattrosportelli.

Claudio ha scritto:

masimase ha scritto:

Rimane un mistero perchè abbiano abbandonato il De Dion...sarebbe stata perfetta.

In ogni caso anche con l'assale rigido e le balestre la Ghibli aveva una tenuta di strada eccellente: me lo ha confermato lo stesso Giugiaro, che era il primo ad essere scettico su questa soluzione, ma che dopo un giro con Alfieri sulla Ghibli a velocità da impallidire, si convinse che andava più che bene.

Il risultato finale è senz'altro stato in linea con le aspettative; in realtà mi riferivo ad un confronto diretto con la Daytona, da questo punto di vista sicuramente più attuale rispetto a Maserati.
Per il De Dion, credo di potesse migliorare e lavorare a soluzioni migliori rispetto al primo della quattroporte I, un tentativo quest'ultimo che la rende unica nel suo genere, una vera innovazione per quegli anni.

CRONet ha scritto:

Claudio ha scritto:

Ma ce la facciamo a discutere serenamente di una macchina di 50 anni fa, senza incappare nei soliti discorsi, già sentiti mille e mille volte coi loro corollari di polemiche, sulle Maserati attuali?

In realtà, almeno parlo per me, parlavo di un raffronto inevitabile avendo queste tre Maserati il medesimo nome; non per sminuire e/o recensire negativamente l'attuale produzione.

Ripeto; trovo che aver dato il nome "Ghibli" ad una quattrosportelli a livello puramente storico, la trovo una aberrazione; anche De Tomaso fece un operazione di immagine ma su un auto che, a mio parere, se l'e' meritato avendo dimostrato di essere all'altezza della nomea del Marchio.

Sembra impossibile che la prima Ghibli abbia già 50 anni (nel corso dei quali, tra l'altro, fu acquistata da personaggi famosi come Jean-Paul Belmondo e comparve in diversi film, da Fantozzi, a La piscina, a In nome del popolo italiano.
La Ghibli era, in teoria, meno raffinata della Daytona, ma vantava una guidabilità molto superiore: nella prova di Quattroruote, ad opera - mi sembra - di Emerson Fittipaldi, la Ferrari veniva pesantemente criticata per lo sterzo e soprattutto per i freni, assolutamente inadeguati: praticamente, andava bene solo su di un'autostrada deserta...

Storicamente la prima Ferrari stradale che ha frenato è stata la F355.

In quelle precedenti dovevi fermarti con i piedi

Complimenti alla Ghibli prima serie....50 anni portati alla grande e se vogliamo dirla tutta, chi se ne frega delle quotazioni. La Ghibli é infinitamente più bella della coeva Daytona che ha dalla sua solo il motore a 12, anche se il V8 modenese non è  proprio da utilitaria. La Miura come detto da Claudio é completamente su un altro pianeta.

Claudio ha scritto:

Oltre alle Maserati, con l'Italdesign ha disegnato anche auto semi-sconosciute come la VW Golf...

Vado off-topic e mi scuso in partenza.

Letto su Quattroruote una ventina di anni fa se non ricordo male.

Il giovane Giorgetto Giugiaro venne chiamato dai vertici VW in Germania. In una stanza adiacente a quella della direzione, c'era una Fiat 128 smontata pezzo per pezzo. L'ordine fu: "lei si occupi della carrozzeria, della meccanica ce ne occupiamo noi".

Il resto è storia.

E' risaputo che Fiat 128 e Alfasud hanno ispirato la Golf.

Così come è risaputa la costanza dei crucchi nel portare avanti i progetti, e la scelta perlomeno decente dei materiali costruttivi. Due virtù tanto fondamentali, quanto sconosciute da queste parti.

La Ghibli che quest'anno compie 50 anni per me è stata forse la più bella Maserati di tutti i tempi. Ricordo che la possedeva un medico di fama nazionale che abitava nella mia città (Catania), rossa amaranto con interni beige molto chiari, e quando mi capitava di vederla restavo incantato ad ammirarla. Una autentico capolavoro, avanti (come stile) diversi anni rispetto alle vetture della stessa epoca.  

Poi estremamente lussuosa, ma allo stesso tempo sportiva, con una strumentazione incredibilmente completa e spettacolare. Il motore come noto era un poderoso V8 4.700 da 330 cv, e il sound faceva voltare la testa a tutti i passanti.

Ecco due foto che mostrano la bellezza della linea (ancora oggi moderna) e l'inimitabile "lusso sportivo" degli interni. Solo Maserati riusciva a coniugare alla perfezione questo "binomio". 
Da appassionato di codesta vettura ne possiedo il modellino scala 1/18, una eccellente riproduzione della "Minichamps".   
 

 

Andrea 2.24v ha scritto:

Sembra impossibile che la prima Ghibli abbia già 50 anni 

Questo perché ha una linea che pare anni '70, mentre invece è stata presentata nel 1966, in un'epoca in cui spadroneggiavano linee tonde. Stilisticamente era insomma un'auto molto avanti per i suoi tempi, in cui c'erano in produzione auto come Dino, Miura, 275 GTB, Jaguar E, Aston DB5, Alfa 33 Stradale, Bizzarrini, che erano il trionfo della bombatura

Chi dimentica è complice: 

io trovo più similitudini tra le prime due Ghibli: entrambe coupè, motore benzina  sposano entrambe la formula GT , esclusività propria del marchio, BASSE come design che come cm da terra ......
L'ultima Ghibli , pur essendo suppongo una ottima auto ed alternativa ai tre soliti marchi premium, è un'altra cosa.....

forse l'avrei chiamata kyalami ( a parte gli sportelli) , la vedo molto più somigliante

non ha nulla di GT, è enorme , cinqueporte.
soprattutto ha perso l'esclusività  propria del marchio.
a gasolio poi....

Bassa come design la Ghibli II ? 🤔

Bassa da terra???

De Tomaso la chiamava "il fuoristrada" 😂

Mi aggiungo al coro ... S t u p e n d a !!!

In versione spyder a mio avviso è una delle macchine più belle del mondo insieme alla Ferrari 365 GTB/4 Daytona. Gli interni della Maserati sono però molto più belli.

Concordo con Stefano, la Ghibli III, non essendo una GT, doveva essere chiamata con un altro nome.

Sono dell'idea che la Ghibli Spyder stilisticamente abbia pagato un tributo alto alla trasformazione in spider. La sua linea diventa un po' troppo piatta.
La Spyder è sicuramente più desiderabile da un punto di vista collezionistico, sia in quanto spider, sia per la rarità, ma secondo me tra le due è più bella la Coupé

Claudio la Ghibli II non sarà bassa con una GT40 ma definirla fuoristrada? Io quando vado in giro e guardo le auto intorno, mi sento come se avessi il cu.lo in terra.

È già più alta di una S o Si

Faccio ancora presente questo concetto e poi direi di parlare solo della Ghibli "classica ".

La Ghibli degli anni '60 era una dream car quasi inarrivabile, aveva un costo spaventoso, costava più di una Ferrari V12, aveva un prezzo di listino che equivaleva ad odierni 300.000 €, se la compravano lo Scia' di Persia ed Henry Ford II. 

Quindi nulla di paragonabile, ne' alla II, ne' alla III, entrambe Maserati dal costo accessibile.

Ho sempre ritenuto bizzarra la critica di alcuni biturbisti nei confronti della nuova Ghibli, che rappresenta in maniera lampante una riproposizione secondo i canoni di oggi del concetto di Maserati accessibile ideato da De Tomaso con la Biturbo, e del quale la Ghibli II rappresentò l'evoluzione negli anni '90. 
Il tutto confermato da similitudini tecniche di un'evidenza incredibile  (V6 Biturbo). 

Pertanto non capirò mai tanto accanimento da parte vostra...

Io l'ho vista anche al Motor Show, insieme ad altre 2 Maserati, nello stand Vintage, ecco la foto che ho scattato (riconoscete anche le altre due?).



OT. E c'era anche questa magnifica Cooper-Maserati F.1...

Quelle sono le auto del Museo Panini

Minuti 3:40 e 4:30

Claudio ha scritto:

Quelle sono le auto del Museo Panini

Si, lo so, era scritto anche sul tabellone che si vede sullo sfondo e venivano annunciate anche con l'altoparlante. Il Museo Panini gentilmente ha consentito che fossero esposte alla rassegna bolognese. Bella la scena del film "La piscina", che vidi a suo tempo al cinema e che ricordo anche per la presenza della bellissima, compianta Romy Schneider.

Claudio ha scritto:

Nei fotogrammi iniziali, quando la macchina percorre la curva ad "U", per quanto il filmato sia chiaramente accelerato, si notano nitidamente le classiche lievi sbandate "a scatti", tipiche delle vetture con assale rigido, soprattutto sullo sconnesso.

pilota54 ha scritto:

La Ghibli che quest'anno compie 50 anni per me è stata forse la più bella Maserati di tutti i tempi. Ricordo che la possedeva un medico di fama nazionale che abitava nella mia città (Catania), rossa amaranto con interni beige molto chiari, e quando mi capitava di vederla restavo incantato ad ammirarla. Una autentico capolavoro, avanti (come stile) diversi anni rispetto alle vetture della stessa epoca.  

Poi estremamente lussuosa, ma allo stesso tempo sportiva, con una strumentazione incredibilmente completa e spettacolare. Il motore come noto era un poderoso V8 4.700 da 330 cv, e il sound faceva voltare la testa a tutti i passanti.

Ecco due foto che mostrano la bellezza della linea (ancora oggi moderna) e l'inimitabile "lusso sportivo" degli interni. Solo Maserati riusciva a coniugare alla perfezione questo "binomio". 
Da appassionato di codesta vettura ne possiedo il modellino scala 1/18, una eccellente riproduzione della "Minichamps".   
 

 

Anche la spyder non è veramente brutta

nonostante molto piatta senza capote, come Claudio ha detto ...


ma meno piatta con la capote chiusa



un buon anno nuovo a tutti.

Alfredo

Secondo me il cruscotto della Maserati Ghibli del 1967 resta, ancora oggi, il più bello di tutti i tempi. Rasenta la perfezione assoluta, sia come eleganza e sportività del design, che come completezza della strumentazione, che come "consolle", per finire con i materiali da cui è composto.

Quoto.