Maserati: quale futuro?

Anche a me De Meo piace, tra l'altro ha un trascorso in Alfa Romeo ai tempi della MiTo e della Giulietta. Il problema fondamentale secondo me è che il grosso delle decisioni viene portata avanti a Parigi in quanto la parte italiana è quella americana è decisamente subalterna. Ne consegue che gli americani non comprano più gli italiani neppure.

robbi ha scritto:

se fosse vero quanto scritto è assurdo che non si sia intrapresa la strada ferrari -

Bisogna capire se Ferrari la voleva...

di certo in Maserati oggi clima surreale

Angelo ha scritto:

pilota54 ha scritto:

Tavares crede nel futuro di Maserati. "Con Maserati abbiamo le auto giuste e abbiamo le tecnologie giuste. Possiamo offrire auto sportive di lusso termiche o 100% elettriche, ma......dobbiamo migliorare il marketing...

Ha proprio detto: Dove non ci siamo è il marketing: non abbiamo fatto abbastanza per posizionare il marchio come un marchio di lusso puro. I nostri prodotti dovrebbero bastarci per risolvere la redditività e i volumi. Ma il marketing deve essere migliorato, perché in questo momento ciò che manca è il numero di potenziali clienti. È qui che dobbiamo lavorare.


La colpa è quindi dei venditori e no dei prezzi assurdi (quasi allineati ai parenti di Maranello) per il tipo di prodotto proposto (penso alla Grecale ma anche alla Granturismo). Tavares ha le idee chiare 

Anni fa il marketing lo facevano poche persone che capivano di auto e di mercato e avevano ben chiaro cosa ci fosse dentro una macchina.
Adesso ci sono staff di decine di individui che producono pacchi di presentazioni Powerpoint in pseudo italiano con tutte le 'keywords' importanti: brand awareness, product placement, luxury, user experience, target, customer, brand loyalty, leading global iconic sarcazzo - potrei andare avanti - per alla fine non vendere più una macchina perché puoi inventarti il marketing che vuoi ma se non hai i prodotti giusti al prezzo giusto il cliente va altrove.

Analisi giustissima.

Secondo aspetto: il successo lo determina se il prodotto è appetibile nel mondo dei leasing e delle flotte. Se ti costa più di una Porsche, che senso ha?

Maurizio ha scritto:

Adesso ci sono staff di decine di individui che producono pacchi di presentazioni Powerpoint in pseudo italiano con tutte le 'keywords' importanti

Sembra la descrizione dell'Università in Italia negli ultimi anni... Evidentemente l'idiozia ha il vento in poppa ovunque.

fritz287 ha scritto:

Analisi giustissima.

Secondo aspetto: il successo lo determina se il prodotto è appetibile nel mondo dei leasing e delle flotte. Se ti costa più di una Porsche, che senso ha?

Vallo a spiegare a quella folla di individui del marketing che ha citato Maurizio! Io ne ho conosciuto uno della allora casa madre di Torino: non aveva mai comprato un'auto in vita sua!?!

Maurizio ha scritto:

Anni fa il marketing lo facevano poche persone che capivano di auto e di mercato e avevano ben chiaro cosa ci fosse dentro una macchina.
Adesso ci sono staff di decine di individui che producono pacchi di presentazioni Powerpoint in pseudo italiano con tutte le 'keywords' importanti: brand awareness, product placement, luxury, user experience, target, customer, brand loyalty, leading global iconic sarcazzo - potrei andare avanti - per alla fine non vendere più una macchina perché puoi inventarti il marketing che vuoi ma se non hai i prodotti giusti al prezzo giusto il cliente va altrove.

Il nuovo CEO di Maserati s.p.a. lavora nel gruppo FIAT dal 1986. E' insomma quello che si può definire un "uomo dell'auto". Vedremo se qualcosa cambierà.

La Maserati continua a distinguersi per l'eleganza delle sue creazioni, vedi Granturismo. Sono turbato dalle linee di certe auto contemporanee, anche BMW che un tempo consideravo una icona di stile (ad esempio la serie 6 dei primi anni 80).
Speriamo prevalga il buon senso.

Le auto contemporanee non sono così brutte "a caso" o per mancanza di buon senso da parte di chi le disegna.

Solamente la clientela che le compra nella maggior parte dei casi HA QUEL TIPO DI GUSTO.

Mi spiego: mentre ad esempio una Flaminia (o una 507, o una MB 300, o una ALfa 2600...) avevano come obiretivo commerciale il nobiluomo europeo, l'alto borghese colto che amava l'arte e aveva un gusto raffinato (e difatti erano vendute in piccoli numeri), le auto attuali sono per i grandissimi numeri e si rivolgono ai consumatori che vestono con le tute di acrilico dell'Adidas, o con le Nike da basket, o coi cappellini da rapper e non sanno granchè di arte o di buon gusto, soprattutto se provenienti da Paesi di recente ricchezza del Medio Oriente o Oriente.

Il mercato italiano, poi, NON è il riferimento per nessun Gruppo automobilistico, nemmeno quello "di casa".

Super d'accordo, va detto anche che spesso i disegnatori stessi sono mediorientali quindi hanno una idea della bellezza completamente differente dalla nostra.

Aggiungerei anche che negli anni passati non si era ben compreso l'importanza dell'aerodinamica. Oggi alcuni particolari sono praticamente imposti dalla gestione dei flussi d'aria - vedi ad esempio le 'bocche' ai lati del muso che hanno lo scopo di mantenere detti flussi il più possibile vicino alle fiancate.

Claudio ha scritto:

Maurizio ha scritto:

Anni fa il marketing lo facevano poche persone che capivano di auto e di mercato e avevano ben chiaro cosa ci fosse dentro una macchina.
Adesso ci sono staff di decine di individui che producono pacchi di presentazioni Powerpoint in pseudo italiano con tutte le 'keywords' importanti: brand awareness, product placement, luxury, user experience, target, customer, brand loyalty, leading global iconic sarcazzo - potrei andare avanti - per alla fine non vendere più una macchina perché puoi inventarti il marketing che vuoi ma se non hai i prodotti giusti al prezzo giusto il cliente va altrove.

Il nuovo CEO di Maserati s.p.a. lavora nel gruppo FIAT dal 1986. E' insomma quello che si può definire un "uomo dell'auto". Vedremo se qualcosa cambierà.

Speriamo davvero. Bisognerà anche vedere di che spazi di manovra e di che budget disporrà.

Santo Ficili è il nuovo CEO unico di Alfa Romeo e Maserati, mentre Imparato è diventato praticamente il vice di Tavares.
Il nuovo AD ovviamente ha fatto i consueti proclami di rilancio dei due marchi e ha detto che ci saranno (di nuovo, dopo Grecale) possibili sinergie tra Alfa Romeo e Maserati.

Io non escluderei un Suv Maserati al di sotto della Grecale, ovvero segmento C, per aumentare la produzione e quindi ridare lavoro a chi sta da tempo in Cassa integrazione. Questo perché la Grecale ha un prezzo a mio parere troppo elevato, che limita fortemente le vendite.

Da rilevare altresì che Maserati è di fatto costretta (dalle assurde norme europee) a spingere molto sull’elettrico, perché le famigerate sanzioni europee sulle emissioni “medie” costringono a vendere le vetture termiche e ibride leggere di elevata potenza a prezzi esorbitanti.

speriamo bene....

pilota54 ha scritto:

Io non escluderei un Suv Maserati al di sotto della Grecale, ovvero segmento C, per aumentare la produzione e quindi ridare lavoro a chi sta da tempo in Cassa integrazione. Questo perché la Grecale ha un prezzo a mio parere troppo elevato, che limita fortemente le vendite.

Un ingresso di Maserati nel segmento C è da escludere totalmente.

E sarebbe anche deleterio!! Per me l''unica strada per risalire la china è trovare un modo per riposizionare le entry level di Grecale e Granturismo ad un prezzo ben più basso e avere prestissimo  nuove Quattroporte e Levante.

Anche secondo me, in quanto la Maserati ha da sempre fatto la Quattroporte quindi non ci sarebbe un posizionamento verso il basso del marchio ma semplicemente una normalissima continuità. La Maserati non è la Ferrari e non è la Lamborghini, assembla auto sportive di lusso ed è anche impegnata nelle competizioni ma non è paragonabile alla Ferrari, e non è paragonabile neppure alla Porsche che di fatto risulta essere non più un marchio di lusso sportivo ma un marchio premium visto il numero di modelli venduti e l'ampia gamma di motori prelevati da altre marche.

Anche lo stesso Tavares, quando dichiara che Maserati non è ancora percepita al livello di immagine che merita.
Se abbassassero la gamma sarebbe assolutamente controproducente.

Claudio ha scritto:

pilota54 ha scritto:

Io non escluderei un Suv Maserati al di sotto della Grecale, ovvero segmento C, per aumentare la produzione e quindi ridare lavoro a chi sta da tempo in Cassa integrazione. Questo perché la Grecale ha un prezzo a mio parere troppo elevato, che limita fortemente le vendite.

Un ingresso di Maserati nel segmento C è da escludere totalmente.

Era solo un’ipotesi, non una speranza, anche per me Maserati non deve iniziare sotto il segmento D (Grecale), però è innegabile che i prezzi di attacco sono molto elevati, anche per colpa delle sanzioni (pur se vengono “spalmate”). 
Si dovrebbe comunque allargare la gamma. Per esempio con una sostituta della Ghibli.

https://www.theautopian.com/rumors-abound-that-maseratis-sale-to-chinese-automaker-is-imminent/

Voci di corridoio...

Mah, l’articolo non fa una grinza, è tutto vero, queste voci circolano da un po’, e anche le considerazioni sono coerenti con la realtà.
C’è anche da dire che quando dei dirigenti si affrettano a smentire qualcosa, spesso lo fanno proprio perché qualcosa sta accadendo.
Vedremo.

Certo sarebbe la fine di Maserati come la conosciamo da sempre, un marchio che ammiro e seguo dal lontanissimo 1957. E ho avuto la fortuna di possedere una Maserati dal 2008 al 2012.

E se fosse la svolta (in positivo)?
Voglio dire, altre Case auropee sono in mani orientali e non hanno mai venduto così tanto come ora (ad esempio Volvo e A-M, probabilmente anche Jaguar, Rover e Lotus).

In Italia Benelli è cinese da una vita e ha quote di mercato mai raggiunte prima.

Se Maserati fosse ceduta a qualche investitore orientale di certo non farebbe le strategie folli e suicide che hanno caratterizzato le Case italiane negli ultimi 40 anni e oltre.

L'Italia è sempre più di proprietà estera?
Ok.
O è meglio la morte e l'oblio (come la Lancia per intenderci)?

fritz287 ha scritto:

https://www.theautopian.com/rumors-abound-that-maseratis-sale-to-chinese-automaker-is-imminent/

Voci di corridoio...

Personalmente non credo possa succedere. 
Ma non possiamo dire altro.

Un conto è un investitore estero, un fondo che ci metta i soldi e imprima la linea, un conto è la condivisione di componentistica con marchi di qualità incerta per lo sviluppo delle vetture Maserati. Già lo vediamo come nelle nuove recenti Maserati la direzione Parigina sia più un cappio che una opportunità....

Dari8V ha scritto:

L'Italia è sempre più di proprietà estera?
Ok.
O è meglio la morte e l'oblio (come la Lancia per intenderci)?

Tutto vero, però ammettere che si può sopravvivere se e solo se si piomba nella mani degli altri è comunque un mezzo suicidio. Certamente il mondo è ormai globalizzato, anche se ci sono ormai molte spinte in senso contrario, però noi ne usciamo peggio degli altri, e meno autonomi.

Pegaso ha scritto:

Un conto è un investitore estero, un fondo che ci metta i soldi e imprima la linea, un conto è la condivisione di componentistica con marchi di qualità incerta per lo sviluppo delle vetture Maserati. Già lo vediamo come nelle nuove recenti Maserati la direzione Parigina sia più un cappio che una opportunità....

Direzione parigina?    Al limite, portoghese...

Se penso che hanno interrotton a produzione della Ghibli che era considerata la Sport Sedan piu' bella del mercato, mi viene una rabbia. Ancora oggi quando si vede passare una Ghibli la gente si gira a guardarla cosa che non accade se davanti hai un Stella, un Elica e 4 Cerchi, per favore va...
Il problema di Maserati e' stato e' continua a essere la tecnologia a bordo, da sempre un tallone di Achille del Tridente, 2, 3 gradini piu' in basso delle tedesche. In piu' anche il lancio in ritardo di nuovi modelli come Grecale perdendo inesorabilmente quote di mercato.