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| Eugenio Alzati, il primo successore di De Tomaso...era il 1993 | |
| | Autore | Messaggio |
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monderna73
Età : 51
| Titolo: Eugenio Alzati, il primo successore di De Tomaso...era il 1993 Mer 14 Ott 2009 - 7:03 | |
| Maserati nuovo corso: " a comandare sara' soltanto il cliente "
Eugenio Alzati, presidente della Casa del Tridente, illustra le future strategie e i programmi tecnici
------------------------- PUBBLICATO ------------------------------ MASERATI. Eugenio Alzati, presidente della Casa del Tridente, illustra le future strategie e i programmi tecnici TITOLO: Maserati nuovo corso: "A comandare sara' soltanto il cliente" - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - DAL NOSTRO INVIATO MODENA . I lavoratori della Maserati si guardarono l' un l' altro: la muta domanda era: "Ma chi e' il successore di Alejandro De Tomaso, uno che raramente lasciava spazio a qualcuno, un nuovo conductator con l' aria mite, il fisico minuto, il volto segnato da una ragnatela di sottili rughe e due occhi vivacissimi?". "Da adesso alla Maserati c' e' una sola persona che comanda... . stava infatti dicendo Eugenio Alzati, neo amministratore delegato dell' azienda modenese ai suoi nuovi collaboratori, e fece una lunga pausa ... . il cliente". Questo succedeva cinque mesi fa, quando l' uomo scelto da Paolo Cantarella e dalla Fiat per rilanciare il marchio del Tridente, aveva con una semplice frase rivoluzionato la filosofia della Maserati, costruttore che nonostante la genialita' delle soluzioni scelte per le sue granturismo e le prestazioni delle sue vetture, ha sempre avuto nel rapporto con chi compra la macchina l' anello debole della catena produzione vendita. Ne parliamo con Alzati, milanese, 59 anni. . L' affidabilita' non si trova tra i must di Maserati. Come state recuperando? "Intervenendo nei momenti produttivi che sfuggono a un vero controllo della qualita' . E sara' una cosa facile. Le Maserati sono auto di notevole sostanza. Saranno sufficienti piccoli interventi per arrivare a livelli di affidabilita' superiori a quelli dei concorrenti". . Puo' spiegarsi meglio? "Maserati e' una granturismo con pregi e difetti tipici di questo genere d' automobili, frutto di lavorazioni artigianali. Sa, pero' , che cosa mi hanno detto in Giappone, in Germania, in Spagna i nostri clienti? "Alzati, renda belle le Maserati, ma non ci tolga il giocattolo, la voglia di mettere le mani sulle nostre piccole gt". Come dire che le Maserati hanno un' anima, una personalita' che non si deve asolutamente cambiare". . Cosa state facendo? "Abbiamo recuperato i fornitori piu' prestigiosi. Stiamo dando un' impronta di efficienza alla rete di vendita. Stiamo anche pensando a show room con alcuni concessionari Lancia, con l' intento di recuperare i clienti che in questi anni sono andati in Bmw e in Jaguar. E poi, interventi sui telai, sui motori, cose minime nella realta' , comunque: partiamo da un prodotto che basta davvero poco per affinarlo al punto esatto". . E la Maserati azienda? "Finora e' stato il lavoro piu' duro. E stato necessario impiantare gli utensili che si trovavano a Milano, razionalizzare la produzione interna, cioe' il motore e le sospensioni, con le lavorazioni esterne: la fonderia Texsid, la verniciatura Ferrari, lo stampaggio Golden Car di Torino. Una parte di rinnovamento giunta quasi alla fine". . In questo clima di cambiamento si puo' gia' parlare del futuro? "Alla Maserati non ci limitiamo all' attuale dell' oggi. Facciamo programmi a medio termine, per essere pronti quando la domanda di supercar riprendera' ". . Si riferisce alla Quattroporte che abbiamo sorpreso in prova? "L' ammiraglia e' quasi pronta ma costituisce solo il primo passo del rilancio. Non appena i conti torneranno in nero, e potrebbe ragionevolmente accadere gia' nel ' 94, investiremo in un nuovo motore 8 cilindri a V aspirato. Con Giugiaro stiamo impostando le carrozzerie del futuro"... L'abbiamo dimenticato, una piccola svista...purtroppo succede... | |
| | | BigFoot MODERATORE
Età : 50
| Titolo: Re: Eugenio Alzati, il primo successore di De Tomaso...era il 1993 Mer 14 Ott 2009 - 10:55 | |
| Tempo di Amarcord ________________________________________ 1934 - 1938 - 1982 - 2006 | |
| | | Dari8V MODERATORE
Età : 52
| Titolo: Re: Eugenio Alzati, il primo successore di De Tomaso...era il 1993 Mer 14 Ott 2009 - 19:04 | |
| L' "amarcord" e'... Il pregevole articolo "Alzati e cammina" di AutoCapitaliana memoria era piu'... meglio. | |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: Eugenio Alzati, il primo successore di De Tomaso...era il 1993 Mer 14 Ott 2009 - 19:40 | |
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| | | monderna73
Età : 51
| Titolo: Ancora su Eugenio Alzati... Gio 15 Ott 2009 - 21:42 | |
| MASERATI FA UNA CONVERSIONE E RITORNA A ROMBARE
Repubblica — 13 novembre 1995 pagina 11 sezione: AFFARI & FINANZA Modena MASERATI, Alzati e cammina. Tre anni fa quella che è la capitale dell' auto sportiva, rischiava di dire addio dopo ottant' anni di storia al suo Tridente. Oggi invece la città, i sindacati, le tute blu accarezzano quelle spider che riempiono il piazzale della storica sede di via Menotti, mentre la vecchia gloriosa Maserati marcia di nuovo. Ordini che arrivano dal lontano Giappone, una produzione che fatica a tenere il passo. Tre anni fa Maserati era un' azienda alla deriva, fantasma. Ma la cura di Eugenio Alzati e della Fiat hanno rimesso il Tridente in carreggiata, dando gas alla produzione, al fatturato, alle esportazioni. Una seconda giovinezza che si riflette anche nei dipendendi: l' età media, nel reparto montaggio, è di soli 23 anni. Gennaio ' 93: un ictus colpisce l' ultimo padre-padrone del Tridente, Alejandro De Tomaso. A don Alejandro subentra l' Avvocato, forse più preoccupato di concedere ad altre case automobilistiche straniere una testa di ponte per entrare sul mercato domestico che realmente convinto della bontà dell' investimento. E il Tridente diventa una scommessa: per Paolo Cantarella, successore di De Tomaso alla presidenza dell' azienda e per l' ingegner Eugenio Alzati, top manager a un passo dai 60 anni. Sei anni alla Ferrari Auto come direttore generale a litigare e convincere il grande Enzo della necessità di un vero progetto industriale. Poi all' Alfa Romeo, quindi spedito in Brasile a fare dello stabilimento Fiat in Sud America la più importante catena di montaggio di un' azienda d' auto europea dall' altra parte dell' Oceano. "Signori, da oggi c' è un nuovo padrone...", sono state le prime parole del nuovo amministratore delegato. "Ecco, ci risiamo. Un altro padre-padrone come De Tomaso...", dicevano scuotendo la testa tecnici e operai all' incontro con Alzati. "... Un nuovo padrone chiamato cliente", corregge e aggiunge l' ingegnere che mezz' ora dopo brindava alla nuova avventura con quella ciurma di tute blu che, in questa terra di motori divisa tra Ferrari e Lamborghini, sa mettere in strada fuori serie come nessun altro al mondo. "E' la squadra che fa un' azienda. Dal portinaio al presidente: è questo lo spirito che regna oggi in Maserati. C' è di nuovo il gusto di lavorare per il Tridente. Tra i nostri clienti è tornata la voglia di sedere al volante di una macchina in pista da ottant' anni, un record che nemmeno i nostri cugini della Ferrari hanno. Un motore che è una bomba e un prezzo competitivo. Per questo, dopo tre anni, ci possiamo permettere il lusso di trascurare gli Stati Uniti e puntare tutto sul Giappone e il Far East", spiega Alzati. Cento miliardi tra acquisizione dell' azienda e piano investimenti, che hanno voluto dire nuove linee di montaggio, nuove tecnologie. "Dal prossimo anno inizieremo a pagarci gli investimenti. Questo lo chiuderemo ancora in rosso, circa 20 miliardi, ma con un fatturato che passerà dai 60 miliardi del ' 94 a un centinaio. A tutto settembre abbiamo venduto 800 auto (+ 93% sul ' 94), per il 58% all' estero (Giappone 22%, Inghilterra 16, resto d' Europa 20). Il pareggio operativo è dietro l' angolo: break-even già a marzo, e in tutto il ' 96 prevediamo di vendere 1380 vetture", sostiene l' amministratore della Maserati. L' ammiraglia è diventata la Quattroporte (due terzi della produzione), con la Ghibli che dà manforte come vettura più aggressiva e corsaiola. A listino, gran turismo che vanno dai 93 ai 115 milioni. "Ma in dicembre presenteremo la Quattroporte col nuovo 8 cilindri e a fine ' 97 il nuovo coupé 2 più 2 disegnato da Giugiaro che ci farà fare il salto definitivo verso le 3 mila vetture l' anno". I 340 dipendenti aumenteranno nei prossimi mesi, la produzione giornaliera di cinque vetture già nel ' 96 passerà ad otto, grazie allenuove linee.Un' azienda cambiata dalla testa ai piedi. La rete commerciale? "Rifatta per il 70 per cento. Trentadue concessionari in Italia. Una quarantina di importatori all' estero". Il cervello resta a Modena, con tutto il reparto progettazione, ma c' è una forte spinta al decentramento esterno delle altre fasi produttive, anche se i fornitori sono passati da 400 a 200. A Torino vengono fatte le scocche. La verniciatura è in coabitazione con i cugini della Ferrari, così anche Maranello, vada come vada il mercato auto, può mantenere a pieno regime il proprio reparto. Montaggio finale nei capannoni di via Menotti. "Ma dobbiamo arrivare a vendere in Italia solo il 30 per cento", aggiunge Alzati. "Ed è già significativo che quest' anno il Giappone ci abbia chiesto 290 macchine. Siamo sulla buona strada, ma guai a fermarsi...". Un progetto industriale, una rivoluzione che la "squadra" modenese - composta anche dall' ingegner Giacomo Caliri, responsabile della direzione tecnica con un passato in Formula Uno, il progettista che ha ridisegnato il profilo delle vetture; da Luigi Maglione direttore commerciale, Massimo Bongiorno a capo della parte industriale e Salvatore Porru della divisione amministrativa - sta portando avanti senza grandi campagne pubblicitarie. "Con 2 miliardi di budget che si può fare? Poco, davvero poco. E allora abbiamo messo in pista l' Open Cup, un campionato granturismo tutto Maserati. Bernie Ecclestone ci ha dato una mano, facendoci entrare sulle piste della Formula 1 e davanti a 100 mila spettatori nei weekend delle sfide tra Benetton-Williams-Ferrari, noi facciamo le nostre corse. Sei all' estero, due in Italia. Quasi venti auto che si sono date battaglia. Perché la Maserati vuol rimettere in sesto i conti, ridare affidabilità ai suoi clienti, un motore 2 litri che è stata la grande intuizione di De Tomaso, ma anche ricordare a tutti che il Tridente ha una grande storia fatta di corse e trionfi". E rimessi insieme affidabilità-design-prestazioni, Maserati sta di nuovo correndo a tutto gas. - di GIANLUCA PEDRAZZI | |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: Eugenio Alzati, il primo successore di De Tomaso...era il 1993 Gio 15 Ott 2009 - 22:52 | |
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| Titolo: Re: Eugenio Alzati, il primo successore di De Tomaso...era il 1993 | |
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