Maserati Bora: 50 anni

Salone di Ginevra 1971: la Maserati presenta la "Bora", V8 4.7 litri, disegnata da Giugiaro. Un'Icona della storia della casa, una pietra miliare. Qui un articolo che appunto ricorda la presentazione di questo capolavoro Maserati, 50 anni dopo.  

".....Per quanto riguarda il motore, Maserati decise di montare una versione migliorata del suo V8 bialbero di 4,7 litri (alesaggio per corsa 93,9×85 mm), montato longitudinalmente, con un rapporto di compressione di 8,5:1. Adottò inoltre 4 carburatori Weber 42 DCNF e l’accensione elettronica Bosch. La potenza, di conseguenza, raggiunse i 310 CV a 6000 giri. Con un’altezza di 1138 mm, e un peso non formidabile di 1520 kg (circa 180 in più della Ghibli) la vettura aveva stabilito una velocità massima di circa 270 km/h, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in circa 6,2 secondi....."

https://www.formulapassion.it/automoto/classiche/salone-ginevra-1971-storia-maserati-bora-giugiaro-scheda-553506.html

L'unica supercar Maserati a motore centrale (insieme alla sorellina Merak) fino all'avvento della MMXX.
In'icona Maserati assoluta.

Una vera icona degli anni 70.. unico lo stile di Giugiaro,forse la sua unica sfortuna quella di essere nata alla vigilia di una crisi petrolifera che mise in seria difficoltà il mondo delle automobili sportive.

Un delle più belle di sempre.

bella ma preferisco la linea più snella della merak, che sembra più equilibrata e mi da l'idea della compattezza sportiva.

Io non ne ho mai vista una per strada. Mai.

Come diavolo fa a pesare 180kg più della Ghibli!?

In effetti a rigor di logica dovrebbe pesare meno, non di più...

magari a pesare avranno contribuito quelle che S. Pasini su autocapital chiamò le "metastasi Citroen.." riferendosi alle palle verdi dell'impianto idraulico  che comandava ammortizzatori, movimento  fari, sedili, freno e sterzo etc.

Ah, quello in effetti molto probabile!

JeanLouisD ha scritto:

magari a pesare avranno contribuito quelle che S. Pasini su autocapital chiamò le "metastasi Citroen.." riferendosi alle palle verdi dell'impianto idraulico  che comandava ammortizzatori, movimento  fari, sedili, freno e sterzo etc.

oddio, DUE quintali in più! Alla faccia della zavorra.

Non fidandomi troppo dei dati presenti sul web, mi andrò a verificare quanto dichiarato e/o rilevato nelle riviste dell'epoca...

JeanLouisD ha scritto:

magari a pesare avranno contribuito quelle che S. Pasini su autocapital chiamò le "metastasi Citroen.." riferendosi alle palle verdi dell'impianto idraulico  che comandava ammortizzatori, movimento  fari, sedili, freno e sterzo etc.

Ci sta!

Diciamo come una VW media ibrida di oggi....

JeanLouisD ha scritto:

magari a pesare avranno contribuito quelle che S. Pasini su autocapital chiamò le "metastasi Citroen.." riferendosi alle palle verdi dell'impianto idraulico  che comandava ammortizzatori, movimento  fari, sedili, freno e sterzo etc.

 In realtà, a differenza di altri modelli come Merak, Khamsin e Indy 4900, sulla Bora di quella roba ce n'era molta meno, quasi nulla.

Per esempio la Bora aveva i freni normali, con un tradizionale servofreno a depressione, ed avendo il motore centrale era sprovvista di servosterzo. Che io sappia, comunque, nessuna Maserati ad eccezione della Quattroporte II, aveva il servosterzo DiRaVi.

Credo che l'unica "francesata" sulla Bora fosse l'alzafari.

https://bringatrailer.com/listing/1975-maserati-bora-2/
Maserati Bora con, sembra, 11000 miglia da nuova...

Claudio ha scritto:

JeanLouisD ha scritto:

magari a pesare avranno contribuito quelle che S. Pasini su autocapital chiamò le "metastasi Citroen.." riferendosi alle palle verdi dell'impianto idraulico  che comandava ammortizzatori, movimento  fari, sedili, freno e sterzo etc.

 In realtà, a differenza di altri modelli come Merak, Khamsin e Indy 4900, sulla Bora di quella roba ce n'era molta meno, quasi nulla.

Per esempio la Bora aveva i freni normali, con un tradizionale servofreno a depressione, ed avendo il motore centrale era sprovvista di servosterzo. Che io sappia, comunque, nessuna Maserati ad eccezione della Quattroporte II, aveva il servosterzo DiRaVi.

Credo che l'unica "francesata" sulla Bora fosse l'alzafari.

Avevo riferito quanto sostenuto nella prova di Auto capital, marzo 1990: allego per comodità l'estratto.

In ordine alla presenza del servosterzo ho qualche dubbio anch'io..

Quegli articoli erano mitici, stupendi e ti rimanevano impressi grazie al loro stile narrativo (me li ricordo parola per parola dopo 30 anni, da quanto mi piacevano), ma rileggendoli oggi a volte si scovano delle imprecisioni: la retorica e l'enfasi avevano la meglio. D'altronde 30 anni fa il fenomeno auto storiche e la relativa stampa di settore erano agli albori (AutoCapital è stata la prima e per anni unica rivista italiana a parlare di auto storiche) e c'erano meno strumenti di approfondimento.

Che la Citroen non avesse mai osato tanto nemmeno sulle vetture del proprio marchio, mi sembra un concetto assurdo, visto quanto c'era di idropneumatico sulla DS di 16 anni prima e anche sulla SM, presentata un anno esatto prima della Bora (Ginevra 1970). Improprio anche il paragone Bora-Miura: la perfetta e coeva avversaria di segmento della Bora era la Countàch, entrambe le vetture furono presentate a Ginevra 1971. Sul meccanismo idraulico di sedili e pedaliera non saprei dire, ma sono abbastanza certo dell'assenza del servosterzo idropneumatico Diravi e dei freni idropneumatici, presenti invece sulle altre Maserati dell'era Citroen.

Per esempio, spesso negli articoli di quegli anni si leggeva che De Tomaso (allora a capo della Maserati) avrebbe "liberato" la Merak dalle "metastasi francesi" presentando la versione SS. Peccato che poi si scopre che la Merak SS era stata presentata a Ginevra 1975, quando la Maserati era ancora di proprietà Citroen...

In quegli anni in generale si tendeva a demonizzare la gestione Citroen e a celebrare De Tomaso, allora in sella. Oggi invece si tende a essere più equilibrati: per esempio è assodato che i freni idropneumatici Citroen, per anni demonizzati, siano in realtà di grande efficacia, e a detta dello stesso Cozza, se ci si prende il piede, frenano molto meglio di quelli tradizionali. Una Merak o una Khamsin con quei freni, frenano assai meglio delle coeve Ferrari. Fino ad arrivare alla verità inconfessabile: la Merak SS modello'80, dai più osannata perché dotata di servofreno tradizionale, in realtà frena meno delle Merak precedenti. Ma un concetto del genere, nel 1990 sarebbe stato un'eresia. Io che sono cresciuto leggendo AutoCapital, consideravo il periodo Citroen come l'incarnazione del male, mentre se si approfondisce, si scopre che aveva anche tante luci, oltre alle note ombre. Ma, esattamente come per le Biturbo, i luoghi comuni sono duri a morire e alcuni modelli di quegli anni sono snobbati dai collezionisti, perché per anni sono stati oggetto di una campagna denigratoria funzionale a mettere in luce De Tomaso come il salvatore della patria. Lo stesso trattamento che, ironia della sorte, hanno poi ricevuto la sua figura e le sue auto nei decenni successivi...

quanto mi manca QUEL autocapital.
oggi non riesco più  a leggere nulla

Claudio, criticare cosi la sacra bibbia: sei un'evangelista apocrifo

stefano ha scritto:

quanto mi manca QUEL autocapital.
oggi non riesco più  a leggere nulla

Il problema è che mancano quell'Italia e quel mondo, degli anni '80 e '90, di cui AutoCapital era interprete ed espressione, che narrava col giusto mix di enfasi e competenza.

Mancano la ricchezza, l'ottimismo, la fiducia nel futuro e la serenità che c'erano in quegli anni. 

Mancano le automobili di quel periodo, il design, la varietà di linee e di soluzioni tecniche, e la pluralità di marchi, ognuno con la sua identità. 

Quanta nostalgia di quegli anni... 

JeanLouisD ha scritto:

Claudio, criticare cosi la sacra bibbia: sei un'evangelista apocrifo

Penitenziagite!

Giammai: AutoCapital e la Maserati di quegli anni sono sempre nel 

Autocapital era per chi sapeva sognare, oggi gli italiani che sognano sono pochini e la maggioranza ambisce al cash back di stato o al bonus mobilità. L'offerta di auto ed editoriali banali é la risposta ad una domanda senza più grandi desideri.

Già...

Claudio ha scritto:

stefano ha scritto:

quanto mi manca QUEL autocapital.
oggi non riesco più  a leggere nulla

Il problema è che mancano quell'Italia e quel mondo, degli anni '80 e '90, di cui AutoCapital era interprete ed espressione, che narrava col giusto mix di enfasi e competenza.

Mancano la ricchezza, l'ottimismo, la fiducia nel futuro e la serenità che c'erano in quegli anni. 

Mancano le automobili di quel periodo, il design, la varietà di linee e di soluzioni tecniche, e la pluralità di marchi, ognuno con la sua identità. 

Quanta nostalgia di quegli anni... 

non so che mondo lasceremo ai nostri figli.

poi oggi ho letto che in euro 7 non rientreranno più i motori termici....

se rimarrà solo l'elettrico , per me il mondo auto sarà un capitolo chiuso, alla stregua di un elettrodomestico che mi da una tipologia di servizio.

mi darò all'ippica (cit.)

Una delle mie preferite Maserati.

Porsche sta sviluppando un carburante sintetico che, a suo dire, ridurrà dell'85% le emissioni di CO2. Certo è che, se non "donerà all'umanità" la sua ricerca, resterà roba per ricchi.

https://www.sicurauto.it/news/attualita-e-curiosita/porsche-produrra-benzina-sintetica-dal-2022-85-di-co2-con-le-fuel/

La Bora credo rimarrà sempre un "must" nella produzione Maserati, oltre che per i generosi V8 che l'hanno equipaggiata anche per la linea, ancora oggi piacevolissima nonostante l'assenza di appendici aerodinamiche, feritoie ecc. che caratterizzano le sue concorrenti dell'epoca. A mio parere le fotografie non rendono giustizia alla medesima, penalizzando effettivamente la fiancata e rendendola un po' più "pesante" di quanto non appaia in realtà. Certo la mia è un'opinione personale, ma ricordo ancora oggi lo stupore che provai quando vidi per la prima volta dal vero una Bora, color grigio chiaro metallizzato, parcheggiata fuori ad un locale a Vittorio Veneto: uno splendore alto poco più di un ombrello.

Riguardo le caratteristiche tecniche inerenti i componenti "Citroen" anche a me risulta che la Bora adotti l'impianto idraulico per la gestione dei freni, alzafari e perfino la regolazione del sedile del lato guida.

Per quel che concerne la bontà della linea disegnata da Giugiaro, direi che la Merak risulta davvero debitrice nei confronti della sorella maggiore in quanto, se non fossero stati ripresi gli stilemi di quest'ultima, con grandissima probabilità essa avrebbe avuto linee tese e spigolose proprie del design dei primi anni '70, come ad esempio la prima Lotus Esprit disegnata dal buon vecchio Giorgetto lo stesso anno della Merak. Non che la Lotus sia brutta per carità, tutt'altro, ma ha una linea più riconducibile ad un preciso momento storico, mentre la Merak risulta tutto sommato una "senza tempo".

Giusto pour parler, quanto afferma Claudio con riferimento alla poderosa frenata della Merak con impianto idraulico Citroen risulta sicuramente vero: la frenata è di livello eccezionale (qualcuno ha mai provato una XM degli anni 90? Ci siamo capiti...) ma ciò che rendeva (e rende) problematica la faccenda è la scarsa modulabilità.
Nel sistema Citroen la corsa del pedale del freno è quasi nulla, in quanto si agisce praticamente su di un pulsante. Se è vero che con l'abitudine si riesce senz'altro ad ovviare agli svantaggi di tale peculiarità, lo è altrettanto che in caso di guida "al limite" o peggio ancora su fondo bagnato o "sporco" la faccenda si complica parecchio, rendendo senz'altro più problematica la gestione della frenata rispetto ad un impianto di tipo tradizionale.

"...identificata nelle Officine Padane l'azienda per la produzione delle scocche..."

Ecco, ci sarebbe da scrivere un libro sulla storia delle carrozzerie e delle scocche delle Maserati, da Touring a Frua, da Innocenti a Zagato o la piemontese Golden Car che costruiva Ghibli e Quattroporte IV.
Chi costruì quella della Merak?