Marchionne: "Maserati mai tanto prestigiosa come oggi"

Da Marchionne:

''Sulla Maserati abbiamo speso e i risultati sono arrivati: ora la casa del Tridente ha una credibilita' e occupa una posizione che non aveva mai avuto in
passato''. Lo ha dichiarato - secondo quanto riporta un comunicato della Maserati - l'amministratore delegato della Fiat e della Chrysler Sergio Marchionne al Salone dell'automobile di Detroit, in occasione del debutto nordamericano della Grancabrio, il modello della Maserati che sara' commercializzato negli Usa con il nome di GranTurismo Convertible. Gli Stati Uniti sono stati anche nel 2009 il maggior mercato per il Tridente.

Fonte: ANSA, 14 Gennaio

BigFoot ha scritto:

Da Marchionne:

''Sulla Maserati abbiamo speso e i risultati sono arrivati: ora la casa del Tridente ha una credibilita' e occupa una posizione che non aveva mai avuto in
passato''...

In passato la Maserati aveva un' "aura" di esclusività ed eccellenza ben superiore a quella odierna, senz'altro prestigiosa comunque.

Marchionne...

Krav ha scritto:

BigFoot ha scritto:

Da Marchionne:

''Sulla Maserati abbiamo speso e i risultati sono arrivati: ora la casa del Tridente ha una credibilita' e occupa una posizione che non aveva mai avuto in
passato''...

In passato la Maserati aveva un' "aura" di esclusività ed eccellenza ben superiore a quella odierna, senz'altro prestigiosa comunque.

Marchionne...

Probabilmente l'uomo col maglioncino si riferiva alla fausta o infausta a dir si voglia "epoca De Tomaso"

Peut etre... però non mi sembra il caso di cancellare con un colpo di spugna tutto il periodo pre-De Tomaso...

Beh, non esageriamo. Il blasone che aveva Maserati negli anni '50, quando ti vinceva un mondiale F1 e ti stuzzicava gli appetiti di gente come lo Scià di Persia, oltretutto facendo tutto da sè, è e resterà ineguagliabile.

Certamente il prestigio del marchio è più elevato ora che ai tempi delle Biturbo, che però erano auto molto figlie del loro tempo, cioè degli anni di piombo e della crisi petrolifera, dove la parola d'ordine era understatement e non ostentare, e come tali andrebbero giudicate. In quel tempo la Maserati faceva macchine compatte e sobrie perchè il mercato quello richiedeva, non perchè non volessero o non fossero capaci di fare auto di categoria superiore. Era quella l'epoca in cui la Ferrari faceva le 208 da 150 cavalli e la Porsche le 924 motorizzate Audi. Secondo me il problema di Maserati è stato quello di insistere (ma probabilmente non potevano fare altrimenti) troppo a lungo su questa tipologia, anche quando quel periodo passò, e non sapersi rinnovare.

Comunque Marchionne ha ragione sul fatto che ora il marchio goda di grande blasone e prestigio nell' immaginario collettivo, e anche come vendite (finchè non è arrivata la crisi) Maserati stava andando benissimo, in questo caso davvero come non era mai successo prima (2008 anno record con 10 mila auto vendute). Però, con la solita fortuna che contraddistingue la Maserati (...), la crisi ha spazzato via gran parte di quel momento magico e ora bisogna rimboccarsi le maniche per uscire meno acciaccati possibile da questa situazioni e farsi trovare pronti quando la macchina ricomincerà a girare.

Il discorso di Claudio non fa una grinza.

Anche se, in qualche modo, in Maserati hanno avuto molta fortuna (e sono stati bravi).

Credo che poche auto al mondo abbiano una nomea cattiva come le Biturbo*; ciònonostante adesso Maserati è sinonimo di auto sportiva e di lusso (sento spesso dire, per fare un esempio di auto costosa ed esclusiva, "una Maserati"...) e viene ammirata anche da coloro che di auto capiscono poco e sbavano dietro alle solite tedesche.

*= Non meritata, per carità. Ma a parlare in giro con la gente il primo pensiero é quello...

fritz287 ha scritto:

Il discorso di Claudio non fa una grinza.

Anche se, in qualche modo, in Maserati hanno avuto molta fortuna (e sono stati bravi).

Credo che poche auto al mondo abbiano una nomea cattiva come le Biturbo*; ciònonostante adesso Maserati è sinonimo di auto sportiva e di lusso (sento spesso dire, per fare un esempio di auto costosa ed esclusiva, "una Maserati"...) e viene ammirata anche da coloro che di auto capiscono poco e sbavano dietro alle solite tedesche.

*= Non meritata, per carità. Ma a parlare in giro con la gente il primo pensiero é quello...

Questo forse lo possiamo affermare NOI perché appassionati del marchio e pertanto un po' talebani......purtroppo pero',a torto o a ragione,la nomea che circonda il "periodo biturbo" é quella......

Ma anche di appassionati Maserati che odiano le Biturbo, ce ne sono.

Fatto sta però che nonostante un'epoca dalla pessima nomea (tipo quella Lancia in Inghilterra...) adesso si sono rifatti un nome con gli interessi.

I 10.000 esemplari del 2008 citati da Claudio sono un esempio =D

Claudio ha scritto:

Beh, non esageriamo. Il blasone che aveva Maserati negli anni '50, quando ti vinceva un mondiale F1 e ti stuzzicava gli appetiti di gente come lo Scià di Persia, oltretutto facendo tutto da sè, è e resterà ineguagliabile.

Certamente il prestigio del marchio è più elevato ora che ai tempi delle Biturbo, che però erano auto molto figlie del loro tempo, cioè degli anni di piombo e della crisi petrolifera, dove la parola d'ordine era understatement e non ostentare, e come tali andrebbero giudicate. In quel tempo la Maserati faceva macchine compatte e sobrie perchè il mercato quello richiedeva, non perchè non volessero o non fossero capaci di fare auto di categoria superiore. Era quella l'epoca in cui la Ferrari faceva le 208 da 150 cavalli e la Porsche le 924 motorizzate Audi. Secondo me il problema di Maserati è stato quello di insistere (ma probabilmente non potevano fare altrimenti) troppo a lungo su questa tipologia, anche quando quel periodo passò, e non sapersi rinnovare.

Comunque Marchionne ha ragione sul fatto che ora il marchio goda di grande blasone e prestigio nell' immaginario collettivo, e anche come vendite (finchè non è arrivata la crisi) Maserati stava andando benissimo, in questo caso davvero come non era mai successo prima (2008 anno record con 10 mila auto vendute). Però, con la solita fortuna che contraddistingue la Maserati (...), la crisi ha spazzato via gran parte di quel momento magico e ora bisogna rimboccarsi le maniche per uscire meno acciaccati possibile da questa situazioni e farsi trovare pronti quando la macchina ricomincerà a girare.

Quoto in toto.

Marchionne ha detto anche questo:

"Direi che l'Alfa è il grande lavoro incompiuto di Fiat, mentre Maserati e Ferrari sono state recuperate in pieno".

pilota54 ha scritto:

Marchionne ha detto anche questo:

"Direi che l'Alfa è il grande lavoro incompiuto di Fiat, mentre Maserati e Ferrari sono state recuperate in pieno".

Non si preoccupi l'uomo dal maglioncino.
Tempo un anno e il grande lavoro della fiat sull'Alfa sara' portato a termine.

Tornando alla Maserati, sono molto curioso di vedere i risultati delle sinergie con la craisler.
Cosi', probabilmente, saranno rinverditi i fasti della biturbo pre-mabc.

E'vero,
il discorso di Claudio non fa una grinza. Però - lo dico da appassionato dell'era biturbo - è vero che la Porshe e la Ferrari in quegli anni avevano la 924 e la 208, ma è anche vero che avevano pure la "solida" Carrera e la Testarossa, com'è anche vero che la Maserati era sull'orlo del fallimento e solo la "generosità" di un imprenditore Italoargentino (cioè sudamericano) la salvò, quando in Italia, in Europa, nemmeno in America nessuno alzò un dito....
Non si può avere tutto, però penso che l'era De Tomaso fu caratterizzata da una costante progressione positiva...dalle prime inaffidabili Biturbo si arrivò, alla fine, a ottime Ghibli e Quattroporte...non è poco...
Ha ragione Marchionne, oggi il marchio conosce un periodo felice...però, ogni volta che vedo una moderna Maserati, penso sempre al fratello di una Ferrari...bello, ma minore....
Francesco

Concordo pienamente: oggigiorno, per quanto le Maserati abbiano ritrovato il posto che loro compete tra le supercar, rimangono "figlie di un D*o minore", proprio per la percezione che l'utenza ne ha in quanto subordinate alla Ferrari.

Anche se non più sotto il diretto controllo del cavallino, la Maserati continua a "pagare" restando in una nicchia inferiore per ciò che concerne il posizionamento "di mercato".

Un tempo non era così, si giocava prima in vantaggio, poi alla pari, poi...

In ogni caso le cose cambiano: piuttosto che rimuginare sul passato, meglio godersi i "fasti" del presente...


Un'ultima cosa: De Tomaso non era poi così tanto generoso: la Maserati fu da egli acquisita per gentile concessione della Peugeot (proprietaria della Citroen) che pur di non far morire il marchio pagò di tasca propria svariati miliardi alle banche al fine di non far morire il Blasone. Cosa poco pubblicizzata, ma vera.

De Tomaso non sborsò un soldo per l'acquisizione della Maserati. Successivamente, tramite la GEPI, riuscì ad ottenere i finanziamenti per l'azienda ed il "progetto Biturbo".
Anche in questo caso, di tasca propria non mise nulla...

Per fortuna un po' d'ingegno si, anche se sappiamo come è finita...

Francesco V. ha scritto:

E'vero,
il discorso di Claudio non fa una grinza. Però - lo dico da appassionato dell'era biturbo - è vero che la Porshe e la Ferrari in quegli anni avevano la 924 e la 208, ma è anche vero che avevano pure la "solida" Carrera e la Testarossa

e Maserati aveva anche la Royale, la Karif e la Shamal
insomma l'alto di gamma l'aveva anche Maserati, a ben vedere...

Francesco V. ha scritto:

com'è anche vero che la Maserati era sull'orlo del fallimento e solo la "generosità" di un imprenditore Italoargentino (cioè sudamericano) la salvò, quando in Italia, in Europa, nemmeno in America nessuno alzò un dito....

Questa affermazione non corrisponde al vero.
La Maserati fu salvata dal fallimento dallo stato italiano, coi soldi dei contribuenti, tramite l'IRI e la sua controllata GEPI.
A DeTomaso va riconosciuto invece il merito di averla rilanciata con un ambizioso e coraggioso piano industriale, ma soltanto dopo che lo stato gliel'aveva praticamente regalata.

Francesco V. ha scritto:

Non si può avere tutto, però penso che l'era De Tomaso fu caratterizzata da una costante progressione positiva...dalle prime inaffidabili Biturbo si arrivò, alla fine, a ottime Ghibli e Quattroporte...non è poco...

questo sicuramente.
dei notevolissimi progressi che purtroppo non sempre sono stati colti da un'opinione pubblicata condizionata dalla cattiva fama delle prime Biturbo.