50 anni fa, Ghibli

Vedeva la luce 50 anni fa, al Salone di Torino del 1966, la più famosa tra le gran turismo Maserati.

La linea capolavoro di Giugiaro (che anticipava lo stile degli anni '70), le prestazioni del V8, finalmente su una sportiva di punta, il lusso e la comodità degli interni ne decretarono il successo, da nuova come oggi.

Protagonista di molti film, era la concorrente diretta della Ferrari Daytona, anche se in realtà fu la Ghibli a vedere per prima la luce. Ma rispetto alla Daytona era usabile nel quotidiano e più affidabile.

A livello collezionistico è sempre stata la gt Maserati con le quotazioni mediamente più elevate.

Prova del suo successo è il fatto che il suo nome ancora oggi è usato dalla Maserati per denominare un modello a listino.

Buon compleanno Ghibli! 
Ecco il modello a listino 

senza nulla togliere ad entrambi ,a me spiace immensamente che abbiano usato impropriamnete il nome Ghibli sull'ultimo modello che non ha nulla a che fae con il I e neanche tanto con il II 
in ogni caso buon compleanno ad un capolavoro spesso sottovalutato (ieri)

Sottovalutata in generale forse sì, ma meno di altre Maserati.

Già trent'anni fa era la più costosa delle Maserati classiche.
Certo allora i prezzi non erano quelli di oggi, ma lo stesso valeva per le concorrenti.

D'altro canto, bisogna anche notare che il suo valore oggi, per quanto parecchio aumentato rispetto ad anni fa, è comunque molto più basso delle concorrenti dirette conterranee: metà di una Daytona e un terzo di una Miura (anche se il paragone con la Miura è in parte azzardato, vista l'abissale differenza di tipologia di auto).

Riguardo al (ri)utilizzo del nome Ghibli: la cosa ha suscitato diverse polemiche, ma oggi i nomi delle auto vengono scelti in base al loro appeal commerciale, e non nel rispetto delle tradizioni.

Anche Ghibli I e Ghibli II non è che c'entrino particolarmente l'una con l'altra; la prima serie, in termini di paragone anni 90, era più una BMW Serie 8...

Avendo provato tutte e tre le serie però il vero batticuore mi è venuto con la cinquantenne, fra sound è spinta dei quattro carburatori su quel V8 infinito l'effetto è qualcosa di devastante, con dimensioni veramente impegnative e un fascino irraggiungibile al giorno d'oggi.

Per il nome hanno fatto bene a riutilizzarlo, alla fine GranTurismo già porta un altro nome pur ricoprendo lo stesso segmento; ricordiamo comunque che anche Alfa dopo la 33 Stradale ha fatto la... 33 stradale o quel disastro di Lancia Flavia decappottabile, che certamente non è un'auto comunque valida come lo è la Ghibli III

Su Autocapital di questo mese c'è un bellissimo articolo sulla storia della Ghibli.
Chissà chi l'autore del servizio??????

La Ghibli è per me davvero un capolavoro. E non vi nascondo l'invidia per coloro che hanno avuto il piacere di provarla. Io credo che il riuso del nome sia dipeso dal fatto che "suona bene" in tutte le lingue ed essendo il nome di un vento fa subito pensdare a qualcosa che "corre".
Buon compleanno Ghibli

Mi piacerebbe molto poterne provare una,dev'essere un'esperienza affascinante!

Qualche settimana fa abbiamo celebrato i 40 anni della Kyalami.
https://www.repartocorse2.com/t11725-kyalami-1976-2016

La Ghibli, più vecchia di una decade, merita decisamente di più che soffiamo tutti sulle sue candeline.
Auguri!

Il Nostro President!


Buon cinquantenario ad una grande (in tutti i sensi) Maserati, ad un grande capolavoro di Giugiaro, una firma che ho sempre apprezzato che ha rivoluzionato con quest'auto il design di coupè sportiva, più a mio avviso della Miura che un pò si rifà, con molta più arte e stile estetico, alla gloriosa Gt40.

Design innovativo dunque ma tipologia di auto già vista....sempre in Maserati; il concetto di coupè comoda ma sportiva si incarna nella 3500Gt che ha il suo apice con quell'estrema opera che fu la"Scià di Persia" con il poderoso V8 di derivazione corsaiola, un estremo per quegli anni che non ha pari.

Voglio essere onesto riguardo ad confronto con la Daytona; quest'ultima, come tipologia, è una copia della Ghibli I, bellissima anch'essa (forse di più imho), il 12 cilindri Ferracci ha tanto fascino in più e soprattutto un sistema di meccanica fredda molto più evoluto, non aveva semplici balestre come la Ghibli, perciò da questo punto di vista penso sia la più grave pecca di questa fascinosa Maserati.

Rimane un mistero perchè abbiano abbandonato il De Dion...sarebbe stata perfetta.

Che dire sul nome; De Tomaso, con la n.II, ha rispettata la tipologia di auto secondo me, certamente una coupè compatta di dimensioni ridotte ma sempre con 5 posti, riprendendo quel concetto di auto sportiva che fu la Biturbo.
I primati devono parlare, non le solite lagne giornalistiche, le prestazioni devono essere quei dati che si devono prendere in considerazione, il resto non conta; come la Ghibli I fu innovativa per la linea, la Ghibli II fu il 2.000 c.c. stardale più potente al mondo per 20 anni, aveva interni in pelle e radica al pari di una Rolls e prestazioni che primeggiavano tra le sue dirette concorrenti, dati che contano pesantemente in una analisi storica di un marchio come Maserati.

La Ghibli III è un pò figlia del suo tempo, è insipida come spesso capita alle auto di oggi, è una buona alternativa alle "solite" tedesche ma non ha primati da annoverare se non le buone vendite rispetto ai numeri delle precedenti Maserati e presto sarà spodestata dal Coso. Rispetto alle concorrenti si attesta nelle ultime posizioni, prestazioni flop, se parliamo di tecnologia elettronica siamo al pari delle koreane, interni buoni ma non a livello della tradizione.
Sul nome...si è vero, come appeal commerciale può essere stata una buona scelta ma per chi conosce un minimo la Storia dell'Automobile, una quattrosportelli di oltre 5 metri che si chiama come una gloriosa coupè, è una storpiatura inaccettabile, quasi una presa in giro.

masimase ha scritto:

...una quattrosportelli di oltre 5 metri che si chiama come una gloriosa coupè, è una storpiatura inaccettabile, quasi una presa in giro.

Ma se è sotto i 5 metri di qualche centimetro, si può accettare?

Doveroso ricordo di una autentica icona di stile.
La Ghibli originale è qualcosa di meraviglioso sotto parecchi aspetti, e richiama alla mente sensazioni belle.
E anche meno belle, come il ricordo di una Ghibli 4700 di uno stupendo color rame metallizzato con interni in pelle magnolia, offertami nel 2004 a 18.000 €, con qualche ritocco di carrozzeria da eseguire.

Certo la Ghibli ha 4,97m oltre 5 metri solo Levante e Quattroporte.
Purtroppo non possiamo vivere solo del passato, sarebbe come voler fare una casa in stile Palladio nel 2016.

Hei, un attimo!

Io giro quotidianamente con l'Alfetta '72 o col pulmino 900E.
Da sempre sogno una villa palladiana...

si, poi mi dici cosa spendi di riscaldamento e manutenzione

Mi fa piacere che il forum si sia rianimato, e che ciò sia avvenuto finalmente su un argomento che riguarda una Maserati classica.

Ma ce la facciamo a discutere serenamente di una macchina di 50 anni fa, senza incappare nei soliti discorsi, già sentiti mille e mille volte coi loro corollari di polemiche, sulle Maserati attuali?

Se guardiamo questa foto e analizziamo le tre vetture, si vede che alla fine la II e la III sono più simili tra loro di quanto non lo siano alla Ghibli originale:

la II e la III sono entrambe dotate di un V6 Biturbo con trasmissione a cinghia in gomma, mentre la prima ha un V8 aspirato a catena; la II e la III hanno 5 posti, mentre la Ghibli originale è una due posti (è teoricamente omologata 2+2, ma di fatto è una due posti secchi, non ci stanno nemmeno due bambini).
la II e la III sono delle tre volumi dalla linea sobria, la prima era una due volumi fastback, con una linea estrema ed affusolata.
Come posizionamento in gamma e in segmento, la II e la III sono simili, sono di fatto delle entry-level dal prezzo in proporzione simile, mentre la Ghibli originale era un top di gamma, aveva un prezzo di acquisto spaventoso e trova come sua erede l'attuale GranTurismo Sport (V8 4,7).

Quindi, pur da possessore di Ghibli II, devo dire che, se proprio vogliamo metterci a discutere di queste bizzarre questioni di lana caprina, la prima vera usurpazione (forse sarebbe più corretto dire "uso poco rispettoso della storia") del nome è stata fatta nel 1992. Con la Ghibli III ha piuttosto fatto strano che il nome sia stato utilizzato su una berlina a 4 sportelli.

Infine una curiosità:

Ghibli nel 1966
Ghibli II CUP nel 1996
Ghibli III nel 2013

avevano tutte la stessa identica potenza: 330 cavalli

Bellissima, ma molto più bella in versione spider. 

Anche spider ha disegnato Giaguaro?

Si, anche la trasformazione in spyder è stata fatta da Giugiaro.

Tuttavia secondo me la Ghibli Spyder, pur essendo una roadster molto fascinosa, perde gran parte della particolarità stilistica del disegno Ghibli, che è quella coda leggera e spiovente.

masimase ha scritto:

Rimane un mistero perchè abbiano abbandonato il De Dion...sarebbe stata perfetta.

Ho avuto modo di parlarne con i diretti interessati, tranne ovviamente Alfieri che purtroppo ci ha lasciati da qualche anno.

Intanto la Maserati aveva inteso la Ghibli come un'auto da turismo veloce e non corsaiola come poteva esserlo la Miura.

La Maserati veniva dall'esperienza agrodolce del ponte De Dion sulla Quattroporte, soluzione più evoluta del ponte fisso, ma che si era rivelata problematica, con rumorosità e vibrazioni accentuate sullo sconnesso. La Ghibli nasceva proprio in quegli anni in cui il De Dion veniva eliminato dalla Quattroporte, con la presentazione della seconda serie a quattro fari, quindi non se la sono sentita di metterlo sulla Ghibli. In ogni caso anche con l'assale rigido e le balestre la Ghibli aveva una tenuta di strada eccellente: me lo ha confermato lo stesso Giugiaro, che era il primo ad essere scettico su questa soluzione, ma che dopo un giro con Alfieri sulla Ghibli a velocità da impallidire, si convinse che andava più che bene.

Claudio ha scritto:

Ma ce la facciamo a discutere serenamente di una macchina di 50 anni fa, senza incappare nei soliti discorsi, già sentiti mille e mille volte coi loro corollari di polemiche, sulle Maserati attuali?

fritz287 ha scritto:

Anche Ghibli I e Ghibli II non è che c'entrino particolarmente l'una con l'altra; la prima serie, in termini di paragone anni 90, era più una BMW Serie 8...

Ma neanche tanto. La Serie 8 è una 4 posti comodi, la Ghibli una due secchi

L'unica auto anni '90 che si può paragonare alla Ghibli è la 550 Maranello e forse qualche Aston due posti

Complimenti per i 50 anni di una delle granturismo italiane più bella di tutti i tempi...un capolavoro di stile e concordo con chi dice che le dona maggiormente la carrozzeria coupé,credo l'unica maserati che preferisco in questa versione assieme alla mistral..
e capisco il rammarico di chi alcuni anni fa poteva portarsi a casa un oggetto simile a prezzo di una golf ..volevo aggiungere che il suono del suo v8 è una delle melodie motoristicamente parlando più belle che abbia mai sentito

Bellissima la Ghibli anche se preferisco di gran lunga la piu' recente Bora.

Comunque a guardarle bene, non sono stati fatti passi da gigante nelle automobili, parlo in generale, non solo di Ghibli, credo che la frase di Bill Gates:

"Se il settore dell'automobile si fosse sviluppato come l'industria informatica, oggi avremmo veicoli che costano 25 dollari e fanno 500 km con un litro"

proprio tanto a vanvera non sia.

Claudio ha scritto:

Si, anche la trasformazione in spyder è stata fatta da Giugiaro.

Se non sbaglio ha fato Maserati Ghibli per conto della Gia, come Alfa Romeo Giulia GT per conto della Bertone (insomma era molto giovane e lavorava per tutti :) )

Giugiaro è stato assunto al centro stile Fiat a 17 anni nel 1955 e vi è rimasto fino al 1959.

Dal 1959 al 1965 ha diretto il Centro Stile della Bertone, disegnando l'Alfa 2000/2600 Sprint, la Giulia sprint GT, la Fiat 850 Spider, un esemplare di Maserati 5000 GT, la Iso Grifo, ecc ecc.

Dal 1965 al 1968 è stato responsabile dello stile Ghia, disegnando, tra le altre, la Maserati Ghibli e la De Tomaso Mangusta.

Dal 1968 in proprio con l'Italdesign ha firmato diverse Maserati: Bora, Merak, Quattroporte III, poi la rottura con De Tomaso sul progetto Biturbo ed il ritorno a disegnare Maserati in epoca Fiat, nella quale ha disegnato l'intera serie 138 (3200 GT / Spyder / Coupé / GranSport) e la MC12. Sue anche le concept 124, Boomerang, Medici, 320S, Buran, Kubang 2003.

Oltre alle Maserati, con l'Italdesign ha disegnato anche auto semi-sconosciute come la VW Golf, l'Alfasud, la Lancia Delta 1980, la Fiat Uno, la Fiat Punto, la Panda, la Polo, la Passat, l'Audi 80, la Fiat Croma e la Lancia Thema, la Fiat Grande Punto, la Hyundai Pony, la Daewoo Matiz e altre che sicuramente dimentico.
Credo di non esagerare nel dire che senza di lui la VW sarebbe fallita, ma anche la Fiat senza "Uno e Panda" se la sarebbe vista brutta...

Tra le sportive, la Lotus Esprit, la De Lorean di "Ritorno al Futuro", la BMW M1, la Lamborghini Gallardo. E la concept, poi purtroppo rimaneggiata in produzione, dell'Alfa Brera.

Nel 1999 una giuria internazionale di 120 giornalisti l'ha incoronato "Designer del Secolo".

Credo sia sostanzialmente impossibile trovare un cittadino europeo che non abbia mai posseduto una vettura disegnata da Giorgetto Giugiaro, da Garessio (Cuneo)