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| Maserati sotto la gestione Ferrari: un bene o un male? | |
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Autore | Messaggio |
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Pegaso
Età : 48
| Titolo: Re: Maserati sotto la gestione Ferrari: un bene o un male? Sab 21 Mar 2009 - 22:48 | |
| "Ripeto, secondo me il motore della Shamal del 1991 era completamente nuovo (anche se presumibilmente era stato ottenuto aggiungendo 2 cilindri al V6) mentre quello della 3.200 GT derivava chiaramente dal propulsore della Shamal (e poi Quattroporte IV) , con modifiche comunque significative che ne hanno portato la potenza a 368 cv." Scusate la mia ignoranza ma: 1) il motore della Quattroporte IV è derivato da quello della Shamal? 2) si diceva (mi pare) che il motore della Shamal non fosse proprio affidabilissimo, che sia stato migliorato con la Quattroporte IV? 3) mi pare che ci siano numerose modifiche tra il quattroporte IV e quello evoluzione che poi è, potenziato, quello della 3200 GT. Mi sembra ci siano modifiche alla testata, ai pistoni e al numero di cinghie. BOH? QUALCUNO E' IN GRADO DI FARE CHIAREZZA? | |
| | | masimase
Età : 47
| Titolo: Re: Maserati sotto la gestione Ferrari: un bene o un male? Dom 22 Mar 2009 - 1:28 | |
| - Claudio ha scritto:
- oh, bravo rs6plus (bravo tranne che per il nick...)
per quanto la Fiat possa stare antipatica, non bisogna mai dimenticare che per svariati anni essa ha ripianato i debiti della Maserati, quando nessuno glielo imponeva; proprio in anni in cui essa stessa non se la passava benissimo la Fiat ha sempre trovato della liquidità da destinare, spesso con la coscienza che sarebbero stati a fondo perduto, alla casa del tridente. I guadagni degli ultimi anni non erano così scontati e probabilmente nemmeno previsti di tale entità. Fiat avrebbe anche potuto chiudere l'azienda o venderla per fare cassa ma non lo ha mai fatto. Fiat dal '90 ( 49% ) in poi e dopo il '93 ( se non sbaglio ) raggiunse il suo agognato traguardo di possedere tutti i piu' prestigiosi marchi italiani tranne Lamborghini....e compro'Maserati da un De Tomaso che chiaramente non poteva piu' reggere passivi non indifferenti ( benche' a fine '89 ebbe un fatturato - 200 miliardi.... di tutto rispetto ) , una rottura con Gepi dall'altra ( che chiaramente ebbe gestioni politicizzate e sempre chiaroscure ), Cgil e la Fiom che continuavano a contestare i piani industriali e una carenza della gestione De Tomaso incapace di portare l'azienda a risultati competitivi.....diciamo che con aveva il fucile puntato contro, ma poco ci mancava!! Questo a dire che Fiat non fece un gesto di mecenatismo nel salvare? nell'acquistare Maserati, anche perche' come spesso succede con Fiat ci si dimentica sempre di ricordare gli enormi finanziamenti concessi iper poi nnalzarla sempre come salvatrice della patria.....con i soldi dei contribuenti! Il vizio c'e' sempre stato e c'e' tutt'ora.....Vogliamo parlare degli altri gloriosi marchi italiani finiti nel gruppo Fiat e come ci sono finiti? Argomento gia' trattato e forse meglio non riprendere! E Fiat per quanto ha ricomprato Maserati da Ferrari?? Nessuno lo sa...un mistero rimane!! Teoricamente, benche sia dello stesso gruppo, le quote hanno un valore e se si compra vanno liquidate, o no? Mediobanca teoricamente dovrebbe essere proprietaria di quote Maserati.....ma non lo e'! Mistero. Questo significa che il passaggio Fiat - Ferrari - Fiat ha avuto si una valenza strategica ma anche economica. Nessuno fa niente per nulla negli affari.....tantomeno Fiat! | |
| | | Ospite Ospite
| | | | RS6plus
Età : 42
| Titolo: Re: Maserati sotto la gestione Ferrari: un bene o un male? Lun 23 Mar 2009 - 11:12 | |
| - masimase ha scritto:
- nell'acquistare Maserati, anche perche' come spesso succede con Fiat ci si dimentica sempre di ricordare gli enormi finanziamenti concessi iper poi nnalzarla sempre come salvatrice della patria.....con i soldi dei contribuenti! Il vizio c'e' sempre stato e c'e' tutt'ora.....Vogliamo parlare degli altri gloriosi marchi italiani finiti nel gruppo Fiat e come ci sono finiti? Argomento gia' trattato e forse meglio non riprendere!
bisognerebbe quantificarli e riportarli con esattezza per farsi un'idea. Nel caso di maserati non ho idea del se, come e quanto siano stati elargiti, quindi aspetto che qualcuno più informato di me faccia una panoramica; ma tali finanziamenti vengono elargiti a chiunque: Di Risio (DR automobil group, eolo (stabilimento di Rieti), ex isotta fraschini e stabilimenti annessi per riconversione.... devo andare avanti? I discorsi generali non mi son mai piaciuti, specie il tormentone della CIG elargita. Che poi se vai a vedere i numeri, quelli che gridano allo scandalo arrossiscono a vedere come le cifre mostrano tutta un'altra realtà - masimase ha scritto:
- 4
E Fiat per quanto ha ricomprato Maserati da Ferrari?? Nessuno lo sa...un mistero rimane!! Teoricamente, benche sia dello stesso gruppo, le quote hanno un valore e se si compra vanno liquidate, o no? Mediobanca teoricamente dovrebbe essere proprietaria di quote Maserati.....ma non lo e'! Mistero. Questo significa che il passaggio Fiat - Ferrari - Fiat ha avuto si una valenza strategica ma anche economica. assolutamente no.. è tutto chiaro se si leggono i piani indutriali e le trimestrali appunto, basta leggerli Mediobanca il 2 ottobre 2006 ha venduto tutte le 2. 320. 000 azioni (29% circa del capitale Ferrari) a fiat Altra storia il gruppo fiat, dove anche li le quote sono state smobilitate, vedi unicredit Si fa sempre una confusione enorme tra fiat group e FGA. - masimase ha scritto:
Nessuno fa niente per nulla negli affari.....tantomeno Fiat! e vorrei ben vedere... è una società a scopo di lucro che deve rendere conto agli azionisti Mi girerebbero i suddetti se possedessi le azioni (pagate) di una società che si mette a fare mecenatismo Ma il fatto che Maserati, per tornaconto sia stata a tutti gli effetti salvata, eh non c'è il minimo dubbio Il revisionismo storico quasi mai porta a stravolgimenti, e di certo non in questo caso. | |
| | | Angelo
Età : 54
| Titolo: Re: Maserati sotto la gestione Ferrari: un bene o un male? Lun 23 Mar 2009 - 13:02 | |
| - Jak ha scritto:
- Claudio ha scritto:
- il Biturbo era un lontano parente del V8 della 450S ma la parentela c'è
questo non vuol dire che fosse un motore anni '50 o lo stesso motore, ma era il frutto di 40 anni di evoluzione di quel motore, con tantissime migliorie tecniche
infatti lo stesso Biturbo derivava in parte dal V6 C114 della Merak ottenuto segando via due cilindri al V8 delle Maserati anni '60 e '70, che a loro volta avevano un'evoluzione del V8 della 450S
Poi i motori erano diversissimi tra loro: il V6 della Biturbo è molto diverso dal V6 della merak, così come il motore della 3200GT non è così uguale a quello della shamal come si potrebbe immaginare...ma la radice di tutti è comune, nessun motore è stato completamente progettato ex-novo
Siccome è presente almeno un pistone, quel motore ha la stessa parentela che può avere con quello montato sul carro di Cugnot.
Ripeto, non basta avere lo stesso numero di cilindri e angolo tra le bancate, per discendere direttamente da un motore. I monoblocchi odierni sono ottenuti in pressofusione, basterebbe questo a differenziarli radicalmente da quelli colati in conchiglia o addirittura in terra. Anche la leggenda del motore 450S segato.... Macchè segato, occorre rifare lo stampo, l'albero motore con manovellismi differenti, le teste, ecc.... Poi basta guardare un motore Merak e quello Biturbo sui cavalletti di smontaggio: non si assomigliano per nulla ... Certo che quando vuole avere ragione il presidente è durissimo!!! A proposito di Merak e motori uguali: un meccanico voleva potenziare una Merak 2000 Gt di un cliente e come soluzione non troppo invasiva (secondo lui !) partì col trapiantare le testate a 24 valvole di una 224 ... tanto è lo stesso motore! Col cxxx che le ha montate !!!! (confesso però che quanto mi prospettarono le 24 valvole sulla Merak, l'idea mi parve buona ) | |
| | | Claudio MODERATORE
Età : 46
| Titolo: Re: Maserati sotto la gestione Ferrari: un bene o un male? Lun 23 Mar 2009 - 14:39 | |
| masimase, che la Fiat fin dai tempi di Mussolini venga regolarmente sovvenzionata dallo stato, e che ciò sia a mio avviso sbagliatissimo, sono il primo a dirlo. Ma, specificamente riguardo al marchio Maserati, quello che ha avuto le sovvenzioni coi soldi dei contribuenti è stato deTomaso e non la Fiat. Ti ricordo che l'amministratore delegato della Maserati precedente al buon Alejandro e che ne ha gestito il passaggio di consegne si chiamava Romano Prodi... (lo stesso che ha "regalato" Alfa Romeo a Fiat peraltro...) ________________________________________ Se un'automobile al primo sguardo manca di stupirmi, sono quasi certo che non sarà un'automobile di successo. [Nuccio Bertone] | |
| | | masimase
Età : 47
| Titolo: Re: Maserati sotto la gestione Ferrari: un bene o un male? Lun 23 Mar 2009 - 16:17 | |
| Audi rs6, la Gepi cosi’ come tutte le altre consorelle sono nate con questo preciso scopo.....finanziarie pubbliche che entravano nel capitale di aziende private in crisi al fine di agevolare ristrutturazioni interne e anche al fine di “prendersi carico” di dipendenti in esubero di grande imprese private ( come Fiat per es).......quantificarli?? Sono inquantificabili!!! Per i Gig ordiari e straordinari i numeri, mi spiace, sono da capogiro........ammortizzatori sociali unici nel loro genere nel mondo occidentale che costituivano una garanzia di impiego a vita....una legittimazione sociale da Soviet sovietico, da comunismo realizzato! Gepi in Maserati ( una volta perche’ la cosa mi interesso’ me la andai a leggere ) fu liquidata da De Tomaso ( circa un 30% ) proprio “qualche ora prima” di vendere a Fiat tutte le restanti quote. ( anche perche’ aveva diritto di prelazione ). ......Gepi e’ dal ’75 che era presente in Maserati e di capitali ne avra’ investiti non pochi...anzi! Ma l’acquisizione del 100% delle quote Maserati da Ferrari da parte di Fiat e’ anteriore.... di ben un anno......e “piazzetta Cuccia” deteneva ai tempi una buona percentuale di quote Ferrari ( il venditore ) ; ma il discorso non e’ tanto che Fiat abbia riacquistato Maserati dopo 8 anni ( non e’ questo il punto ) ma che lo abbia fatto a ragion veduta peche’ il marchio evidentemente non era“un peso morto” ma un investimento interessante cosi' come lo fu ai tempi di De Tomaso. Per quanto concerne il passaggio De Tomaso – Fiat ripeto sono dell’opinione che sotto il “velo di Maya” vi siano altro tipo di motivazioni; avendo infatti ancora a disposizione ( benche’ il “vento” stesse per cambiare direzione...anni i primi novanta un po’ particolari ) partecipazione della gepi ( una garanzia non indifferente ) e i fatturati che non erano affatto male, il passo per vendere a Fiat era dovuto a circostanze createsi per scontri coi sindacati ( ma guarda un po’ ) e soprattutto per l’interessamento dei Jappo....cosa che preoccupo’ un po’ tutti! E poi meglio un grande gruppo "Itagliano", nazionalizzato, protetto e un interlocutore unico che un mezzo Argentino mezzo matto! E se il revisionismo lo facessi proprio tu ?? Claudio....su Fiat anche sul Forum se ne e' scritto in abbondanza a tal riguardo....pensa alle delocalizzazioni fatte da Fiat negli ultimi decenni compensate dalla Cassa integrazione, alle aree industriali sovvenzionate ( impianti chiavi in mano ) come Termini.....( bello fare l'impresa cosi'....lo voglio anch'io.... ). E' vero anche che sono ahime' leggi Europee ( vedi il caso Renault ) volute da quella gerarchia Progressista europea ( in cui c'e' dentro il smpre presente l'"Innominabile"...,ma che tu hai citato...te possino!!! ) che ha voluto fare un "passo" naturale forzando drasticamente i tempi.....e ne paghiamo oggi e ne pagheremo domani ancora di piu' le conseguenze. | |
| | | Claudio MODERATORE
Età : 46
| Titolo: Re: Maserati sotto la gestione Ferrari: un bene o un male? Lun 23 Mar 2009 - 16:39 | |
| alessandro, due precisazioni doverose: -de tomaso ha inziato a vendere quote a Fiat di propria spontanea volontà nel 1989 dopo che l'azienda era tornata in attivo; quando nel 1993 la Fiat ne ha rilevato il restante 51% Maserati era in passivo. Fiat poteva chiuderla, invece vi ha investito soldi per molti anni. - Non è la Fiat che ha voluto riacquistare la Maserati dalla Ferrari, assolutamente. Alla Fiat il gruppo Ferrari-Maserati in cui era socia di maggioranza andava benissimo. E' stata la Ferrari a restituire a Fiat la Maserati, per sbolognarsi di quello che considerava un fardello i cui passivi mandavano in passivo il gruppo Ferrari-Maserati (la Ferrari era in attivo: i debiti Maserati erano superiori agli attivi Ferrari); questo anche in prospettiva di una futura quotazione in borsa del cavallino. Fiat ha quindi rilevato ancora una volta Maserati in passivo ed è tornata ad investirci (avrebbe potuto venderla: girava voce di un interessamento da parte di Audi): gli utili futuri non erano affatto così scontati e se ci sono stati ciò si deve alla bravura dei manager Fiat (Marchionne, Ronchi, e chi stava sotto di loro) che sono riusciti a fare in soli due anni ciò che quelli Ferrari NON erano riusciti a fare in otto anni (anche se onestamente parte del merito va riconosciuto anche al lavoro fatto da Ferrari negli anni precedenti) ________________________________________ Se un'automobile al primo sguardo manca di stupirmi, sono quasi certo che non sarà un'automobile di successo. [Nuccio Bertone] | |
| | | masimase
Età : 47
| Titolo: Re: Maserati sotto la gestione Ferrari: un bene o un male? Lun 23 Mar 2009 - 17:00 | |
| Fiat l'ha acquistata da Ferrari perche' non pesasse troppo sui bilanci ferrari.....ma non e' Ferrari che l'ha ceduta! Poi si e' in casa.....vedila un po' da dove vuoi.....ma formalmente l'ha acquistata.
Fiat poteva chiuderla? Ma se uno acquista non acquista per chiudere ma per investire e renderla attiva......
Confermo che nell' 89 maserati era in attivo con un fatturato non male....credo 200 miliardi.. | |
| | | Claudio MODERATORE
Età : 46
| Titolo: Re: Maserati sotto la gestione Ferrari: un bene o un male? Lun 23 Mar 2009 - 18:12 | |
| - masimase ha scritto:
- Fiat l'ha acquistata da Ferrari perche' non pesasse troppo sui bilanci ferrari.....ma non e' Ferrari che l'ha ceduta! Poi si e' in casa.....vedila un po' da dove vuoi.....ma formalmente l'ha acquistata.
ma no, alessandro...cerca di capire questo passaggio: è stata la Ferrari a volersene disfare, non Fiat a volerla fortemente acquistare la decisione l'hanno presa a Maranello, a Torino si sono dovuti adeguare, sono stati praticamente obbligati a riprendersela, la Ferrari ha un enorme potere decisionale su queste cose...gli utili Maserati odierni sarebbero tornati molto comodi a Ferrari, secondo me qualche uomo in rosso si sarà pure pentito ________________________________________ Se un'automobile al primo sguardo manca di stupirmi, sono quasi certo che non sarà un'automobile di successo. [Nuccio Bertone] | |
| | | RS6plus
Età : 42
| Titolo: Re: Maserati sotto la gestione Ferrari: un bene o un male? Lun 23 Mar 2009 - 21:10 | |
| masimase sinceramente senza dati, per quanto mi fidi, è un discorso fine a se stesso. Ma da quello che dici, essendo Gepi in Maserati nel periodo De Tommaso, e liquidata dallo stesso poco prima di cedere a Fiat, a beneficiare dei i soldi messi da Gepi è stato De Tommaso, durante la sua gestione. Questo, stando sempre a ciò che hai scritto, risulta evidente.
Un discorso assolutamente semplicistico, invece, è il fatto della delocalizzazione: se mi trovi una seg A fatta nei 4\5 paesi trainanti l'europa hai da bere, pagato. Non sarà un caso che i modelli a scarso margine sono i primi ad essere delocalizzate Ammortizzatori? La cig è pagata al 4% se non erro dall'azienda, il resto da fondo cig. Se si potesse licenziare a seconda della domanda (quindi senza ammortizzatori), faresti l'assoluta felicità delle aziende, meno delle famiglie dei lavoratori. Io vedo 6ml (miliardi) di prestito a PSA e Reanult, con ingreso nel capitale. Assolutamente contro le norme UE Senza contare che l'ultima ha una quota del 30% in mani statali. Vedo 3, dicasi 3 ml (sempre miliardi) pronti per essere impacchettati e spediti dalla Merkel ad Opel Ho visto il prepensionamento in VW pagato all'80% (leggasi OTTANTA%) dallo stato tramite i land e la cassa sociale. Ho visto fondi elargiti contro ogni regola dal Belgio e messi in tasca alla ford (infrazione comunitaria) E posso continuare una mezzoretta , riportando tutti casi analoghi. Quindi? l'anomalia viene meno quanto tutti, senza distinzione, sono li ad elemosinare Su Termini, anche qui...: Termini Imerese fu scelta quando tutti (e dico TUTTI) andavano in Spagna ad aprire stabilimenti (Ford, Mithsu, psa..) Costo del lavoro molto inferiore e condizioni generali da "eldorado", come è stato fino ai primi anni del 2000 in Polonia e Repubblica Ceca. Poi i costi sono aumentiti ed in molti son fuggiti... facile fare impresa così eh? Diversamente Termini, notoriamente non sulla terra ferma, si scelse si grazie ai finanziamenti (cosa sempre stata ed ovunque concessi) ma anche per precisa disposizione di G. Agnelli Termini, è un contrasto di progettazione d'impianto (caso portato ad emblema negli ambiti universitari) Oggi, nessuno ci metterebbe nulla, visto che tra costi di trasporto, in entrata ed uscita, minano il margine di ogni singola auto, margine che su una seg B è di per se molto contenuto Senza contare la non attuazione dei programmi firmati nel 2007 dalla Regione. Soldi stanziati, mai erogati Eppure non è stata chiusa. Perchè se fiat pesa e riceve in proporzione, è altrettanto vero che è alla stessa maniera vincolata I casi di Termini Imerese e Pomigliano, (in coda a tutti gli stabilimenti del gruppo per qualità) sono un esempio emblematico. Un'altra gestione, di diversa nazionalità, è la prima cosa che avrebbe fatto (la chiusura) E a livello di gestione industriale sarebbe assolutamente inappuntabile. purtroppo, aggiungo
Ma qui siam decisamente OT
PS: scusate per il grassetto, ma non c'è stato verso di toglierlo
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| | | Jak MODERATORE
Età : 63
| Titolo: Re: Maserati sotto la gestione Ferrari: un bene o un male? Lun 23 Mar 2009 - 22:41 | |
| Analisi assolutamente condivisibile. | |
| | | masimase
Età : 47
| Titolo: Re: Maserati sotto la gestione Ferrari: un bene o un male? Mer 25 Mar 2009 - 15:32 | |
| Rs6, rispondere a tutte le tue giuste ed in parte condivisibili osservazioni che hai fatto nel tuo post e' difficile e si andrebbe a toccare argomenti delicati come la politica per esempio che sono decisamente OT.
Quello che mi sento di dirti per quanto riguarda i Gig degli anni settanta e' che andavano a finanziare come ammortizzatori molte migliaia di societa' "morte" ( a fine anni settanta se non sbaglio erano circa 14000 ( per la maggior parte in aree poco produttive ) - cosi' lessi tempo fa su un libro di G. Bocca ) che erano un tramite per garantire alla politica dei tempi voti in cambio di......( be lo sappiamo ). il mio e' un riferimento a quel particolare periodo storico e non ai finanziamenti che si fanno oggi per sopperire a reali difficolta' economiche di varie aziende.
Sui vari finanziamenti pubblici alle varie aziende automobilistiche nessuno li contesta.....nel tuo lungo elenco mancano per esempio quelli americani....che sono forse quelli piu' ingenti.....ma qui nessuno li contesta.
Su Termini: e' un po' una "cattedrale nel deserto" come in Italia in anni passati ce ne sono state a migliaia....e speriamo che non se ne vedano piu'....anche per le motivazioni che hai detto tu stesso: tieni presente che siccome la musica e' un po' cambiata, FIAT si e' adeguata ai tempi e parte della produzione di Termini e Pomigliano la trasbordera' in Serbia negli ex stabilimenti Zastava.....l'Eldorado lo trovi quando piu' ti conviene, soprattutto quando hai la possibilita' di mettere in cassa integrazione la forza lavoro che ormai non ti serve piu'....non male davvero!
La Spagna cosi' come molte realta' che ai tempi erano terreno fertile per impiantare stabilimenti erano l'Eldorado a tutti gli effetti.....costi di produzione inferiori e apertura di mercati importantissimi perche' si e' investito sul territorio.....ma era la cosa da fare! Ma si sa, la politica.....e' la politica! | |
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