1000 km con la nuova Maserati Ghibli

La cosa che emerge leggendo il libro del Centenario..è che racconta in maniera molto dettagliata e ricca di aneddoti di una storia sportiva di un marchio fantastico..racconta di piloti eccezzionali e di meccanici che con i mezzi dell'epoca creavano motori e vincevano..ora io saro' un nostalgico..ed i tempi e le esigenze commerciali cambiano...ma voi mi dite che senso ha in un'azienda che è divenuta un mito per i suoi motori...non costruire piu' motori ma acquisirli da un "fornitore"??!!..scusate la franchezza ma parlo non da "biturbista" e capisco le solite spiegazioni di costi e decisioni aziendali ecc.ecc. ma credo che da appassionato di questo marchio fin da bambino..leggendo il libro che onora una storia centennale..una piccola  e amara riflessione venga spontanea....

Purtroppo non ti posso che dare ragione e il rimpianto che Maserati abbia abbandonato con la gestione Montezemolo la produzione dei suoi motori e' stata ai tempi un duro colpo al cuore.

Tirandola "un po' tanto per i capelli" oggi sono tornati in produzione; io non voglio per carita' alimentare polemiche ma definire i nuovi propulsori totalmente autoctoni e' veramente una forzatura.
L'ho sempre sostenuto fin dalle prime indiscrezioni dell'attuale ammiraglia in produzione e lo sostengo tutt'ora con anche la nuova Ghibli a listino.

Il mondo cambia, bisogna farsene una ragione ed e' opportuno di conseguenza valutare oggettivamente i pro e i contro di questa nuova impostazione aziendale che nolente o volente ha rivoluzionato un marchio....poi sta alla sensibilita' di ognuno se in meglio o in peggio.

marco flauto ha scritto:

...ma voi mi dite che senso ha in un'azienda che è divenuta un mito per i suoi motori...non costruire piu' motori ma acquisirli da un "fornitore"??!!..scusate la franchezza ma parlo non da "biturbista" e capisco le solite spiegazioni di costi e decisioni aziendali ecc.ecc. ma credo che da appassionato di questo marchio fin da bambino..leggendo il libro che onora una storia centennale..una piccola  e amara riflessione venga spontanea....

Marco, ne abbiamo già parlato decine di volte, e la spiegazione è presto detta.

All'epoca in cui fu presa questa decisione (2001), la Maserati era un'azienda pesantemente in perdita.

Doveva inoltre tornare negli USA, dove le leggi anti-pollution erano molto severe.

Adattare i vecchi motori presenti sarebbe stato se non impossibile, molto costoso. Tenere aperto un reparto motori, con conseguenti costi di progettazione e produzione, non era giustificabile con gli scarsi numeri che Maserati otteneva in quegli anni. Così la Ferrari, allora proprietaria del marchio, decise di chiudere il reparto motori e di affidare tutto al proprio reparto motori.

Ora che Maserati sta facendo grandi numeri ed acquisendo sempre più importanza, si assiste ad un ritorno alla specificità dei motori per le vetture Maserati (i nuovi V6 e V8 sono motori ad esclusivo uso delle Maserati, almeno per ora), per quanto la sede di produzione resti sempre maranello.

Anche io (non è un mistero) essendo un maseratista di vecchia data aborro per molti versi che nel cofano di una Maserati ci sia il motore fatto da "quelli là" giusto per usare le parole che il Drake rivolgeva verso la casa del Tridente, ma anche se a malincuore ho deciso di farmene una ragione: come già espresso PERFINO da Masimase la Storia cambia e, volenti o no, bisogna farsene una ragione.

La cosa che invece mi dà ancora parecchio fastidio è che la stampa si senta in obbligo di specificare ogni volta che i propulsori sono made in Maranello: d'accordo, Ferrari è sinonimo universale di prestigio e sportività, un po' il Re Mida dell'automobile sportiva di alto lignaggio (meritatamente, per carità) ma tornando "a noi" non parliamo di un marchio che come la Citroen necessita(va) di consulenze esterne per lo sviluppo dei propri motori, ma di una realtà che ha sempre visto la Maserati alla pari con la Ferrari, anche se penalizzata da una gestione plurima e sovente travagliata.
Infastidisce quindi, perlomeno un appassionato, che la dignità di un marchio come la Maserati abbia bisogno di elemosinare consensi mediante il reparto motori di Maranello, buttando nel cestino una storia di livello assoluto.

A mio avviso sarebbe il caso di specificare che i motori sono "Maserati" e basta, anche se costruiti dove sappiamo.

Comunque come dice Claudio il fatto che la produzione di alcuni motori sia destinata alla sola Maserati di per sé è positivo, considerando che è assolutamente impossibile per ovvie ragioni ripristinare un reparto autoctono al 100% e che la Storia che vedeva le Maserati come rivali delle Ferrari è da ritenersi conclusa, con buona pace mia e di tutti.

nella pratica industriale l'utilizzo di risorse esterne non è poi così nuovo o strano.
meglio sarebbe se, come mi par di capire si stia tornando a fare, la progettazione avvenisse in casa forcuta e le lavorazioni in casa cavalluta.
oppure che appo il cavallo lavorassero dei tridenti opportunamente aguzzi pee farlo lavorare al meglio e soltanto per loro.
del resto la potenzialità produttiva dello stabilimento ferracci è notevole e non "offrirla" ad altri sarebbe un errore.
e non cediate che sia gratis perché fan parte dello stesso "gruppo": i motori fatti a maranello costano eccome alla maserati e contribuiscono in maniera non secondaria agli utili della ferracci

Come da articolo 10 del forum: 10. Cerca per quanto possibile di scrivere in un italiano corretto, usando la punteggiatura. Evita dialetti ...


    

è "appo" che non torna? o che non si capisce?

Ma cosa vuol dire "appo" ?

"Presso, accanto" secondo il treccani!

appo non so che voglia dire, ma anche molti altri termini erano "scramblati" 
segue:
- in casa forcuta e le lavorazioni in casa cavalluta.
- appo il cavallo lavorassero dei tridenti opportunamente aguzzi pee farlo lavorare 
-  ferracci ( anche se spesso usato sul forum)

per appo avrei supposto "appositamente"

Comunque only for fun

Io le vedo come licenze poetiche, ne avessimo di utenti che sappiano l'italiano come un fiorentino doc!

direi solo "licenze"  

Vero!

Gionicco si fa il bidet in Arno (attento che non esondi)

raga, appo è un arcaismo che viene da "apud"...
che il tridente sia una forca, mi par che sia chiaro.
che la casa ferrari sia dedicata ai cavalli, pure...
se dei maseratisti (tridenti aguzzi) lavorassero presso il cavallo (ferrari) per farlo lavorare...in effetti ho usato due volte lavorare    torto mio, ahimè.

le macchine sono o non sono di ferro? dunque sono dei ferracci, anche se si chiamano...Ferrari. che ci posso fare?


dobbiamo elevare il livello poetico del forum, no?   
o vogliamo parlare soltanto di f*ga?



PS: non esonda, almeno a vederlo adesso, par normale. e facendomi il bidet introduco un volume così misero che non succede niente...

proseguendo la lettura del libro..una riflessione emerge..fanno bella mostra le ambiziose aspettative aziendali..50000 vetture all'anno ecc.ecc...ma il libro parla di personaggi sportivi,vittorie e meccanici che preparavano motori nati per correre..mi fà un po'brutto pensare che una casa automobilistica che ha costruito la sua leggendaria storia sui motori cosi'..acquisti da un "fornitore"e non abbia piu' un proprio reparto...detto questo commercialmente non c'è che dire..i risultati arrivano e il blasone è quello dei migliori marchi mondiali dopo anni non facili...però permettemi questa piccola riflessione...

è giusto, ma la logica industriale e dei costi non ti permette di avere un reparto apposito per "pochi" motori all'anno.
soltanto il cambio attrezzature da un motore all'altro è una perdita di tempo di produzione che, oggigiorno, non ti puoi più permettere.
ecco perché l'utilizzo degli stessi basamenti e la standardizzazione dei componenti sono fondamentali.

l'alternativa esiste, ma implica che i costi di fermo produzione per allestimento delle varianti produttive vengano ripartiti sui prodotti, facendoli costare di più. è accettabile? forse su una ferrari si, magari su una ghibli III no...

oppure fai della mega produzioni di pezzi che ti metti a magazzino, con costi produttivi e di stoccaggio altissimi, oltre che elevati rischi di impresa. quando hai fatto per dieci giorni basamenti mattina e sera su tre turni, se poi non ti comprano quel motore come fai?

insomma, vero è che c'è la tradizione, ma il costo del lavoro quando c'erano quelle persone lì era irrisorio rispetto a quello attuale...
che poi sia un peccato, concordo, ma è il mondo ad essere cambiato, non la gestione della Maserati

(ed una volta tanto ho segato le gambe a masimase, excuse me)

Quello che servirebbe alla Maserati sarebbe un team corse serio, dove sviluppare tecnologia (inclusa quella motoristica) da applicare (o almeno far finta di applicare) alla produzione di auto, aumentare il prestigio del marchio e dare la possibilità di incrementare il fatturato del merchandising. Naturalmente al di fuori della F1.

Venerdì 31 Gennaio:

marco flauto ha scritto:

La cosa che emerge leggendo il libro del Centenario..è che racconta in maniera molto dettagliata e ricca di aneddoti di una storia sportiva di un marchio fantastico..racconta di piloti eccezzionali e di meccanici che con i mezzi dell'epoca creavano motori e vincevano..ora io saro' un nostalgico..ed i tempi e le esigenze commerciali cambiano...ma voi mi dite che senso ha in un'azienda che è divenuta un mito per i suoi motori...non costruire piu' motori ma acquisirli da un "fornitore"??!!..scusate la franchezza ma parlo non da "biturbista" e capisco le solite spiegazioni di costi e decisioni aziendali ecc.ecc. ma credo che da appassionato di questo marchio fin da bambino..leggendo il libro che onora una storia centennale..una piccola  e amara riflessione venga spontanea....

Oggi:

marco flauto ha scritto:

proseguendo la lettura del libro..una riflessione emerge..fanno bella mostra le ambiziose aspettative aziendali..50000 vetture all'anno ecc.ecc...ma il libro parla di personaggi sportivi,vittorie e meccanici che preparavano motori nati per correre..mi fà un po'brutto pensare che una casa automobilistica che ha costruito la sua leggendaria storia sui motori cosi'..acquisti da un "fornitore"e non abbia piu' un proprio reparto...detto questo commercialmente non c'è che dire..i risultati arrivano e il blasone è quello dei migliori marchi mondiali dopo anni non facili...però permettemi questa piccola riflessione...

     



Si scherza, eh, Marco, suvvia...

  

beh, ha una sua idea e la ripete.
che male c'è?
oppure non ho capito io e chiedo anticipatamente venia  

Ma nessun male, Gionicco, figuriamoci.

Era una battuta.

trovavo un pò bizzarra la ripetizione della stessa identica domanda a 5 giorni di distanza.

Pensavo, a riguardo dei motori non autoctoni...
Tra le mie auto preferite ci sono le DeTomaso.
Tutti i modelli della Casa modenese avevano motori forniti da una Casa "plebea".
La Strato's è un altro dei miei gingilli preferiti. E aveva motore fornito.
Molti appassionati amano le Fiat-Romeo, che montano motori Fiat da più di 20 anni.

A mio avviso, i motori usati in Maserati oggi sono eccezionali. Hanno specifiche proprie, non sono condivisi con altre vetture. E sono costruiti a qualche centinaio di metri da dove vengono montati sulle auto.
Neanche a cercarlo, non trovo alcun "difetto" in questo modo di operare. Anzi.

Dari8V ha scritto:

A mio avviso, i motori usati in Maserati oggi sono eccezionali. Hanno specifiche proprie, non sono condivisi con altre vetture. E sono costruiti a qualche centinaio di metri da dove vengono montati sulle auto.
Neanche a cercarlo, non trovo alcun "difetto" in questo modo di operare. Anzi.

    

E se questo lo dice Dario che è uno dei più puristi che io conosca, talebano ma intenditore - non un Ferrarista dell'ultima ora che l'ha presa perché fa rumore e piace al bar.

gionicco ha scritto:

è giusto, ma la logica industriale e dei costi non ti permette di avere un reparto apposito per "pochi" motori all'anno.

l'alternativa esiste, ma implica che i costi di fermo produzione per allestimento delle varianti produttive vengano ripartiti sui prodotti, facendoli costare di più. è accettabile? forse su una ferrari si, magari su una ghibli III no...

oppure fai della mega produzioni di pezzi che ti metti a magazzino, con costi produttivi e di stoccaggio altissimi, oltre che elevati rischi di impresa. quando hai fatto per dieci giorni basamenti mattina e sera su tre turni, se poi non ti comprano quel motore come fai?

insomma, vero è che c'è la tradizione, ma il costo del lavoro quando c'erano quelle persone lì era irrisorio rispetto a quello attuale...
che poi sia un peccato, concordo, ma è il mondo ad essere cambiato, non la gestione della Maserati

(ed una volta tanto ho segato le gambe a masimase, excuse me)

    

Ma Gio' sono d'accordo con cio' che scrivi, e' una realta' che appartiene oggi purtroppo a molti altri comparti dell'economia.

Una volta la manodopera costava poco e i materiali molto e oggi viceversa....

Il mio solo appunto che ti faccio e che non mi paragoni Ferrari a Maserati!   
Oh suvvia, una Ferrari con alcune specifiche non Ferrari ma estere non sia mai....con Maserati invece si puote ed e' condivisibile?       

Dari8V ha scritto:

ì
A mio avviso, i motori usati in Maserati oggi sono eccezionali. Hanno specifiche proprie, non sono condivisi con altre vetture. E sono costruiti a qualche centinaio di metri da dove vengono montati sulle auto.
Neanche a cercarlo, non trovo alcun "difetto" in questo modo di operare. Anzi.

Per me e' esattamente il contrario...

Apprezzo di piu' un auto con due componenti ben scisse tra loro che la modifica, magari, anzi, sicuramente in meglio, di alcune componenti, nel caso della Ghibli importantissime, di un altro gruppo in nome di una sinergia industriale.

Queste cose le accetto se parliamo di utilitarie, non su auto di un certo tipo e di un certo blasone.

beh, la sfiga è che la ferrari aveva già una catena di produzione di motori quando la maserati l'aveva già persa da un pezzo...

e chi dice che i motori maserati sono fatti su specifica ferrari? a mio parere no. potranno avere i basamenti in comune, ma già gli alberi motore cambiano.
insomma, io non la vedrei così terribile: la maserati ha un fornitore che gli realizza i motori su propria specifica.
ma anche i turbo della ghibli II o quelli dell'attuale III li fa fare alla ferrari? mi sa proprio di no, li compra sul mercato. allora un componente si può comprare ed un motore fatto di tanti componenti no?

che dire? sarebbe molto meglio se le cose fossero fatte tutte ion casa, ma per ora senza i dané è giocoforza adeguarsi.
opinione personalissima, ovviamente.

e con questo non dico che la maserati è f*** perché ha il motore ferrari, beninteso.

commercialmente parlando ,visto che ferrari e´in assoluto il marchio piu conosciuto al mondo ,avere un notore ferrari non danneggia proprio nessuno, anzi.

anche questo è vero.
danneggia soltanto l'ego della maserati e dei maseratisti, visti un po' come minus habentes a causa dei motori ferrari.
l'idea è che la maserati non sappia fare i motori e che abbia bisogno della ferrari per farli bene.
e questo scoccia un attimino...  
anche perchè non è vero 

La ferrari è per Maserati semplicemente il migliore produttore. Il disegno del motore è dello staff Maserati in Torino, prodotto e montato in Ferrari. È come il cambio ZF...prodotto non in maserati ma con specifiche per tale marca e modello. Fin dai tempi di Orsi l'outsoursing in Maserati era normale, addirittura i fratelli Maserati facevano fare alcuni dei componenti dei loro motori dalla Isotta Fraschini

Tornando al topic dell'argomento ovvero 1000 Km con Maserati Ghibli voglio condividere con voi la mia esperienza dei miei primi 1000 KM con la mia nuova Maserati Ghibli. Sostituisce la Quattroporte IV Ottocilindri, ottima macchina ma più scomoda per una famiglia come la mia.
La vettura è imponente con misure del tutto simili alla Quattroporte V, ma la bellissima linea la alleggerisce e la fa sembrare più compatta rispetto alle dimensioni effettive che si avvicinano ai 5 m di lunghezza. Bellissima l'assenza delle cornici alle porte, sembra un coupè lungo e da qui il nome Ghibli ne è una naturale conseguenza se associato alla coda filante e sportiva...Ho scelto la motorizzazione classica 6 cilindri biturbo trazione posteriore alimentazione benzina...sono "allergico" ai motori Diesel sulle sportive tanto più se Maserati quindi mi sono attenuto alla tradizione...il sound è fantastico, sia in normal che in Sport, il motore dà una progressione intensa nelle accelerazioni ma molto fluida, ben lontana dall'impetuosità della Quattroporte IV. E' incollata a terra e con le sospensioni in Sport molto reattiva, si sentono praticamente i sassolini per terra, a  tutto vantaggio dell'aderenza ad alta velocità. Se esternamente è universalmente definita come bella dentro direi che il giudizio è altrettanto buono. I designer hanno prediletto una plancia s viluppo orizzontale classica per la Quattroporte e si sono dovuti cimentare in uno sviluppo verticale per la Ghibli. Ho scelto ovviamente gli interni con inserti in legno così come per il volante per dare la raffinatezza che una Maserati pretende, ma le opzioni sono veramente tantissime. Accostamenti delle parti perfetti, funzionamento degli accessori altrettanto bene funzionanti, il Maserati Touch Control sembra complicato all'inizio ma in un'ora di viaggio ci si trova a proprio agio. Decisamente moderno e adeguato alla marca. Le palette al volante che ho scelto aiutano molto a cimentarsi nella guida sportiva e il cambio a 8 rapporti direi che è favoloso...da normal a sport la macchina cambia radicalmente, meglio all'inizio non farsi trasportare troppo dall'entusiasmo visto che la macchina è un berlinone da 1800 kg...la telecamera posteriore e i vari accessori rendono la vita a bordo decisamente più comoda anche se il suono del motore (dovrei dire la musica del motore) è tenue a bassa andatura e decisamente evidente a velocità elevate..ove possibile ho sfiorato i 200 km/h e si ha la sensazione di andare decisamente più piano, la macchina è a metà del suo sforzo e premendo ancora la corsa del pedale dell'acceleratore (che non è neppure a metà) il motore accelera con estrema voglia ancora e ancora...i 330 cv sono decisamente adeguati alla macchina e non sento la mancanza dei 410 della versione S, non oso immaginare la potenza che si nasconde sotto quel cofano...molto oltre le normali aspettative nell'uso quotidiano...
Il prezzo...si parte dai 66000 euro a salire, ci si tiene ben sotto i 100000 se non si esagera a volere proprio tutti gli accessori...strano che in USA sia venduta a 66000 dollari e basta, ma saranno strategie commerciali.